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Infiammazione cervicale: sintomi, cause e prevenzione

~March 05, 2025
11 minuti
infiammazione cervicale

L’infiammazione cervicale, o cervicalgia, è una condizione diffusa che colpisce il tratto superiore della colonna vertebrale, causando dolore, rigidità e limitazione dei movimenti. Le cause possono variare da posture scorrette a patologie degenerative o traumi, influendo sulla qualità di vita di chi ne soffre. Riconoscere i sintomi precocemente e comprenderne le origini è fondamentale per adottare strategie preventive efficaci e trattamenti mirati. 

Cervicale infiammata sintomi

L'infiammazione cervicale può essere causata da fattori di natura muscolare, articolare o discale, e si manifesta con una serie di sintomi caratteristici che, se non riconosciuti e trattati adeguatamente, possono compromettere in modo significativo la qualità della vita. 

Il sintomo principale della cervicale infiammata è il dolore localizzato nella regione del collo che può essere acuto o sordo e si presenta spesso come una sensazione di tensione o rigidità muscolare. In alcuni casi, il fastidio può irradiarsi verso la parte superiore delle spalle e la regione scapolare. L'intensità del dolore varia da lieve a severa e tende a peggiorare con il movimento del collo o dopo lunghi periodi in posizione statica, come durante l'uso prolungato del computer.

La rigidità del collo è un altro sintomo tipico: spesso le persone con infiammazione cervicale riferiscono difficoltà nel compiere movimenti di rotazione, flessione o estensione del capo. Questa rigidità può essere più evidente al risveglio e diminuire progressivamente nel corso della giornata con il movimento. Tuttavia, nei casi più gravi, la limitazione della mobilità può persistere per tutta la giornata.

La cefalea cervicogenica è una forma di mal di testa che origina dalla regione cervicale. Il dolore parte solitamente dalla nuca e può irradiarsi verso la parte frontale del cranio, coinvolgendo le tempie e, in alcuni casi, gli occhi. Questa tipologia di cefalea è spesso accompagnata da rigidità del collo e peggiora con i movimenti del capo. A differenza di altre forme di mal di testa, la cefalea cervicogenica non risponde sempre ai comuni analgesici, rendendo necessaria una valutazione specifica.

Un sintomo meno frequente, ma comunque significativo, è rappresentato dalle vertigini, non sono solitamente accompagnate da nausea o vomito, ma si manifestano con una sensazione di instabilità o disequilibrio, in particolare durante i cambiamenti di posizione del capo. La causa di questo sintomo è spesso attribuita alla compromissione dei recettori propriocettivi cervicali o alla compressione di arterie vertebrali che attraversano il tratto cervicale.

In alcuni casi, l'infiammazione cervicale può causare dolore irradiato agli arti superiori, noto anche come brachialgia. Il dolore si diffonde lungo il braccio, talvolta fino alle dita della mano, seguendo il decorso delle radici nervose cervicali. Questo sintomo può essere associato a formicolio, intorpidimento e, nei casi più gravi, a una riduzione della forza muscolare.

Le parestesie, ovvero sensazioni anomale come formicolio, intorpidimento o sensazione di bruciore, sono sintomi che possono manifestarsi in concomitanza con il dolore irradiato agli arti superiori. Queste sensazioni derivano dalla compressione o irritazione delle radici nervose cervicali, spesso a causa di un'ernia discale o di una stenosi del canale vertebrale.

Molti pazienti descrivono una sensazione di peso o pressione alla nuca, spesso accompagnata da dolore. Questo sintomo dell’infiammazione cervicale può essere continuo o intermittente e tende a peggiorare in presenza di stress o dopo lunghe ore trascorse in posizione statica. La causa principale è attribuibile alla tensione muscolare dei muscoli suboccipitali e trapezio superiore.

Gli acufeni, ossia percezioni di ronzii o fischi nelle orecchie, sono un sintomo meno comune ma possibile in caso di cervicale infiammata. L'origine di questo sintomo non è del tutto chiara, ma si ipotizza un coinvolgimento della muscolatura cervicale e delle strutture nervose che influenzano il funzionamento dell'orecchio interno.

Alcuni pazienti riferiscono disturbi visivi, come visione offuscata o difficoltà nella messa a fuoco. Questi sintomi possono essere correlati a una tensione eccessiva dei muscoli cervicali e alla conseguente alterazione del flusso sanguigno verso la regione cranica.

L’infiammazione cervicale cronica può indurre uno stato di affaticamento generale e un calo della concentrazione. Il dolore persistente e la limitazione dei movimenti del collo possono influire negativamente sulla qualità del sonno, provocando stanchezza durante il giorno e difficoltà nel mantenere alta l'attenzione.

La presenza costante di dolore e di altri sintomi legati alla cervicale infiammata può incidere sullo stato psicologico del paziente, causando irritabilità e stress. La riduzione della mobilità e la sensazione di malessere generale possono peggiorare ulteriormente lo stato emotivo, creando un circolo vizioso che amplifica i sintomi.

Quali sono le cause della cervicale infiammata

Una delle cause più comuni della cervicale infiammata è di tipo meccanico: l’uso eccessivo o improprio della muscolatura cervicale può causare tensione e infiammazione. Questo avviene spesso in seguito a movimenti ripetitivi o prolungati che sovraccaricano i muscoli del collo, come accade, ad esempio, durante il lavoro al computer o l’utilizzo prolungato dello smartphone.

Le patologie degenerative del rachide cervicale rappresentano un’altra causa frequente: infatti, con l’avanzare dell’età, i dischi intervertebrali tendono a perdere elasticità e spessore, riducendo la loro capacità di ammortizzare i carichi. Questa condizione, nota come spondilosi cervicale, può causare infiammazione delle articolazioni vertebrali e dolore. Inoltre, la formazione di osteofiti (escrescenze ossee) può comprimere le radici nervose, aggravando il quadro clinico.

La postura scorretta è una delle cause più rilevanti e frequenti di cervicale infiammata: mantenere per lungo tempo una posizione del capo inclinata in avanti, come accade spesso durante la lettura o l’utilizzo di dispositivi elettronici, porta a un sovraccarico dei muscoli del collo. Questa postura determina uno squilibrio muscolare che, nel tempo, provoca infiammazione e dolore.

Anche il dormire in posizioni non ergonomiche, con cuscini troppo alti o troppo bassi, può favorire l’insorgenza della cervicalgia. Una posizione errata durante il sonno può infatti mantenere i muscoli cervicali in tensione per ore, causando rigidità e infiammazione al risveglio.

I traumi al tratto cervicale, come il colpo di frusta (whiplash injury), sono un’altra causa comune di infiammazione cervicale. Questo tipo di trauma si verifica spesso in seguito a incidenti automobilistici, quando il capo subisce un movimento brusco e improvviso, provocando una lesione dei tessuti molli, dei legamenti e dei muscoli cervicali. In molti casi, i sintomi non si manifestano immediatamente, ma compaiono dopo alcune ore o giorni dal trauma, rendendo difficile una diagnosi tempestiva.

Oltre al colpo di frusta, traumi minori come cadute o impatti sportivi possono causare microlesioni che, se trascurate, possono evolvere in un’infiammazione cronica della regione cervicale.

Lo stress psicofisico è un fattore spesso sottovalutato, ma di grande importanza nella genesi della cervicale infiammata. Lo stress prolungato può indurre una contrazione involontaria e costante dei muscoli del collo e delle spalle, causando tensione muscolare e infiammazione. Questo fenomeno è noto come tensione muscolare da stress e può essere aggravato dalla mancanza di riposo e da uno stile di vita sedentario.

Alcune patologie infiammatorie sistemiche possono causare cervicale infiammata, tra cui l’artrite reumatoide e la spondilite anchilosante sono le più comuni. L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune che colpisce le articolazioni, compreso il tratto cervicale, causando dolore e rigidità. La spondilite anchilosante, invece, è una patologia infiammatoria cronica che interessa principalmente la colonna vertebrale, determinando la progressiva fusione delle vertebre e una marcata riduzione della mobilità.

L’ernia del disco cervicale è una causa comune di dolore e infiammazione cervicale. Questa condizione si verifica quando il nucleo polposo di un disco intervertebrale protrude oltre il suo normale confine, comprimendo le radici nervose adiacenti. L’ernia discale può essere il risultato di traumi, posture scorrette o degenerazione del disco stesso. Oltre al dolore, l’ernia cervicale può causare sintomi neurologici come formicolio, intorpidimento e debolezza agli arti superiori.

I cambiamenti climatici, in particolare l’esposizione al freddo e all’umidità, possono aggravare i sintomi della cervicale infiammata o favorirne l’insorgenza. Il freddo, infatti, determina una contrazione involontaria della muscolatura cervicale, aumentando la tensione e il rischio di infiammazione. Per questo motivo, molte persone affette da cervicalgia riferiscono un peggioramento dei sintomi durante i mesi invernali.

Le attività lavorative che comportano il mantenimento di posture statiche per lunghi periodi rappresentano un importante fattore di rischio per la cervicale infiammata. Lavori che richiedono l’utilizzo continuativo del computer o il sollevamento di carichi pesanti possono sovraccaricare il tratto cervicale, favorendo la comparsa di infiammazione e dolore.


Cervicale infiammata rimedi

I farmaci rappresentano una delle prime linee di intervento per il trattamento della cervicale infiammata. Gli analgesici da banco, come il paracetamolo, sono spesso utilizzati per ridurre il dolore. Nei casi di infiammazione più marcata, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene o il naprossene. In presenza di spasmi muscolari significativi, il medico può consigliare l’uso di miorilassanti per ridurre la tensione muscolare e favorire il recupero.

Nei casi più gravi o cronici, può essere necessario ricorrere a infiltrazioni di corticosteroidi direttamente nell’area infiammata per ottenere un sollievo rapido e duraturo. Tuttavia, queste procedure devono essere eseguite sotto stretta supervisione medica.

Tra i rimedi contro la cervicale infiammata ci sono soprattutto le terapie fisiche che svolgono un ruolo fondamentale nella gestione della cervicale infiammata. La fisioterapia, in particolare, è spesso consigliata per migliorare la mobilità del collo, ridurre il dolore e prevenire recidive. Tra le tecniche utilizzate dai fisioterapisti rientrano il massaggio decontratturante, la terapia manuale e l’elettroterapia.

Anche l’applicazione di calore o freddo può offrire sollievo. Le compresse calde aiutano a rilassare i muscoli contratti e a migliorare il flusso sanguigno, mentre il ghiaccio può ridurre l’infiammazione e alleviare il dolore acuto.

Adottare uno stile di vita sano è essenziale per prevenire e alleviare la cervicale infiammata. Mantenere una postura corretta durante le attività quotidiane, soprattutto quando si trascorrono molte ore davanti al computer, è fondamentale. Si consiglia di regolare l’altezza della sedia e del monitor in modo che il collo non sia inclinato o piegato per lunghi periodi.

Inoltre, evitare lo stress e praticare tecniche di rilassamento, come lo yoga e la meditazione, può contribuire a ridurre la tensione muscolare e migliorare il benessere generale.

Esercizi contro la cervicale infiammata

Un aspetto cruciale nella gestione della cervicale infiammata è rappresentato dagli esercizi specifici, volti a migliorare la flessibilità e la forza muscolare del collo. Eseguire regolarmente esercizi mirati può aiutare a ridurre il dolore, prevenire episodi futuri e migliorare la mobilità cervicale.

Tra gli esercizi più efficaci vi sono:

  • stretching dei muscoli del collo aiuta a ridurre la rigidità e a migliorare la mobilità. Un esempio è l’allungamento laterale del collo, che si esegue inclinando lentamente la testa verso una spalla, mantenendo la posizione per 15-20 secondi e poi ripetendo dall’altro lato; 

  • esercizi di rinforzo: rafforzare i muscoli del collo e delle spalle è importante per stabilizzare la colonna cervicale e ridurre il rischio di infiammazione. Un esercizio utile consiste nell’appoggiare le mani sulla fronte e spingere leggermente la testa contro le mani, mantenendo la posizione per 5-10 secondi; 

  • movimenti di mobilizzazione: eseguiti lentamente e senza forzare, aiutano a mantenere o recuperare la normale mobilità del collo. Ad esempio, si possono eseguire movimenti di rotazione del capo verso destra e sinistra, mantenendo la schiena dritta e fermandosi in caso di dolore.

Si raccomanda di eseguire questi esercizi sotto la supervisione di un fisioterapista, soprattutto nelle fasi iniziali, per evitare movimenti scorretti che potrebbero aggravare la situazione.

Oltre ai trattamenti tradizionali, alcuni rimedi complementari possono essere utili nel trattamento della cervicale infiammata. Tra questi, l’agopuntura ha dimostrato una certa efficacia nel ridurre il dolore e migliorare la funzionalità del collo. Anche la chiropratica può offrire benefici, se eseguita da professionisti qualificati.

Infine, alcune persone trovano sollievo nell’utilizzo di rimedi naturali, come impacchi a base di oli essenziali o creme antinfiammatorie a base di arnica. Sebbene questi rimedi possano fornire un beneficio temporaneo, è importante non sostituirli a trattamenti clinicamente validati senza il parere di un medic

FAQ

Quali sono i principali disturbi della cervicale

I principali disturbi della cervicale includono la cervicalgia, l'ernia del disco cervicale, la spondilosi cervicale, il colpo di frusta e la radicolopatia cervicale. La cervicalgia si manifesta con dolore localizzato al collo che può irradiarsi verso le spalle e le braccia. L'ernia cervicale, invece, comporta la fuoriuscita del nucleo polposo del disco intervertebrale, causando compressione delle radici nervose. La spondilosi cervicale è una condizione degenerativa che coinvolge articolazioni e dischi, mentre il colpo di frusta deriva da traumi acuti del collo.

Ernia cervicale infiammata sintomi

L'ernia cervicale infiammata si caratterizza per dolore acuto localizzato al collo, spesso irradiato verso le spalle e le braccia. Possono manifestarsi parestesie, ovvero formicolio e intorpidimento, lungo il decorso del nervo compresso. In alcuni casi si osserva debolezza muscolare agli arti superiori e difficoltà nei movimenti del collo a causa della rigidità. Nei casi più severi il dolore può essere accompagnato da cefalea cervicogenica, che parte dalla nuca e si estende fino alla parte frontale del cranio.

Cervicalgia acuta sintomi

La cervicalgia acuta si presenta con dolore improvviso e intenso nella regione cervicale, accompagnato da rigidità muscolare e limitazione dei movimenti del collo. Il paziente spesso riferisce una sensazione di blocco, con difficoltà a ruotare o inclinare il capo. Possono comparire cefalea occipitale e tensione muscolare estesa fino alla zona delle spalle e della parte superiore della schiena. Questo tipo di cervicalgia può insorgere a seguito di posture scorrette, sforzi improvvisi o stress muscolare prolungato.

Nervi cervicali infiammati, cosa significa 

L’infiammazione dei nervi cervicali provoca dolore irradiato dal collo verso le braccia e le mani, accompagnato da parestesie come formicolio e intorpidimento. Nei casi più gravi si possono riscontrare debolezza muscolare agli arti superiori e riduzione dei riflessi tendinei. Questa condizione può derivare da ernia del disco cervicale, artrosi o traumi diretti al tratto cervicale. L'iperattività dei nervi infiammati può inoltre causare iperalgesia, ovvero una maggiore sensibilità al dolore nella regione interessata.

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AutoreElty

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