Gomito del tennista: sintomi e come riconoscerlo

Il gomito del tennista, noto anche come epicondilite laterale, è una condizione dolorosa che colpisce l'articolazione del gomito, causata da un'infiammazione dei tendini che collegano i muscoli dell'avambraccio alla parte esterna del gomito. Sebbene questa condizione sia comune tra i tennisti, può colpire chiunque compia movimenti ripetitivi del braccio e del polso, come carpentieri, idraulici o persone che lavorano al computer. La condizione può ridurre significativamente la qualità della vita, limitando la capacità di svolgere anche le attività quotidiane più semplici
Cos'è il gomito del tennista
Il gomito del tennista è una condizione infiammatoria che interessa i tendini estensori dell'avambraccio, in particolare il tendine del muscolo estensore radiale breve del carpo. la patologia è causata da microtraumi ripetuti e sovraccarichi funzionali che portano a una degenerazione dei tendini, determinando infiammazione e dolore nella parte esterna del gomito.
Il termine "gomito del tennista" deriva dal fatto che il movimento del rovescio, tipico del tennis, è uno dei principali responsabili di questa condizione. Tuttavia, è importante sottolineare che l'epicondilite laterale non colpisce solo i tennisti, ma può interessare anche persone che svolgono attività lavorative o ricreative che prevedono movimenti ripetitivi dell'avambraccio e del polso, come il sollevamento di pesi, l'uso prolungato del mouse o lavori manuali. La condizione si sviluppa gradualmente e può peggiorare nel tempo se non trattata adeguatamente.
Gomito del tennista sintomi
I sintomi del gomito del tennista si manifestano gradualmente e possono variare in intensità, a seconda dello stadio della condizione e del livello di sovraccarico funzionale. Il sintomo principale è un dolore localizzato sulla parte esterna del gomito, che può irradiarsi lungo l'avambraccio fino al polso. Il dolore è generalmente più intenso durante l'uso dell'avambraccio per compiere movimenti di presa o estensione del polso, come stringere la mano, sollevare oggetti o ruotare una maniglia. In alcuni casi, il dolore può peggiorare durante movimenti ripetitivi o in seguito a sforzi prolungati, rendendo difficile svolgere attività lavorative o sportive.
Altri sintomi comuni includono:
debolezza dell'avambraccio, che può rendere difficile compiere anche semplici attività quotidiane, come tenere una tazza o girare una chiave. Questa debolezza può essere particolarmente evidente durante il sollevamento di oggetti pesanti o quando si cerca di afferrare saldamente un oggetto.
dolore anche a riposo e può peggiorare durante la notte, interferendo con il sonno e causando frequenti risvegli;
bruciore o rigidità nella parte esterna del gomito, specialmente al mattino o dopo un periodo di inattività. Questa rigidità può rendere difficile iniziare i movimenti del braccio, richiedendo alcuni minuti per "sciogliere" l'articolazione;
palpazione dell'area epicondilare risulta generalmente dolorosa e può essere accompagnata da un leggero gonfiore, che indica la presenza di infiammazione;
gonfiore può essere visibile e accompagnato da un aumento della sensibilità cutanea, che rende doloroso anche il semplice contatto con l'area interessata.
Gomito del tennista rimedi
Il trattamento del gomito del tennista dipende dalla gravità della condizione e può variare da approcci conservativi a interventi più invasivi. Nella maggior parte dei casi, la gestione del dolore e dell'infiammazione è il primo passo verso la guarigione. Tra i rimedi più comuni troviamo:
riposo e modifica delle attività, ridurre o evitare le attività che causano dolore è essenziale per permettere al tendine di guarire. Questo può significare interrompere temporaneamente la pratica sportiva o modificare i movimenti ripetitivi sul lavoro;
ghiaccio e farmaci antinfiammatori, l'applicazione di ghiaccio sull'area dolorante per 15-20 minuti, più volte al giorno, può aiutare a ridurre l'infiammazione e il dolore. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene, possono essere utilizzati per alleviare il dolore e l'infiammazione nelle fasi acute;
tutori e fasce, l'uso di tutori epicondilari o fasce compressive può aiutare a ridurre la tensione sui tendini dell'avambraccio, fornendo supporto e diminuendo il carico sull'area infiammata.
Esercizi per il gomito del tennista
Gli esercizi terapeutici sono una parte fondamentale del trattamento del gomito del tennista. L'obiettivo degli esercizi è migliorare la forza e la flessibilità dei muscoli dell'avambraccio, riducendo il rischio di recidive. Alcuni degli esercizi più comuni includono:
stretching dei muscoli estensori dell'avambraccio, per eseguire questo esercizio, si deve estendere il braccio interessato con il gomito dritto e, con l'altra mano, tirare delicatamente il polso verso il basso, in modo da allungare i muscoli dell'avambraccio. Mantenere la posizione per 15-30 secondi e ripetere per 3-5 volte;
esercizi di rafforzamento, prevedono un allungamento controllato del muscolo durante il movimento. Un esempio è l'uso di un peso leggero per eseguire l'estensione del polso, concentrandosi sulla fase di discesa, in cui il polso ritorna lentamente alla posizione iniziale;
mobilizzazione del gomito, aiutano a migliorare la gamma di movimento dell'articolazione del gomito e a ridurre la rigidità. Questi esercizi possono includere la flessione e l'estensione del gomito, eseguiti in modo controllato e senza dolore.
È importante eseguire questi esercizi sotto la supervisione di un fisioterapista per evitare ulteriori danni e garantire una corretta esecuzione. Gli esercizi devono essere introdotti gradualmente, iniziando con poche ripetizioni e aumentando man mano che il dolore diminuisce e la forza migliora.
La diagnosi: gli esami per il gomito del tennista
La diagnosi del gomito del tennista richiede una valutazione clinica accurata e, in alcuni casi, esami strumentali per confermare la presenza di epicondilite laterale e valutare l'entità del danno. Il primo passo è una visita medica in cui il medico raccoglie informazioni dettagliate sui sintomi, sulla storia clinica del paziente e sull'attività fisica o lavorativa svolta. Durante l'esame fisico, il medico valuta la presenza di dolore alla palpazione dell'epicondilo laterale e verifica la comparsa di sintomi durante specifici movimenti di estensione del polso e delle dita.
Gli esami di imaging possono essere utilizzati per ottenere ulteriori informazioni. L'ecografia muscolo-tendinea è spesso il primo esame di scelta, poiché consente di visualizzare i tendini dell'avambraccio e di rilevare eventuali segni di infiammazione o degenerazione tendinea.
In alcuni casi, può essere richiesta una risonanza magnetica (RM) per una valutazione più dettagliata dei tessuti molli e per escludere altre possibili patologie dell'articolazione del gomito. La RM è particolarmente utile nei casi in cui il trattamento conservativo non sia stato efficace e si stia valutando un'opzione chirurgica.
In rari casi, può essere indicata una radiografia per escludere altre condizioni, come fratture o calcificazioni nell'area del gomito.
Come curare gomito del tennista
La cura del gomito del tennista può richiedere tempo e pazienza, e il percorso terapeutico varia a seconda della gravità della condizione e della risposta al trattamento. Oltre ai rimedi conservativi, esistono altre opzioni terapeutiche per gestire questa condizione:
fisioterapia, è uno degli approcci più efficaci per trattare il gomito del tennista. Oltre agli esercizi terapeutici, il fisioterapista può utilizzare tecniche come il massaggio trasverso profondo per migliorare la circolazione e favorire la guarigione dei tessuti, e la terapia con ultrasuoni o laserterapia per ridurre il dolore e l'infiammazione;
infiltrazioni, nei casi in cui il dolore sia particolarmente intenso e non risponda ai trattamenti conservativi, il medico può consigliare infiltrazioni di corticosteroidi per ridurre l'infiammazione. Tuttavia, questo tipo di trattamento deve essere utilizzato con cautela, poiché può avere effetti collaterali e non è indicato per un uso prolungato;
intervento chirurgico, è raramente necessario, ma può essere considerato nei casi di gomito del tennista che non rispondono ad altri trattamenti dopo un periodo di 6-12 mesi. L'operazione prevede la rimozione del tessuto danneggiato e il rilascio della tensione sui tendini colpiti.
Gomito del tennista tempi di guarigione
I tempi di guarigione del gomito del tennista variano in base alla gravità della lesione e alla tempestività del trattamento. In genere, i casi lievi possono migliorare in 4-6 settimane con un trattamento adeguato, mentre i casi più gravi possono richiedere mesi di riabilitazione. È importante seguire il piano terapeutico prescritto dal medico e non forzare il recupero, poiché un ritorno troppo precoce alle attività potrebbe causare una ricaduta.
La pazienza è fondamentale e il recupero completo dipende dalla corretta gestione della condizione e dal rispetto delle indicazioni terapeutiche.
Le complicanze: la calcificazione del gomito del tennista
La calcificazione nel gomito del tennista è una complicanza che può verificarsi in casi cronici o quando la condizione non viene trattata adeguatamente. Le calcificazioni sono depositi di calcio che si formano nei tendini o nei tessuti circostanti l'articolazione del gomito, generalmente a causa di infiammazione cronica e degenerazione tendinea. Questi depositi possono provocare un aumento del dolore e della rigidità articolare, rendendo più difficile compiere i movimenti dell'avambraccio e peggiorando significativamente la qualità della vita del paziente.
La diagnosi di calcificazioni viene solitamente effettuata tramite radiografia, che permette di visualizzare chiaramente i depositi di calcio nei tendini. Il trattamento delle calcificazioni dipende dalla gravità dei sintomi e dall'impatto sulla funzionalità del gomito. Nei casi meno gravi, possono essere utilizzati farmaci antinfiammatori e fisioterapia per alleviare i sintomi e migliorare la mobilità articolare.
Nei casi più complessi, può essere necessario ricorrere a tecniche di rimozione delle calcificazioni, che possono includere infiltrazioni con corticosteroidi, terapia con onde d'urto o, in ultima istanza, un intervento chirurgico per rimuovere i depositi di calcio e riparare il tendine danneggiato. La gestione delle calcificazioni richiede un approccio multidisciplinare, coinvolgendo ortopedici e fisioterapisti per garantire il miglior risultato possibile e ridurre il rischio di recidive.
Come prevenire il gomito del tennista
La prevenzione del gomito del tennista si basa principalmente sulla riduzione del rischio di sovraccarico e sulla corretta esecuzione dei movimenti che coinvolgono il gomito e l'avambraccio. Ecco alcune strategie per prevenire l'insorgenza di questa condizione:
corretta esecuzione dei movimenti,
esecuzione corretta dei movimenti, se si pratica il tennis o altri sport che coinvolgono il gomito, è fondamentale apprendere la tecnica corretta per eseguire i colpi, in particolare il rovescio. Un allenatore qualificato può aiutare a migliorare la tecnica e ridurre lo stress sui tendini del gomito;
riscaldamento e stretching, in quanto aumenta il flusso sanguigno ai muscoli e prepara i tendini allo sforzo, riducendo il rischio di lesioni;
utilizzo di attrezzature adeguate, l'uso di racchette o attrezzi che siano adeguati al proprio livello di abilità e alla propria forza è fondamentale per prevenire il gomito del tennista. Una racchetta troppo pesante o con un'impugnatura non adatta può aumentare lo stress sui tendini dell'avambraccio;
potenziamento muscolare, esercizi di potenziamento, come il sollevamento di piccoli pesi o l'uso di elastici di resistenza, possono migliorare la resistenza dei muscoli e ridurre il rischio di sovraccarico.
Se il lavoro o l'attività quotidiana prevede movimenti ripetitivi dell'avambraccio e del polso, è consigliabile fare pause regolari per evitare l'affaticamento muscolare e ridurre il rischio di infiammazione. Anche solo pochi minuti di pausa ogni ora possono fare la differenza nel prevenire il gomito del tennista.
In caso di comparsa di sintomi iniziali di epicondilite, è importante modificare o ridurre le attività che causano dolore, per evitare che la condizione peggiori. Intervenire tempestivamente può prevenire lo sviluppo di una condizione cronica difficile da trattare.
FAQ
Come capire se si ha il gomito del tennista
Il gomito del tennista si manifesta principalmente con un dolore localizzato nella parte esterna del gomito, che può irradiarsi lungo l'avambraccio fino al polso. Questo dolore tende a peggiorare durante attività che richiedono la presa o l'estensione del polso, come stringere la mano, sollevare oggetti o ruotare una maniglia. Altri sintomi possono includere debolezza dell'avambraccio e difficoltà nel compiere anche semplici attività quotidiane. Se si avverte dolore alla palpazione dell'area epicondilare o durante movimenti specifici, potrebbe trattarsi di gomito del tennista. Una valutazione medica è fondamentale per confermare la diagnosi e determinare il trattamento più adeguato.
Epicondilite e gomito del tennista: c’è differenza?
No, non c'è differenza tra epicondilite laterale e gomito del tennista; sono due termini che indicano la stessa condizione. L'epicondilite laterale è il termine medico per descrivere l'infiammazione dei tendini che collegano i muscoli dell'avambraccio all'epicondilo laterale del gomito. Questo disturbo è comunemente chiamato gomito del tennista poiché il movimento del rovescio tipico di questo sport è una delle cause più frequenti. Tuttavia, può colpire anche persone che svolgono attività lavorative o ricreative che richiedono movimenti ripetitivi del polso e dell'avambraccio.
Come sfiammare il gomito del tennista?
Per sfiammare il gomito del tennista è importante ridurre l'infiammazione e alleviare il dolore attraverso diverse strategie terapeutiche. Il primo passo consiste nel riposo dell'articolazione, evitando le attività che aggravano il dolore. L'applicazione di ghiaccio sulla parte esterna del gomito per 15-20 minuti, più volte al giorno, può aiutare a ridurre l'infiammazione. I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l'ibuprofene, possono essere utilizzati per alleviare il dolore e l'infiammazione nelle fasi acute. In alcuni casi, il medico può consigliare infiltrazioni di corticosteroidi per ridurre l'infiammazione, anche se questo tipo di trattamento deve essere utilizzato con cautela. Inoltre, la fisioterapia e specifici esercizi di stretching e rafforzamento possono aiutare a migliorare la mobilità e prevenire il peggioramento della condizione.
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