Vitamina A: cos’è, a cosa serve, alimenti e benefici per la salute

La vitamina A rappresenta uno dei micronutrienti essenziali più importanti per la salute umana, con funzioni biologiche fondamentali che spaziano dalla visione al sistema immunitario. Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, la carenza di vitamina A costituisce ancora oggi la principale causa prevenibile di cecità infantile nei paesi in via di sviluppo, colpendo tra 250.000 e 500.000 bambini ogni anno.
In Italia, i Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti (LARN) stabiliti dalla Società Italiana di Nutrizione Umana nella V Revisione del 2024 hanno aggiornato i valori raccomandati per questa vitamina, riconfermando la sua importanza cruciale per tutte le fasce d'età. La vitamina A viene espressa in microgrammi di retinolo equivalenti (RE), dove 1 RE corrisponde a 1 μg di retinolo, 6 μg di beta-carotene o 12 μg di altri carotenoidi provitaminici.
Il fabbisogno giornaliero raccomandato secondo i LARN varia significativamente con l'età e le condizioni fisiologiche: dai 350 μg RE per i lattanti fino a 700 μg RE per le donne adulte e 900 μg RE per gli uomini, con aumenti specifici durante gravidanza (770 μg RE) e allattamento (1300 μg RE).
Cosa serve la vitamina A?
La vitamina A svolge molteplici funzioni biologiche essenziali, classificabili in quattro aree principali di intervento fisiologico.
Funzioni visive
La vitamina A è fondamentale per la visione, in particolare per l'adattamento alla luce scarsa. Costituisce infatti un componente essenziale della rodopsina, la proteina fotosensibile presente nei bastoncelli retinici che consente la visione crepuscolare e notturna. La carenza di questa vitamina comporta inizialmente emeralopia (cecità notturna), che può progredire verso xeroftalmia e cecità irreversibile.
Crescita e differenziazione cellulare
La vitamina A regola l'espressione genica attraverso i recettori nucleari RAR (Retinoic Acid Receptors) e RXR (Retinoid X Receptors), controllando la proliferazione, differenziazione e apoptosi cellulare. È essenziale per lo sviluppo embrionale, la crescita ossea e la maturazione delle cellule epiteliali.
Funzioni immunitarie
Il retinolo supporta l'integrità delle barriere epiteliali (pelle e mucose) e modula la risposta immunitaria sia innata che adattiva. La vitamina A è necessaria per la maturazione dei linfociti T e B, la produzione di anticorpi e la funzionalità dei macrofagi.
Salute riproduttiva
La vitamina A è indispensabile per la spermatogenesi nell'uomo e per lo sviluppo embrionale durante la gravidanza, regolando la morfogenesi e l'organogenesi fetale.
Vitamina A e retinolo
Il termine "vitamina A" identifica un gruppo di composti liposolubili chimicamente correlati, distinguibili in due categorie principali.
Vitamina A preformata (Retinoidi)
I retinoidi rappresentano la forma attiva di vitamina A, immediatamente utilizzabile dall'organismo. Comprendono:
Retinolo: la forma alcolica, principale forma di deposito nel fegato
Retinale: la forma aldeidica, componente della rodopsina
Acido retinoico: la forma acida, biologicamente attiva nella regolazione genica
Provitamina A (Carotenoidi)
I carotenoidi sono precursori vegetali della vitamina A, convertiti in retinolo nell'organismo. I principali sono:
Beta-carotene: il più importante, con efficienza di conversione del 50%
Alfa-carotene e beta-criptoxantina: con minore efficienza di conversione
Licopene, luteina, zeaxantina: non convertibili in vitamina A ma con proprietà antiossidanti
L'assorbimento della vitamina A avviene nell'intestino tenue mediante formazione di chilomicroni. La biodisponibilità dipende dalla presenza di grassi alimentari, dallo stato nutrizionale e dalla matrice alimentare. Il fegato rappresenta il principale sito di deposito, contenendo il 90% delle riserve corporee totali.
In quali alimenti è presente la vitamina A?
La distribuzione della vitamina A negli alimenti segue pattern specifici correlati all'origine biologica e alle caratteristiche nutrizionali.
Alimenti di origine animale (Vitamina A preformata)
Fonti eccellenti (>1000 μg RE/100g):
Fegato di vitello: 16.500 μg RE/100g
Fegato di pollo: 11.000 μg RE/100g
Olio di fegato di merluzzo: 18.000 μg RE/100g
Fonti buone (100-1000 μg RE/100g):
Burro: 650 μg RE/100g
Formaggio gorgonzola: 375 μg RE/100g
Tuorlo d'uovo: 640 μg RE/100g
Anguilla: 980 μg RE/100g
Alimenti di origine vegetale (Provitamina A)
Fonti eccellenti di beta-carotene:
Carote: 8.285 μg beta-carotene/100g (≈1.380 μg RE)
Spinaci: 5.626 μg beta-carotene/100g (≈940 μg RE)
Zucca: 4.570 μg beta-carotene/100g (≈760 μg RE)
Patate dolci: 11.510 μg beta-carotene/100g (≈1.920 μg RE)
Frutta ricca in carotenoidi:
Albicocche: 1.926 μg beta-carotene/100g (≈320 μg RE)
Melone: 2.020 μg beta-carotene/100g (≈335 μg RE)
Mango: 1.800 μg beta-carotene/100g (≈300 μg RE)
Fattori che influenzano la biodisponibilità
La vitamina A è termolabile e fotosensibile. La cottura prolungata può causare perdite fino al 40%. L'assorbimento dei carotenoidi migliora con:
Presenza di grassi nel pasto
Cottura breve o consumo crudo
Taglio fine degli alimenti vegetali
Associazione con vitamina E (protezione antiossidante)
Carenza di vitamina A: sintomi
La carenza di vitamina A presenta manifestazioni cliniche progressive, classificabili per gravità e sistema interessato.
Manifestazioni oculari (Xeroftalmia)
La xeroftalmia rappresenta la manifestazione patognomonica della carenza di vitamina A, con progressione stadiale:
Stadio I - Cecità notturna (Emeralopia) Compromissione dell'adattamento al buio per deficit di rodopsina. Reversibile con supplementazione tempestiva.
Stadio II - Xerosi congiuntivale Secchezza e ispessimento della congiuntiva per alterata funzione delle cellule caliciformi. Comparsa delle caratteristiche macchie di Bitot (depositi schiumosi biancastri).
Stadio III - Xerosi corneale Opacizzazione e secchezza della cornea per cheratinizzazione dell'epitelio corneale.
Stadio IV - Cheratomalacia Ammorbidimento e ulcerazione corneale con rischio di perforazione e cecità irreversibile.
Manifestazioni cutanee e sistemiche
Ipercheratosi follicolare: pelle secca, ruvida con papule cheratosiche
Compromissione immunitaria: aumentata suscettibilità alle infezioni respiratorie e gastrointestinali
Ritardo della crescita: rallentamento dell'accrescimento staturale nei bambini
Anemia: per compromessa mobilizzazione del ferro dai depositi
Vitamina A e acne
L'utilizzo terapeutico della vitamina A nel trattamento dell'acne rappresenta uno degli sviluppi farmacologici più significativi in dermatologia.
Meccanismi d'azione
I retinoidi agiscono attraverso molteplici meccanismi:
Normalizzazione della cheratinizzazione: prevenzione dell'ostruzione follicolare
Riduzione della produzione sebacea: diminuzione del volume delle ghiandole sebacee
Effetto antinfiammatorio: modulazione della risposta immunitaria cutanea
Prevenzione della comedogenesi: riduzione della formazione di comedoni
Isotretinoina: il gold standard
L'isotretinoina (13-cis-acido retinoico) rappresenta l'unica terapia sistemica in grado di interferire con tutti i meccanismi patogenetici dell'acne.
Indicazioni AIFA:
Acne nodulo-cistica grave
Acne conglobata
Acne con rischio cicatriziale
Acne resistente ai trattamenti convenzionali
Posologia e durata: Dosaggio: 0,5-1,0 mg/kg/die per 16-20 settimane Dose cumulativa target: 120-150 mg/kg
Vitamina A orale ad alte dosi
Studi recenti hanno rivalutato l'impiego della vitamina A naturale nel trattamento dell'acne, con dosi comprese tra 100.000-300.000 UI/die. Tuttavia, questa pratica richiede stretto monitoraggio medico per i rischi di tossicità.
Effetti avversi e controindicazioni
Effetti dose-dipendenti:
Secchezza cutanea e mucosa (cheilite, xerosi)
Irritazione oculare
Fotosensibilizzazione
Elevazione degli enzimi epatici
Alterazioni lipidiche
Controindicazioni assolute:
Gravidanza e allattamento
Ipersensibilità ai retinoidi
Insufficienza epatica grave
Vitamina A e gravidanza
L'equilibrio della vitamina A durante la gravidanza richiede particolare attenzione per bilanciare i benefici materno-fetali con i rischi teratogeni.
Fabbisogni in gravidanza
I LARN 2024 raccomandano:
Gravidanza: 770 μg RE/die (+70 μg rispetto alle donne non gravide)
Allattamento: 1.300 μg RE/die (+600 μg rispetto al baseline)
Effetti teratogeni
L'eccesso di vitamina A durante la gravidanza può causare malformazioni congenite gravi:
Malformazioni cranio-facciali:
Microcefalia e idrocefalia
Malformazioni dell'orecchio esterno
Palatoschisi e labiopalatoschisi
Dismorfismi facciali
Malformazioni cardiache:
Difetti settali
Trasposizione dei grossi vasi
Tetralogia di Fallot
Malformazioni del sistema nervoso:
Spina bifida
Difetti del tubo neurale
Ritardo mentale
Dosi sicure e raccomandazioni
Limite superiore tollerabile (UL):
Donne in gravidanza: 3.000 μg RE/die (10.000 UI/die)
Periodo critico: 3°-11° settimana di gestazione
Raccomandazioni cliniche:
Evitare supplementazioni >800 μg RE/die senza indicazione medica
Limitare il consumo di fegato (max 1 volta/settimana)
Sospendere retinoidi topici e sistemici
Privilegiare l'assunzione tramite beta-carotene (non teratogeno)
Monitoraggio clinico
Le donne in età fertile che assumono isotretinoina devono seguire il Programma di Prevenzione della Gravidanza (PPP):
Test di gravidanza pre-trattamento
Contraccezione efficace per 1 mese prima, durante e 1 mese dopo il trattamento
Follow-up mensile con test di gravidanza
Counselling sui rischi teratogeni
La vitamina A si conferma un micronutriente essenziale per la salute umana, con funzioni biologiche complesse che richiedono un approccio nutrizionale equilibrato. La corretta comprensione del fabbisogno, delle fonti alimentari e dei rischi associati al sovradosaggio è fondamentale per ottimizzare i benefici nutrizionali e prevenire le complicanze.
L'implementazione delle nuove raccomandazioni LARN 2024 e l'evoluzione delle conoscenze scientifiche continuano a perfezionare le strategie di prevenzione e trattamento delle carenze nutrizionali, confermando il ruolo centrale della vitamina A nella medicina preventiva moderna.
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