Dolore al tendine d’Achille: come gestire il fastidio e prevenire complicazioni

Il dolore al tendine d’Achille è un sintomo che, a seconda di come si manifesta e della sua persistenza, può sottendere cause differenti. Il monitoraggio dell’andamento del fastidio e la sua evoluzione sono fondamentali per poter capire se si tratta di una lesione leggera oppure se potrebbe essere qualcosa di più grave.
Dove si trova il tendine d’Achille e perché si chiama così
Il tendine d'Achille è il più grande e robusto tendine del corpo umano. Si trova nella parte posteriore della gamba, connettendo i muscoli del polpaccio – gastrocnemio e soleo – al calcagno, l'osso del tallone. Il tendine d’Achille è essenziale per compiere movimenti fondamentali come camminare, correre e saltare, in quanto permette la flessione del piede e il sollevamento del tallone dal suolo. La sua importanza biomeccanica è indiscutibile, considerando che è sottoposto a grandi tensioni durante l'attività fisica, sia quotidiana sia sportiva.
Il nome “tendine d'Achille” deriva dalla mitologia greca. Achille era un celebre eroe, figlio della ninfa Teti e del re Peleo. Secondo la leggenda, per rendere il figlio invulnerabile, Teti lo immerse nelle acque del fiume Stige, tenendolo per il tallone. Di conseguenza, l'unica parte del corpo di Achille non protetta dall'invulnerabilità era proprio il tallone, che divenne il suo punto debole. Durante la guerra di Troia, Achille fu colpito da una freccia al tallone, trovando così la morte. Da questa leggenda deriva l'espressione "tallone d'Achille", simbolo di vulnerabilità, e il nome del tendine che collega i muscoli del polpaccio al calcagno.
Dolore al tendine d’achille, i sintomi correlati
Il dolore al tendine d'Achille può essere accompagnato da una serie di sintomi che ne indicano la presenza e la gravità. Tra i più comuni ci sono:
dolore sordo o acuto nella parte posteriore della caviglia, che spesso peggiora al mattino o dopo periodi di inattività prolungata e che può intensificarsi durante l'attività fisica, in particolare durante la corsa, il salto o il sollevamento sulle punte dei piedi.
rigidità e limitazione del movimento, specialmente durante i primi passi dopo il risveglio o dopo un lungo periodo seduto;
gonfiore del tendine, e, in alcuni casi, è possibile percepire un rigonfiamento o un nodulo lungo il suo percorso. La zona può essere sensibile al tatto e presentare un leggero arrossamento o calore, segno di un'infiammazione in corso;
sensazione di debolezza alla caviglia, che rende difficile eseguire movimenti come alzarsi sulle punte dei piedi o camminare su superfici inclinate.
Nei casi più gravi, come nelle tendiniti croniche, il dolore può diventare costante e interferire significativamente con le attività quotidiane, come camminare, salire le scale o persino stare in piedi per lunghi periodi. In alcuni pazienti, la presenza di scricchiolii o crepitii al movimento del piede indica una condizione degenerativa del tendine, spesso causata da microlesioni ripetute che non sono guarite adeguatamente. Questa degenerazione, nota come tendinosi, può portare a un indebolimento strutturale del tendine, aumentando il rischio di una rottura completa.
Riconoscere precocemente questi sintomi è essenziale per evitare complicazioni gravi. La rottura del tendine d'Achille, ad esempio, rappresenta una delle complicanze più severe e richiede un intervento chirurgico e un lungo periodo di recupero, che può durare diversi mesi. Intervenire tempestivamente con trattamenti conservativi, come riposo, ghiaccio, anti-infiammatori e fisioterapia, può contribuire a ridurre l'infiammazione e a prevenire l'aggravarsi della condizione, migliorando la qualità della vita del paziente.
Tendine di achille infiammato, le cause
L'infiammazione del tendine d'Achille, nota anche come tendinite achillea, è una condizione comune che può colpire chiunque, sebbene sia particolarmente diffusa tra gli atleti e le persone che praticano attività fisiche intense. Le cause dell'infiammazione possono essere molteplici e, nella maggior parte dei casi, sono legate a sollecitazioni eccessive o ripetitive del tendine.
Una delle principali cause di infiammazione è il sovraccarico funzionale, una condizione che si verifica quando il tendine è sottoposto a sforzi ripetuti senza un adeguato periodo di riposo. Attività come la corsa, il salto o l'allenamento in salita possono portare a microtraumi ripetuti, causando infiammazione. Anche un improvviso aumento dell'intensità o della durata dell'attività fisica può contribuire al problema, in quanto il tendine potrebbe non essere preparato a sopportare il carico aumentato. Il dolore al tendine d’Achille è particolarmente frequente tra coloro che riprendono un'attività fisica dopo un lungo periodo di sedentarietà senza una preparazione adeguata, esponendo il tendine a stress eccessivo.
Un'altra causa comune è la scarsa flessibilità o forza muscolare nei muscoli del polpaccio: quando questi muscoli sono rigidi o deboli, il tendine d'Achille subisce uno stress maggiore durante i movimenti, tanto che spesso il dolore a questo tendine può essere accompagnato allo stiramento del polpaccio.
Inoltre, la mancanza di riscaldamento prima dell'attività fisica o il mancato raffreddamento dopo l'esercizio possono aggravare la situazione, aumentando il rischio di infiammazione.
Da non sottovalutare la biomeccanica del piede ha un ruolo cruciale: piedi piatti o arcate plantari eccessivamente alte possono alterare la distribuzione del peso e aumentare lo stress sul tendine. Inoltre, calzature inadeguate, specialmente quelle che non forniscono un supporto sufficiente all'arco plantare o che hanno un'intersuola rigida, possono favorire l'infiammazione. L'utilizzo di calzature usurate o non adatte al tipo di attività svolta può ulteriormente esacerbare la condizione, aumentando il rischio di lesioni.
Fattori predisponenti includono anche l'età e la presenza di patologie preesistenti. Con l'invecchiamento, il tendine d'Achille tende a perdere elasticità e diventa più suscettibile a lesioni. Questo processo di degenerazione naturale, noto come tendinosi, rende il tendine più fragile e incline a sviluppare microlesioni che possono evolvere in una tendinite cronica se non trattate adeguatamente.
Anche condizioni come l'artrite reumatoide o altre malattie infiammatorie possono aumentare il rischio di tendinite achillea, così come l'assunzione di alcuni farmaci, come i corticosteroidi o gli antibiotici della classe dei fluorochinoloni, che possono influenzare negativamente la salute del tendine.
Rottura tendine d'achille
Tra le cause del dolore al tendine d’Achille c’è sicuramente la sua rottura che si configura come una lesione grave che si verifica quando il tendine si lacera parzialmente o completamente. Questo tipo di infortunio è spesso il risultato di un movimento improvviso e potente, come uno scatto durante una corsa, un salto o un cambio rapido di direzione. È più frequente negli uomini di età compresa tra i 30 e i 50 anni e in persone che praticano sport come il tennis, il basket o il calcio.
I sintomi di una rottura del tendine d'Achille sono generalmente molto evidenti: la persona può avvertire un forte dolore improvviso nella parte posteriore della caviglia o del polpaccio, spesso descritto come una sensazione di "colpo" o "schiocco". Subito dopo la rottura, diventa difficile o impossibile camminare normalmente, e si osserva una significativa perdita di forza nel piede interessato. La diagnosi di rottura del tendine è solitamente clinica, ma può essere confermata tramite ecografia o risonanza magnetica per valutare l'entità del danno.
Il trattamento di una rottura del tendine d'Achille può essere chirurgico o conservativo, a seconda della gravità della lesione e delle condizioni del paziente. L'intervento chirurgico prevede la sutura del tendine lacerato, mentre il trattamento conservativo implica l'immobilizzazione della caviglia in posizione di flessione plantare per favorire la guarigione spontanea del tendine. Entrambi i trattamenti richiedono un lungo periodo di riabilitazione, che include esercizi di fisioterapia per recuperare la forza e la flessibilità del tendine.
Rimedi contro il dolore al tendine d’Achille
Il dolore al tendine d'Achille può essere debilitante e limitare notevolmente le attività quotidiane. Fortunatamente, esistono diversi rimedi per alleviare il dolore e favorire la guarigione del tendine, che vanno da trattamenti conservativi a misure preventive per evitare recidive
L’importanza dello stretching al tendine d'Achille
Lo stretching è uno dei rimedi più efficaci per alleviare il dolore e prevenire future infiammazioni del tendine d'Achille. Gli esercizi di allungamento mirano a migliorare la flessibilità dei muscoli del polpaccio e del tendine stesso, riducendo la tensione che si accumula su quest'ultimo durante le attività fisiche.
Uno degli esercizi di stretching più comuni consiste nell'appoggiare le mani contro una parete, mantenendo una gamba piegata in avanti e l'altra estesa all'indietro, con il tallone ben appoggiato a terra. In questa posizione, è necessario piegare il ginocchio della gamba anteriore fino a sentire un allungamento lungo il polpaccio della gamba posteriore. Questo esercizio deve essere eseguito con movimenti lenti e controllati, mantenendo la posizione per circa 20-30 secondi e ripetendolo diverse volte al giorno.
Un altro esercizio utile è lo stretching eccentrico del polpaccio, che prevede di sollevarsi sulle punte dei piedi e poi abbassarsi lentamente, concentrando il lavoro su un solo lato alla volta. Questo tipo di stretching, oltre a migliorare la flessibilità, contribuisce anche a rafforzare il tendine e a ridurre il rischio di lesioni future.
Tutore tendine d'Achille: quando bisogna indossarlo?
L'utilizzo di un tutore può essere molto utile per alleviare il dolore al tendine d'Achille, soprattutto nelle fasi iniziali dell'infiammazione o durante il processo di guarigione. I tutori per il tendine d'Achille sono progettati per fornire supporto e stabilizzare la caviglia, riducendo lo stress sul tendine durante il movimento.
Esistono diversi tipi di tutori, che vanno da semplici fasce elastiche a dispositivi più complessi che immobilizzano parzialmente la caviglia. L'obiettivo principale del tutore è limitare i movimenti che possono aggravare l'infiammazione e permettere al tendine di riposare, favorendo così il recupero. In alcuni casi, i medici possono raccomandare l'uso di plantari ortopedici personalizzati, che aiutano a correggere eventuali problemi biomeccanici del piede e a ridurre la pressione sul tendine.
L'utilizzo del tutore deve essere sempre accompagnato da un programma di riabilitazione che includa esercizi di stretching e rafforzamento, per garantire una ripresa completa e prevenire recidive.
L’importanza di indossare scarpe adatte per tendine d'Achille
Le calzature giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del dolore al tendine d'Achille. Scarpe inadatte possono infatti contribuire a sovraccaricare il tendine e causare infiammazioni o lesioni. Per questo motivo, è importante scegliere scarpe che offrano un adeguato supporto all'arco plantare, un buon ammortizzamento e una suola flessibile.
Le scarpe da corsa devono avere una suola ben ammortizzata per ridurre l'impatto sul tallone durante la corsa o la camminata. Inoltre, è consigliabile optare per scarpe con un leggero rialzo del tacco, che riduce la tensione sul tendine d'Achille, soprattutto durante l'attività fisica. Per chi soffre di problemi biomeccanici, come piedi piatti o pronazione eccessiva, potrebbe essere utile utilizzare plantari ortopedici personalizzati, che aiutano a distribuire il peso in modo uniforme e a ridurre la pressione sul tendine.
È importante anche sostituire le scarpe regolarmente, poiché l'usura della suola e dell'intersuola riduce la capacità di ammortizzazione e aumenta il rischio di sovraccarico del tendine. Indicativamente, le scarpe da corsa dovrebbero essere sostituite ogni 500-800 chilometri, a seconda dell'intensità dell'uso e delle condizioni del terreno.
Esami per il tendine d’Achille
Per la diagnosi delle patologie del tendine d'Achille, è fondamentale sottoporsi a un esame specifico che consenta di identificare con precisione l'entità del problema, prima tra tutti l’ecografia e, in alcuni casi, la risonanza magnetica (RM). La scelta del tipo di esame dipende dal sospetto clinico e dall'entità dei sintomi riferiti dal paziente.
Durante l'esame clinico, il medico ortopedico o fisiatra esamina attentamente la zona interessata, valutando il dolore, la mobilità della caviglia, l'eventuale presenza di gonfiore o arrossamento e la forza dei muscoli del polpaccio. L'esame clinico è spesso sufficiente per una prima diagnosi, poiché consente di individuare i segni di infiammazione o di rottura del tendine. Tuttavia, per una valutazione più approfondita, il medico può richiedere ulteriori indagini strumentali.
L'ecografia è uno degli esami strumentali più utilizzati per il tendine d'Achille. Si tratta di una tecnica non invasiva che utilizza ultrasuoni per visualizzare il tendine e i tessuti circostanti. L'ecografia è particolarmente utile per identificare lesioni parziali, segni di tendinite o tendinosi e per valutare la presenza di eventuali calcificazioni. Un vantaggio significativo dell'ecografia è la possibilità di effettuare l'esame in tempo reale, consentendo al medico di valutare il tendine anche durante i movimenti del piede.
Prenota una Visita fisiatrica
Cerca la prestazione medica di cui hai bisogno.
AutoreElty
Specializzati in tematiche di salute e benessere, ci impegniamo a fornirvi informazioni precise, aggiornate e facilmente accessibili per aiutarvi a vivere una vita più sana.
Chi siamo?
Elty è composto da un team di esperti in salute pubblica, nutrizionisti, medici e giornalisti scientifici. Uniamo le nostre diverse competenze per portarvi articoli che coprono un'ampia gamma di argomenti, dalla nutrizione alla salute mentale, dalla prevenzione delle malattie agli ultimi ritrovati della medicina.
La nostra missione
La nostra missione è chiarire il complesso mondo della salute e del benessere, rendendolo accessibile a tutti. Crediamo fermamente che un pubblico informato sia un pubblico più sano, e ci impegniamo a mantenervi aggiornati con contenuti affidabili e ben ricercati.
Articoli correlati
Scopri altri articoli per prenderti cura della tua salute...