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Ernia inguinale: sintomi, cause, quando preoccuparsi e come si cura

~August 18, 2025
10 minuti
ernia inguinale

L'ernia inguinale è un condizione, caratterizzata dalla protrusione di contenuto addominale attraverso una debolezza della parete muscolo-aponeurotica della regione inguinale, può manifestarsi con un ampio spettro di sintomi e complicazioni che richiedono un approccio diagnostico e terapeutico accurato. 

La tempestività nel riconoscimento dei segni di allarme, in particolare quelli suggestivi di complicazioni acute come lo strozzamento, risulta cruciale per prevenire conseguenze potenzialmente letali e garantire i migliori outcome clinici.

I sintomi dell'ernia inguinale

L'ernia inguinale può manifestarsi sia a livello dell'inguine destro che sinistro, con una leggera predominanza del lato destro (rapporto 2:1) correlata alle caratteristiche anatomiche del canale inguinale e al processo di discesa testicolare durante lo sviluppo embrionale. La presentazione clinica varia considerevolmente in base alle dimensioni dell'ernia, al tipo di contenuto erniato, alla presenza di aderenze e al grado di compromissione vascolare del sacco erniario.

I sintomi dell'ernia inguinale comprende la comparsa di una tumefazione nella regione inguinale, che può essere visibile o palpabile, spesso più evidente durante manovre che aumentano la pressione intra-addominale come la tosse, gli starnuti, il sollevamento di pesi o la defecazione. Questa tumefazione presenta caratteristicamente la proprietà della riducibilità, ovvero la capacità di rientrare spontaneamente in posizione supina o mediante pressione manuale delicata.

Il dolore associato all'ernia inguinale può variare da un lieve fastidio a un dolore intenso e continuo. Tipicamente, il dolore si localizza nella regione inguinale omolaterale e può irradiarsi verso la coscia, lo scroto nell'uomo o le grandi labbra nella donna. L'intensità del dolore tende ad aumentare con l'attività fisica, la stazione eretta prolungata e i movimenti che comportano contrazione della muscolatura addominale, mentre si riduce con il riposo in posizione supina.

Altri sintomi frequentemente associati includono una sensazione di pesantezza o tensione nella regione inguinale, particolarmente evidente alla fine della giornata o dopo sforzi fisici. Alcuni pazienti riferiscono una sensazione di "qualcosa che si muove" nell'inguine durante i movimenti o i cambi di posizione. Nei casi di ernie voluminose, può essere presente una limitazione funzionale nelle attività quotidiane, con difficoltà nei movimenti di flessione dell'anca e nella deambulazione.

La presenza di sintomi gastrointestinali, come nausea, vomito, distensione addominale e alterazioni dell'alvo, può indicare l'intrappolamento di anse intestinali nel sacco erniario e rappresenta un segno di allarme che richiede valutazione medica urgente.

Ernia inguinale uomo sintomi

Negli uomini, l'ernia inguinale presenta caratteristiche sintomatologiche specifiche correlate all'anatomia del canale inguinale maschile e alla presenza delle strutture del funicolo spermatico. La maggiore ampiezza del canale inguinale maschile e la presenza dell'anello inguinale superficiale più esteso predispongono a una maggiore incidenza di ernie inguinali dirette e indirette.

Il dolore nell'uomo spesso si irradia lungo il decorso del funicolo spermatico, estendendosi verso lo scroto e potendo simulare patologie testicolari o epididimarie. Questa irradiazione algica è dovuta alla compressione o stiramento del nervo genito-femorale e del nervo ileo-ipogastrico che decorrono in prossimità del canale inguinale.

Una caratteristica peculiare dell'ernia inguinale maschile è la possibilità di estensione del contenuto erniario nello scroto, configurando il quadro dell'ernia inguino-scrotale. In questi casi, si osserva un aumento volumetrico dell'emisfocale interessato, con impossibilità di delimitare superiormente la tumefazione erniaria dal testicolo. L'ernia inguino-scrotale può causare significativo discomfort durante la deambulazione e richiedere l'uso di supporti scrotali.

Negli uomini giovani e attivi, l'ernia inguinale può manifestarsi inizialmente solo con dolore durante l'attività sportiva o lavorativa intensa, senza tumefazione evidente. Questo quadro, definito "sportsman's hernia" o "athletic pubalgia", richiede particolare attenzione diagnostica poiché può essere misconosciuto nelle fasi iniziali.

Ernia inguinale donna: sintomi

Nelle donne, l'ernia inguinale presenta una sintomatologia spesso più sfumata e atipica rispetto agli uomini, contribuendo a un ritardo diagnostico che può raggiungere diversi mesi dall'esordio dei sintomi. L'anatomia del canale inguinale femminile, caratterizzata dalla presenza del legamento rotondo dell'utero anziché del funicolo spermatico, determina differenze significative nella presentazione clinica.

Il dolore pelvico cronico rappresenta una manifestazione frequente dell'ernia inguinale femminile, spesso interpretato erroneamente come patologia ginecologica. Questo dolore può essere ciclico, correlato al ciclo mestruale, e localizzarsi nella regione sovrapubica, nell'inguine o irradiarsi verso i genitali esterni. La diagnosi differenziale con patologie ovariche, uterine o vescicali può risultare complessa e richiedere approfondimenti diagnostici multidisciplinari.

Un aspetto peculiare dell'ernia inguinale femminile è la possibilità di contenere strutture ginecologiche, principalmente l'ovaio e la tuba di Falloppio (ernia di Richter ginecologica). Questa condizione, più frequente nelle bambine e nelle donne giovani, può presentarsi con sintomi aspecifici come dolore pelvico, irregolarità mestruali o massa palpabile nell'inguine.

Durante la gravidanza, l'ernia inguinale preesistente può aumentare di volume e sintomatologia a causa dell'incremento della pressione intra-addominale e delle modificazioni ormonali che determinano rilassamento delle strutture connettivali. Il trattamento chirurgico durante la gravidanza è generalmente evitato, salvo complicazioni acute, e rinviato al periodo post-partum.


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Ernia inguinale cause

Le cause dell'ernia inguinale sono multifattoriali e risultano dall'interazione complessa tra fattori predisponenti congeniti e acquisiti, fattori scatenanti acuti e fattori perpetuanti cronici. La comprensione di questi meccanismi patogenetici è fondamentale per l'identificazione dei pazienti a rischio e l'implementazione di strategie preventive appropriate.

Fattori anatomici e congeniti

La predisposizione anatomica all'ernia inguinale deriva dalle caratteristiche strutturali del canale inguinale e dalle variazioni individuali nella configurazione delle strutture muscolo-aponeurotiche della parete addominale anteriore. Il canale inguinale rappresenta una regione di intrinseca debolezza anatomica, caratterizzata dalla presenza dell'anello inguinale profondo e superficiale che interrompono la continuità delle fasce e dei muscoli addominali.

Le ernie inguinali indirette, che sono la maggior parte, originano da una persistenza congenita del processo vaginale peritoneale, che normalmente si oblitera dopo la discesa testicolare nel maschio o del legamento rotondo nella femmina. Questa persistenza crea un sacco preformato che facilita l'erniazione del contenuto addominale attraverso l'anello inguinale profondo.

Le ernie inguinali dirette, invece, derivano da una debolezza acquisita della fascia trasversalis nella regione del triangolo di Hesselbach, delimitato medialmente dal margine laterale del muscolo retto dell'addome, lateralmente dai vasi epigastrici inferiori e inferiormente dal legamento inguinale.

Variazioni anatomiche individuali, come l'ampiezza dell'anello inguinale profondo, la conformazione del triangolo di Hesselbach e la robustezza delle strutture aponeurotiche, influenzano significativamente il rischio di sviluppare un'ernia inguinale.

Fattori biomeccanici e pressori

L'aumento della pressione intra-addominale rappresenta il meccanismo scatenante principale dell'ernia inguinale. Questa condizione può risultare da:

  • attività lavorative: sollevamento di pesi, lavori manuali pesanti, professioni che richiedono sforzi fisici intensi e prolungati

  • attività sportive: sport che comportano improvvisi aumenti della pressione addominale come sollevamento pesi, rugby, football americano

  • condizioni patologiche: tosse cronica (broncopatia cronica ostruttiva, asma), stipsi cronica, disuria con ponzamento minzionale (ipertrofia prostatica, stenosi uretrali)

  • stati fisiologici: gravidanza, obesità addominale, ascite

La ripetizione nel tempo di episodi di incremento pressorio determina uno stress meccanico progressivo sulle strutture di contenimento, favorendo l'indebolimento delle fasce e l'eventuale erniazione.

Alterazioni nella composizione e nella struttura del tessuto connettivo giocano un ruolo significativo nella patogenesi dell'ernia inguinale:

  • alterazioni del collagene: modificazioni nel rapporto tra collagene di tipo I e III, con riduzione della resistenza tensile delle fasce

  • deficit enzimatici: alterazioni nell'attività delle metalloproteinasi e degli inibitori tissutali, che regolano il turnover del collagene

  • fattori genetici: familiarità per ernia inguinale, suggestiva di predisposizione ereditaria alle alterazioni del tessuto connettivo

  • età: processo di invecchiamento associato a progressiva degenerazione delle strutture connettivali

Diverse condizioni sistemiche possono influenzare il rischio di sviluppare ernia inguinale:

  • diabete mellitus: alterazioni nella sintesi del collagene e ritardo nei processi riparativi

  • malnutrizione: deficit proteici che compromettono la sintesi delle proteine strutturali

  • terapie farmacologiche: corticosteroidi sistemici, che alterano il metabolismo del collagene

  • malattie del tessuto connettivo

Interventi chirurgici precedenti nella regione inguinale o pelvica possono alterare l'anatomia normale e predisporre allo sviluppo di ernie:

  • chirurgia inguinale precedente: recidive dopo ernioplastica, complicazioni post-operatorie

  • chirurgia pelvica: prostatectomia, chirurgia ginecologica, che possono alterare i rapporti anatomici

  • laparoscopie: trocar placement che può creare difetti fasciali residui

Diagnosi e cura di ernia inguinale

La diagnosi di ernia inguinale si basa su un approccio clinico sistematico che integra anamnesi accurata, esame obiettivo specialistico e, quando necessario, indagini strumentali complementari. L'obiettivo diagnostico non è solo quello di confermare la presenza dell'ernia, ma anche di caratterizzarne il tipo, le dimensioni, il contenuto e l'eventuale presenza di complicazioni.

L'anamnesi deve indagare sistematicamente:

  • modalità di esordio: acuta o insidiosa, correlazione con sforzi fisici o traumi

  • caratteristiche del dolore: localizzazione, irradiazione, intensità, fattori scatenanti e allevianti

  • presenza di tumefazione: variazioni dimensionali, riducibilità, correlazione con postura e attività

  • sintomi associati: nausea, vomito, alterazioni dell'alvo, sintomi urinari

  • fattori di rischio: attività lavorativa, sport praticati, patologie predisponenti, familiarità

  • anamnesi chirurgica: interventi precedenti nell'area inguino-pelvica

L'esame obiettivo dell'ernia inguinale richiede una metodologia standardizzata e deve essere condotto sia in ortostatismo che in clinostatismo:

  • Ispezione: valutazione della simmetria delle regioni inguinali, presenza di tumefazioni visibili, alterazioni cutanee, cicatrici chirurgiche precedenti. L'esame deve essere eseguito a riposo e durante manovre di Valsalva o colpi di tosse per evidenziare ernie riducibili o poco evidenti.

  • Palpazione: esplorazione sistematica degli orifizi erniologici mediante palpazione bidigitale del canale inguinale. Nel maschio, l'esame prevede l'introduzione del dito esploratore attraverso lo scroto fino all'anello inguinale superficiale, valutando l'ampiezza del canale e la presenza di impulso erniario durante i colpi di tosse.

Manovre semeiologiche specifiche:

  • manovra di Valsalva: aumento della pressione intra-addominale per evidenziare ernie riducibili

  • test di riduzione: valutazione della riducibilità dell'ernia mediante pressione delicata

  • palpazione dell'anello inguinale profondo: localizzazione del punto di emergenza dell'ernia indiretta

La diagnosi differenziale dell'ernia inguinale include diverse condizioni che possono simulare la presentazione clinica:

  • adenopatie inguinali: linfoadenomegalie reattive o neoplastiche, caratterizzate da consistenza diversa e mobilità limitata

  • lipomi del funicolo spermatico: masse di consistenza soffice, ben delimitate e mobili

  • idrocele comunicante: raccolta liquida scrotale che può simulare ernia inguino-scrotale

  • cisti del funicolo spermatico: formazioni cistiche benigne lungo il decorso del funicolo

  • varicocele: dilatazione delle vene del plesso pampiniforme, più evidente in ortostatismo

  • ematomi della parete addominale: conseguenti a traumi o anticoagulazione

  • ascessi della parete addominale: processi infettivi con segni flogistici associati

Indagini strumentali

L'utilizzo di indagini strumentali nella diagnosi di ernia inguinale è generalmente riservato a casi selezionati:

Ecografia dei tessuti molli: metodica di prima scelta nelle forme dubbie, particolarmente utile per:

  • caratterizzazione del contenuto erniario: differenziazione tra contenuto intestinale, omentale o liquido

  • valutazione dinamica: studio del comportamento dell'ernia durante manovre di Valsalva

  • diagnosi differenziale: esclusione di altre patologie della regione inguinale

  • follow-up post-operatorio: controllo dell'evoluzione cicatriziale e identificazione di recidive precoci

Tomografia computerizzata (TC): riservata a casi complessi o quando si sospettano complicazioni:

  • ernie atipiche o recidive: localizzazione precisa del difetto erniario

  • sospetto di strozzamento: valutazione della vitalità delle anse intestinali

  • planning chirurgico complesso: caratterizzazione anatomica dettagliata

Risonanza magnetica (RM): utilizzata principalmente per:

  • identificazione di lesioni muscolari e tendinee associate

  • ernie occulte: forme non palpabili ma sintomatiche

  • patologie associate: valutazione di patologie pelviche concomitanti

Ernia inguinale quando operare

La decisione chirurgica nell'ernia inguinale deve essere individualizzata considerando diversi fattori clinici, anatomici e funzionali. Le indicazioni all'intervento chirurgico possono essere classificate in assolute e relative, con tempistiche differenti a seconda dell'urgenza clinica.

Le indicazioni assolute richiedono trattamento chirurgico urgente o semi-urgente:

  • ernia strozzata: compromissione vascolare del contenuto erniario con rischio di necrosi ischemica. Rappresenta un'emergenza chirurgica che richiede intervento immediato per prevenire perforazione intestinale e peritonite

  • ernia incarcerata sintomatica: intrappolamento del contenuto erniario con sintomi ostruttivi intestinali persistenti, anche in assenza di segni di ischemia

  • ernia irriducibile con sintomi progressivi: perdita della riducibilità associata a dolore ingravescente e compromissione funzionale significativa

Le indicazioni relative permettono una programmazione elettiva dell'intervento:

  • ernia sintomatica: presenza di dolore persistente che interferisce con le attività quotidiane o lavorative, anche in assenza di complicazioni acute

  • ernia progressivamente ingravescente: aumento progressivo delle dimensioni con compromissione funzionale crescente

  • interferenza con l'attività lavorativa o sportiva: particolare rilevanza negli atleti professionisti o in lavoratori con attività fisicamente impegnative

  • aspetti psicologici: significativo impatto sulla qualità della vita e sul benessere psicologico del paziente

  • rischio professionale: attività lavorative che comportano rischio aumentato di complicazioni acute

FAQ

Sintomi di ernia inguinale strozzata

L'ernia inguinale strozzata rappresenta un'emergenza chirurgica caratterizzata da compromissione vascolare del contenuto erniario. I sintomi includono dolore severo e continuo nella regione inguinale, impossibilità di ridurre la tumefazione, nausea e vomito persistenti, distensione addominale e possibile ileo meccanico. La tumefazione appare tesa, dolente alla palpazione e può presentare alterazioni cromatiche cutanee. È richiesto intervento chirurgico immediato per prevenire necrosi intestinale e peritonite.

Come riconoscere ernia inguinale

L'ernia inguinale si riconosce dalla presenza di una tumefazione nella regione inguinale, spesso riducibile in posizione supina e che aumenta durante sforzi, tosse o stazione eretta. Il dolore può essere variabile, da lieve fastidio a dolore intenso, spesso irradiato verso scroto, coscia o genitali esterni. L'esame clinico evidenzia impulso erniario durante manovre di Valsalva e possibile palpazione del sacco attraverso il canale inguinale. La conferma diagnostica richiede valutazione medica specialistica.

Ernia inguinale: ci sono conseguenze al testicolo

L'ernia inguinale può causare complicazioni testicolari principalmente attraverso compressione del funicolo spermatico. Le conseguenze includono possibile compromissione della vascolarizzazione testicolare con rischio di atrofia, alterazioni della termoregolazione scrotale che possono influire sulla spermatogenesi, e compressione del deferente con possibili alterazioni della fertilità. Nelle ernie voluminose inguino-scrotali, il testicolo può essere dislocato e difficilmente palpabile. L'intervento chirurgico tempestivo previene queste complicazioni e preserva la funzione testicolare normale.


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