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Caviglie gonfie e pesanti: quali analisi del sangue possono essere utili

~March 05, 2025
8 minuti
caviglie gonfie e pesanti

Le caviglie gonfie e pesanti sono un sintomo comune che può indicare una vasta gamma di condizioni, da problemi circolatori a patologie sistemiche più complesse. Per identificare le cause sottostanti e pianificare un trattamento adeguato, le analisi del sangue rappresentano uno strumento diagnostico fondamentale. Questi test consentono di valutare la funzionalità di organi chiave, come cuore, reni e fegato, oltre a fornire indicazioni sullo stato del sistema circolatorio e linfatico.

I sintomi associati alle caviglie gonfie

Le caviglie gonfie sono un sintomo comune che può interessare persone di tutte le età, ma si riscontra con maggiore frequenza negli anziani. Il fenomeno, spesso percepito come un semplice fastidio, può essere il segnale di problematiche sottostanti, che spaziano da condizioni transitorie a patologie più serie. 

Uno dei quadri più comuni è rappresentato dal gonfiore delle caviglie che si manifesta soprattutto la sera e tende a ridursi durante la notte. Avere le caviglie gonfie la sera e sgonfie la mattina è spesso associato alla ritenzione idrica e alla stasi venosa, particolarmente evidente in chi trascorre molte ore in piedi o seduto. La gravità favorisce l’accumulo di liquidi nelle estremità inferiori, causando edema.

Nei casi lievi, il gonfiore serale è generalmente benigno e può essere alleviato sollevando le gambe o utilizzando calze a compressione graduata. Tuttavia, se il sintomo persiste o peggiora, potrebbe indicare condizioni come l’insufficienza venosa cronica, in cui le valvole delle vene non funzionano correttamente, ostacolando il ritorno del sangue verso il cuore. Altre cause includono problemi cardiaci, epatici o renali, che compromettono l’equilibrio dei fluidi nel corpo.

I sintomi delle caviglie gonfie possono presentarsi in maniera indiscriminata su una o sull’altra caviglia. Il gonfiore unilaterale, che interessa solo la caviglia e il piede sinistro, è spesso indicativo di una causa locale o asimmetrica, idem quando si parla di caviglia del piede destro gonfio. 

Le caviglie gonfie negli anziani sono un problema molto diffuso e può essere legato a diversi fattori che possono variare da una leggera insufficienza cardiaca, ridotta capacità del cuore di pompare il sangue può causare accumulo di liquidi, che si manifesta con gonfiore alle caviglie e, nei casi più gravi, con edema generalizzato. Nei pazienti con problemi renali, l’organismo trattiene sodio e acqua, causando edema.

Con l’età, le vene perdono elasticità e le valvole possono diventare meno efficaci, portando alla stasi venosa cronica che è una delle cause più diffuse di caviglie gonfie negli anziani. 

Il trattamento del gonfiore nelle persone anziane deve sempre essere personalizzato, tenendo conto delle condizioni generali di salute e delle eventuali patologie croniche.

È opportuno sottolineare che è possibile anche trovarsi in una situazione in cui la caviglia è gonfia ma senza dolore. In questo caso il gonfiore è da attribuire non solo (o non tanto) ad un trauma, ma a problemi di tipo circolatorio come una significativa ritenzione idrica, un linfedema oppure effetti collaterali dei farmaci. 

In altri casi, quando invece la caviglia gonfia è accompagnata da dolore, è possibile che ci siano dei “liquidi alla caviglia” ossia un accumulo di fluidi nei tessuti molli, noto come edema. Questo fenomeno può essere localizzato o sistemico e rappresenta il risultato di uno squilibrio tra la pressione dei liquidi all’interno dei vasi sanguigni e quella nei tessuti circostanti. Il trattamento dell’edema alle caviglie dipende dalla causa sottostante. In casi lievi, possono essere sufficienti cambiamenti nello stile di vita, come aumentare l’attività fisica, mantenere le gambe sollevate e indossare calze compressive. Nei casi più gravi, è necessario intervenire con terapie specifiche per la patologia primaria.s

Caviglie gonfie, le cause

La distinzione tra gonfiore unilaterale e bilaterale è cruciale per identificare la causa:

  • unilaterale, spesso legato a cause locali, come traumi, TVP o infezioni; 

  • bilaterale, generalmente associato a condizioni sistemiche, come insufficienza cardiaca, renale o epatica.

Le caviglie gonfie possono spesso essere attribuite a cause transitorie o non patologiche, tra cui:

  • ritenzione idrica, legata a un accumulo temporaneo di liquidi nei tessuti. Può essere influenzata da cambiamenti ormonali, dieta ricca di sodio, o prolungata inattività fisica; 

  • tendinite alla caviglia, soprattutto se causata da un trauma locale; 

  • stasi venosa, prolungate posizioni erette o sedute possono impedire il normale flusso sanguigno, causando l'accumulo di sangue nelle vene delle gambe e il conseguente gonfiore; 

  • gravidanza, l'aumento del volume sanguigno e la compressione delle vene pelviche da parte dell'utero possono contribuire all'edema degli arti inferiori.

In questi casi, il gonfiore tende a risolversi spontaneamente con il riposo, l'elevazione delle gambe o modifiche nello stile di vita.


Tuttavia, quando il gonfiore è persistente, doloroso o associato ad altri sintomi, potrebbe indicare una condizione medica sottostante. Tra le principali cause patologiche troviamo l’insufficienza venosa cronica, una delle cause più comuni di gonfiore alle caviglie. Questa condizione si verifica quando le valvole delle vene delle gambe non funzionano correttamente, causando un ristagno di sangue. I sintomi tipici includono:

  • gonfiore che peggiora alla sera; 

  • pesantezza e dolore alle gambe; 

  • vene varicose visibili.

Il trattamento può includere calze a compressione graduata, esercizio fisico e, in casi più gravi, procedure mediche per migliorare il flusso venoso.

Una seconda causa grave e patologica delle caviglie gonfie è la trombosi venosa profonda (TVP), una condizione grave caratterizzata dalla formazione di un coagulo di sangue in una vena profonda, spesso nelle gambe. I sintomi includono gonfiore unilaterale, dolore, arrossamento e sensazione di calore. Questa condizione richiede un trattamento immediato per prevenire complicazioni come l'embolia polmonare.


Lo scompenso cardiaco è una causa sistemica di gonfiore alle caviglie, spesso bilaterale. Il cuore indebolito non riesce a pompare efficacemente il sangue, causando un accumulo di liquidi nei tessuti periferici. Segnali associati possono includere:


Quando i reni non funzionano correttamente, il corpo trattiene sodio e acqua, causando edema, spesso evidente alle caviglie. Nei pazienti con insufficienza renale cronica, il gonfiore può essere accompagnato da ipertensione, proteinuria e riduzione della produzione di urina.

Le malattie epatiche, come la cirrosi, possono causare gonfiore alle caviglie a causa di una ridotta sintesi di proteine (in particolare albumina) e dell'aumento della pressione nel sistema venoso portale. Segni associati possono includere ascite, ittero e stanchezza.

Oltre alle cause scatenanti, bisogna tenere presenti anche diversi fattori di rischio che possono che aumentare il rischio di sviluppare gonfiore alle caviglie:

  • età avanzata, con l’invecchiamento, la circolazione sanguigna tende a peggiorare e le vene possono diventare meno efficienti; 

  • obesità, il peso eccessivo aumenta la pressione sulle vene delle gambe; 

  • stile di vita sedentario, la mancanza di movimento riduce la capacità del sangue di tornare al cuore; 

  • gravidanza, l'aumento del volume sanguigno e i cambiamenti ormonali contribuiscono alla ritenzione di liquidi; 

  • farmaci, come corticosteroidi, calcio-antagonisti e antinfiammatori non steroidei (FANS), possono causare edema.

Esami da fare per le caviglie gonfie

La valutazione delle caviglie gonfie richiede un approccio multidisciplinare, considerando sia le condizioni locali che i fattori sistemici. Gli esami più comuni includono gli esami del sangue sono fondamentali per individuare disfunzioni sistemiche che potrebbero causare il gonfiore:

  • emocromo completo, per rilevare anemia, infezioni o alterazioni delle piastrine; 

  • funzionalità renale, misurare i livelli di creatinina e azotemia può aiutare a identificare insufficienza renale; 

  • funzionalità epatica, valutare i livelli di transaminasi, bilirubina e albumina per escludere problemi epatici come la cirrosi; 

  • marcatori cardiaci, come BNP (peptide natriuretico di tipo B), utile per diagnosticare insufficienza cardiaca; 

  • test della coagulazione

L'ecografia doppler è uno strumento indispensabile per valutare il flusso sanguigno nelle vene e arterie delle gambe. Può identificare:

  • trombosi venosa profonda (TVP), presenza di coaguli che ostacolano la circolazione; 

  • insufficienza venosa cronica, funzionamento anomalo delle valvole venose; 

  • problemi arteriosi, ridotto afflusso di sangue alle estremità.

In caso di sospetti traumi o condizioni ortopediche, una radiografia o una RM possono individuare:

  • fratture ossee o lesioni articolari; 

  • infiammazioni tendinee o muscolari; 

  • patologie articolari, come l’artrite.

Se si sospetta una causa cardiaca, il medico può richiedere:

  • elettrocardiogramma (ECG), per valutare il ritmo cardiaco e rilevare eventuali anomalie; 

  • ecocardiogramma, per esaminare la funzione del cuore e la presenza di insufficienza cardiaca; 

  • holter cardiaco, un monitoraggio prolungato per rilevare aritmie.

Un test delle urine può evidenziare la presenza di proteinuria (proteine nelle urine), indicativa di problemi renali o sindrome nefrosica.

Per escludere patologie epatiche o addominali che possono contribuire alla ritenzione di liquidi, come tumori o ostruzioni.

Caviglie gonfie rimedi

Una volta identificata la causa del gonfiore alle caviglie, è possibile intervenire con rimedi specifici e trattamenti mirati. Il primo punto riguarda sicuramente un miglioramento dello stile di vita: 

  • tenere le gambe sollevate sopra il livello del cuore per favorire il ritorno venoso; 

  • attività leggere, come camminare o nuotare, migliorano la circolazione; 

  • bere acqua a sufficienza per prevenire la ritenzione idrica; limitare l’assunzione di sodio nella dieta per evitare l’accumulo di liquidi.

Le calze compressive migliorano il flusso sanguigno nelle gambe, riducendo la stasi venosa e il gonfiore. Sono particolarmente utili per chi soffre di insufficienza venosa cronica o trascorre molte ore in piedi.

Laddove necessario, in base alla causa del gonfiore, il medico può prescrivere:

  • farmaci diuretici, utili per eliminare i liquidi in eccesso nei casi di insufficienza cardiaca o renale; 

  • anticoagulanti, per prevenire o trattare la TVP; 

  • farmaci antinfiammatori, per ridurre l’edema associato a traumi o infiammazioni.


Da non sottovalutare anche l’apporto di alcuni rimedi naturali, che accanto agli accorgimenti sopra citati, possono contribuire a velocizzare il processo di guarigione: 

  • infusi drenanti, a base di piante come tarassaco o betulla, utili per favorire l’eliminazione dei liquidi; 

  • impacchi freddi, applicare del ghiaccio avvolto in un panno per ridurre il gonfiore e il dolore; 

  • massaggi linfodrenanti, favoriscono il drenaggio dei liquidi in eccesso, particolarmente utili in caso di linfedema.


Quando invece il gonfiore alle caviglie è dovuto ad una condizione traumatica è necessario prima di tutto sottoporsi ad un percorso di fisioterapia o esercizi mirati per migliorare la funzione muscolare e la circolazione, mentre nei casi più gravi, come vene varicose avanzate, possono essere necessarie procedure invasive come la scleroterapia o l’ablazione endovenosa.

FAQ

Caviglia gonfia cosa fare

In caso di caviglia gonfia, è consigliabile sollevare la gamba sopra il livello del cuore per favorire il ritorno venoso, applicare ghiaccio per ridurre il gonfiore e limitare l’attività fisica che potrebbe aggravare la situazione. Se il gonfiore persiste o è accompagnato da dolore, calore o arrossamento, consultare un medico per una diagnosi approfondita.

Caviglia gonfia la sera, perché?

Il gonfiore serale della caviglia può essere dovuto alla stasi venosa, causata da una prolungata posizione eretta o seduta durante la giornata. La gravità rallenta il ritorno del sangue al cuore, favorendo l’accumulo di liquidi nei tessuti. Questo sintomo è spesso associato a insufficienza venosa cronica o ritenzione idrica e tende a migliorare con il riposo notturno.

Caviglie gonfie quando preoccuparsi

È importante rivolgersi al medico se il gonfiore alle caviglie è persistente, unilaterale, accompagnato da dolore intenso, calore, arrossamento o difficoltà respiratorie. Questi sintomi possono indicare condizioni gravi come trombosi venosa profonda, insufficienza cardiaca o patologie renali, richiedendo un intervento tempestivo.

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