Vaccino antinfluenzale: tutto quello che c’è da sapere

- Come agisce il vaccino antinfluenzale sul nostro organismo
- A chi è rivolta la vaccinazione antinfluenzale?
- Vaccinazione nei bambini: un passaggio fondamentale
- Vaccinazione in gravidanza e allattamento: protezione per due generazioni
- Vaccino antinfluenzale: pro e contro da valutare
- Quali effetti collaterali aspettarsi dopo la vaccinazione
- Quando fare il vaccino antinfluenzale: periodi migliori
- Quando rimandare la vaccinazione: controindicazioni e precauzioni
- Consigli pratici prima e dopo la vaccinazione antinfluenzale
- Quanto protegge il vaccino antinfluenzale
- Tipologie di vaccino antinfluenzale disponibili
- Come prenotare il vaccino antinfluenzale in modo semplice
- Vaccinarsi contro l’influenza: una scelta consapevole
L'arrivo dell'autunno porta con sé la consueta riflessione sulla prevenzione influenzale.
Dal primo ottobre prende infatti avvio la campagna vaccinale 2025-2026, caratterizzata da modalità organizzative innovative e obiettivi ambiziosi. Il 28 febbraio 2025 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato le raccomandazioni aggiornate per la composizione dei vaccini, garantendo una formulazione mirata contro i ceppi virali più probabili per la stagione imminente. Il vaccino antinfluenzale si presenta quindi quest'anno con caratteristiche rinnovate e raccomandazioni specifiche che meritano particolare attenzione.
Con oltre sedici milioni di casi stimati nella scorsa stagione, l'importanza della prevenzione risulta più evidente che mai.
Come agisce il vaccino antinfluenzale sul nostro organismo
Il meccanismo d'azione della vaccinazione antinfluenzale si basa su frammenti inattivi o proteine che stimolano efficacemente il sistema immunitario. Dopo la somministrazione, l'organismo sviluppa anticorpi specifici pronti a intervenire in caso di contagio, riducendo significativamente il rischio di infezione e soprattutto di complicanze gravi.
La durata della protezione copre generalmente l'intera stagione influenzale, dai mesi autunnali fino alla primavera, mantenendo un'efficacia per circa sei-otto mesi. Questo spiega perché la vaccinazione debba essere ripetuta annualmente per garantire una copertura ottimale.
A chi è rivolta la vaccinazione antinfluenzale?
Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti ma è gratuito e fortemente consigliato per alcune categorie di persone considerate più a rischio. Tra queste troviamo:
Anziani: le persone di età pari o superiore ai 60 anni, considerate a maggior rischio di sviluppare complicanze legate all’influenza;
Bambini: i bambini di età compresa tra 6 mesi e 6 anni , poiché sono più suscettibili alle infezioni e possono fungere da vettori del virus;
Donne in gravidanza: durante qualsiasi trimestre della gravidanza;
Persone con patologie croniche: coloro affetti da malattie croniche respiratorie, cardiovascolari, renali, epatiche, metaboliche (incluso il diabete), neurologiche e immunodepressive;
Persone addette ai servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori: medici e personale sanitario/sociosanitario (per ridurre il rischio di trasmissione dell’influenza a pazienti fragili e a rischio); Forze di polizia; Vigili del fuoco ecc.
Vaccinazione nei bambini: un passaggio fondamentale
La protezione dei più piccoli è uno degli obiettivi principali delle campagne vaccinali. I bambini in età prescolare e scolare sono infatti tra i principali veicoli di diffusione del virus influenzale, con un impatto diretto sulla salute familiare e sulla comunità.
La vaccinazione pediatrica offre vantaggi importanti: riduce le assenze scolastiche, diminuisce il rischio di complicanze e contribuisce a contenere la circolazione del virus all’interno delle famiglie, proteggendo in particolare i soggetti fragili come nonni e parenti con patologie croniche.
Il vaccino antinfluenzale da che età si può somministrare? Le linee guida indicano che la vaccinazione è raccomandata a partire dai 6 mesi di vita. Prima di questa età, i neonati non possono ricevere il vaccino e dipendono dalla protezione indiretta garantita dai genitori e dalle persone che li circondano.
Vaccinazione in gravidanza e allattamento: protezione per due generazioni
La vaccinazione in gravidanza è non solo sicura ma fortemente raccomandata in qualsiasi trimestre. Le donne incinte appartengono infatti alle categorie ad alto rischio per le complicanze influenzali, rendendo la vaccinazione una priorità assoluta.Durante la gravidanza, il la vaccinazione contro l’influenza offre una duplice protezione: tutela la madre dalle complicanze e trasmette anticorpi protettivi al feto, che beneficerà di questa immunità passiva nei primi mesi di vita. Questo trasferimento risulta particolarmente prezioso considerando che i neonati non possono essere vaccinati prima dei sei mesi di età.
Per le madri che allattano, non esistono controindicazioni alla vaccinazione. Le donne possono vaccinarsi in sicurezza, continuando a trasmettere anticorpi protettivi attraverso il latte materno, contribuendo alla protezione del neonato durante il periodo più vulnerabile.
Vaccino antinfluenzale: pro e contro da valutare
L'analisi dei pro e contro della vaccinazione richiede una comprensione equilibrata delle evidenze disponibili. I vantaggi sono supportati da decenni di ricerca scientifica e includono la riduzione significativa del rischio di contrarre l'influenza, la protezione dalle complicanze gravi e il contributo fondamentale alla salute pubblica.
Ogni persona vaccinata riduce la probabilità di trasmissione del virus, creando una barriera protettiva per l'intera comunità. Questo aspetto risulta particolarmente importante per la protezione di persone che non possono vaccinarsi per motivi medici specifici.
Le preoccupazioni più comuni riguardano l'efficacia variabile del vaccino e il fatto che il vaccino antinfluenzale può dare effetti collaterali. Tuttavia, si tratta quasi sempre di sintomi lievi e temporanei.
Quali effetti collaterali aspettarsi dopo la vaccinazione
Gli effetti collaterali sono generalmente lievi e di breve durata. Le reazioni più comuni comprendono dolore nel sito di iniezione, febbre leggera e malessere generale, sintomi temporanei che si risolvono spontaneamente.
Spesso ci si chiede se dopo la somministrazione possano comparire disturbi più forti: in realtà, nella maggior parte dei casi si tratta di reazioni locali o di una febbre di breve durata, facilmente gestibile con riposo e idratazione.
Un dubbio frequente riguarda quanto dura la febbre da vaccino: nella maggior parte dei casi non supera le 24-48 ore e tende a risolversi spontaneamente senza necessità di trattamenti particolari. Se la febbre dovesse protrarsi oltre i due giorni, è consigliabile consultare il medico per escludere altre cause.
Quando fare il vaccino antinfluenzale: periodi migliori
Il momento ideale per la vaccinazione si colloca tra ottobre e dicembre. Molti si domandano fino a quando si può fare il vaccino antinfluenzale: la risposta è che, anche se il periodo consigliato è l’autunno, vaccinarsi resta utile per tutta la stagione influenzale, fino ad aprile. Un’altra domanda frequente riguarda dopo quanto fa effetto il vaccino antinfluenzale: la protezione inizia gradualmente pochi giorni dopo l’iniezione, con un picco massimo dopo circa due settimane.
Quando rimandare la vaccinazione: controindicazioni e precauzioni
Le principali controindicazioni includono reazioni allergiche gravi a vaccini antinfluenzali precedenti, allergia severa alle uova per alcuni tipi di vaccino, e malattie acute moderate o gravi con febbre. Le patologie croniche controllate non rappresentano una controindicazione, anzi spesso costituiscono un'indicazione forte alla vaccinazione. Chi presenta sintomi lievi di raffreddore senza febbre può procedere con la vaccinazione. Per chi si chiede se si può fare il vaccino con l’influenza, la risposta migliore in questo caso è che è preferibile rimandare la somministrazione fino alla guarigione completa.
Consigli pratici prima e dopo la vaccinazione antinfluenzale
Non esistono restrizioni alimentari particolari: si può mangiare prima del vaccino, anzi presentarsi a digiuno potrebbe aumentare il rischio di malessere. Spesso ci si chiede se dopo il vaccino antinfluenzale bisogna stare a riposo. La risposta è che non è necessario, ma è meglio evitare attività molto intense nelle prime 24 ore. Allo stesso modo, dopo il vaccino antinfluenzale si può fare attività fisica: camminare o svolgere attività leggere è consigliato, mentre lo sport intenso è meglio rimandarlo di qualche giorno.
Il gonfiore del braccio dopo la vaccinazione rappresenta una reazione normale che indica la corretta risposta del sistema immunitario. L'applicazione di ghiaccio avvolto in un panno può alleviare il fastidio, insieme a movimenti delicati del braccio per ridurre la rigidità.
Quanto protegge il vaccino antinfluenzale
È possibile ammalarsi di influenza anche dopo la vaccinazione, e questo non dovrebbe scoraggiare dalla vaccinazione. A volte si sente dire: “ho fatto il vaccino antinfluenzale e ho preso l'influenza”. In realtà, ciò avviene perché l’infezione è stata causata da ceppi non coperti dal vaccino o perché l’organismo non aveva ancora sviluppato piena protezione. In ogni caso, i sintomi risultano più lievi e con minori complicanze rispetto a chi non è vaccinato.
Tipologie di vaccino antinfluenzale disponibili
Le tipologie di vaccino disponibili per la stagione 2025-2026 includono formulazioni tetravalenti che offrono protezione contro quattro ceppi virali, con preparati specificamente sviluppati per anziani o bambini secondo le diverse esigenze. Il vaccino contro l'influenza australiana rappresenta una delle varianti incluse nella vaccinazione antinfluenzale 2025, responsabile di ondate particolarmente aggressive nella stagione precedente. L'aggiornamento garantisce una protezione mirata contro questi ceppi specifici.
Come prenotare il vaccino antinfluenzale in modo semplice
Per prenotare la vaccinazione con Elty.it esistono due strade possibili. La prima è cercando la struttura più vicina a questo link, che consente di scegliere data e luogo della somministrazione con facilità e sicurezza.
Inoltre, con l’app Elty puoi prenotare facilmente il tuo vaccino antinfluenzale se il tuo medico di famiglia utilizza il gestionale Elty DaVinci. Ecco come funziona:
Accedi all’app Elty e connettiti con il tuo medico di base;
Scegli giorno e orario tra quelli disponibili;
Ricevi conferma e, se necessario, ulteriori istruzioni dal tuo medico.
Grazie alla funzione Caregiver, puoi anche gestire la prenotazione per un familiare (ad esempio un genitore anziano) direttamente dal tuo account, senza dover cambiare numero di telefono o registrare nuovi profili.
Inoltre, avendo l’app riceverai notifiche in tempo reale dal tuo medico, comprese eventuali comunicazioni o aggiornamenti relativi alla vaccinazione.
Se non hai ancora l’app Elty, puoi scaricarla gratuitamente sul tuo smartphone e iniziare subito a usarla.
Vaccinarsi contro l’influenza: una scelta consapevole
La decisione di vaccinarsi contro l'influenza dovrebbe basarsi su informazioni accurate e complete, considerando i benefici individuali e collettivi della vaccinazione. La consultazione medica può aiutare a personalizzare la decisione in base alle specifiche condizioni di salute e ai fattori di rischio individuali.
Il vaccino influenza rappresenta uno strumento prezioso nella prevenzione di una malattia che, pur essendo spesso sottovalutata, può causare complicanze gravi e avere un impatto significativo sulla qualità di vita e sulla salute pubblica.
AutoreElty
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