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Cambio dell’ora: effetti sulla salute e rimedi per stanchezza e insonnia tra ora legale e ora solare

~October 09, 2025
10 minuti
cambio dell'ora

Il cambio dell’ora torna puntuale due volte l’anno e ogni volta scatena le stesse domande: cos’è l’ora legale, perché si adotta l’ora legale, quando si cambia l’ora legale, e soprattutto come il cambiamento incide sulla salute? 

In Italia lo spostamento dell’ora legale anticipa di un’ora le lancette a marzo, mentre il ripristino ora solare le riporta indietro a fine ottobre. Questo cambio dell’ora modifica luce, orari e routine, con effetti che non vanno sottovalutati: sonno più corto, stanchezza, calo di concentrazione, sbalzi d’umore, piccoli rischi cardiovascolari e più incidenti stradali. In questa guida spieghiamo orario legale e solare, calendario aggiornato 2025–2026 e cosa fare prima e dopo il cambio orario legale o il cambio orario solare. Vedremo anche se con l’ora legale si dorme di più o di meno e come adattare bambini e adulti, con consigli pratici e quando rivolgersi agli specialisti del sonno. Obiettivo: stare bene mentre cambiamo l’ora, insieme.

Cos’è l’ora legale (e perché esiste): orario legale e solare spiegati bene

Capire cos’è l’ora legale è il primo passo per gestire senza stress il cambio dell’ora. Con l’orario legale spostiamo in avanti di 60 minuti l’orologio rispetto all’ora “naturale” del fuso (l’ora solare) per sfruttare meglio la luce serale nei mesi primaverili ed estivi. Il cambiamento ora solare avviene in autunno: si torna al tempo più allineato al ciclo luce-buio, con albe più luminose e tramonti più anticipati. Storicamente introdotta per risparmiare energia e favorire attività serali, l’ora legale è ancora dibattuta: molti si chiedono “perché l’ora legale?” e se i benefici energetici e sociali bilancino gli eventuali effetti sulla salute.

Cambio dell’ora: cosa succede al sonno

Nella pratica, il cambio orario all’ora legale di marzo toglie un’ora di sonno la notte del passaggio; il ripristino dell’ora solare di ottobre, al contrario, “regala” un’ora in più, pur con conseguenze su ritmi e umore. 

È importante distinguere tra orario legale e solare perché la fisiologia si sincronizza soprattutto con la luce del mattino: l’anticipo di luce serale durante l’orario legale può ritardare l’addormentamento, mentre l’ora solare tende a facilitarlo. Il cambio dell’ora non è solo questione di lancette ma di ritmi circadiani: piccoli spostamenti dell’orologio sociale che richiedono alcuni giorni di adattamento. 

In primavera, con lo spostamento ora legale, si dorme generalmente di meno nella prima settimana; in autunno, col cambio dell’ora solare, si può dormire di più la prima notte, ma l’anticipo del buio può ridurre l’energia serale.

Quando si cambia l’ora: date e orari in Italia (2025–2026)

In Italia, l’orario legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. Ecco le date ufficiali:

Nel 2025:

  • Inizio ora legale/ fine ora solare: domenica 30 marzo 2025, alle 02:00 si spostano le lancette in avanti alle 03:00 (si “salta” un’ora).

  • Fine ora legale/ inizio ora solare: domenica 26 ottobre 2025, alle 03:00 si spostano le lancette indietro alle 02:00 (si guadagna un’ora).

Nel 2026:

  • Inizio ora legale / fine orario solare: domenica 29 marzo 2026, alle 02:00 → 03:00.

  • Fine ora legale / cambio orario solare: domenica 25 ottobre 2026, alle 03:00 → 02:00.

Finché l’Unione Europea non adotterà decisioni diverse, il sistema attuale resta in vigore: è stata discussa l’abolizione dei doppi cambi, ma fino a decisione finale le lancette si spostano ancora due volte l’anno

Se ti chiedi quando si cambia l’ora legale, la risposta resta: ultima domenica di ottobre per il ritorno all’ora solare, ultima domenica di marzo per l’avvio dell’ora legale.

Nota: su molte pagine ufficiali (e sui calendari online) troverai già indicate le date di “cambio orario legale” 2025–2026. Se utilizzi smartphone e PC moderni, il passaggio è automatico; orologi analogici, forni, cruscotti e alcuni dispositivi IoT possono invece richiedere l’aggiornamento manuale.

Effetti del cambio dell’ora su sonno, umore, concentrazione e sicurezza

Il cambio dell’ora è un micro-jet lag sociale: lo spostamento improvviso dell’orario di sonno-veglia altera la pressione del sonno e la sincronizzazione con la luce del mattino. Gli effetti del cambio dell’ora (o effetti cambio ora) sono più marcati in primavera, quando l’ora legale ci toglie 60 minuti la prima notte. 

Studi su grandi popolazioni mostrano in quella settimana: meno sonno, maggiore stanchezza e calo dell’attenzione, con riflessi su sicurezza stradale e lavoro. È frequente percepire insonnia di addormentamento, risvegli precoci poco ristorativi, irritabilità e sbilanciamento dell’umore. In autunno, il cambio dell’ora solare (il cambiamento ora solare di fine ottobre) può dare un beneficio immediato sul sonno (un’ora in più), ma si accompagna a serate più buie, che in soggetti predisposti favoriscono calo motivazionale o peggioramento stagionale dell’umore

Questi effetti del cambio orario sono generalmente transitori (3–7 giorni), ma in alcune persone (cronotipo serotino, lavoratori a turni, chi ha disturbi del sonno o ansia) possono durare di più. 

Sicurezza e sonno: cosa dicono gli studi

In termini di sicurezza, diversi lavori hanno segnalato più incidenti stradali nella settimana successiva al passaggio di marzo, quando si dorme meno e la luce mattutina ritarda: nell’analisi cronobiologica pubblicata su Current Biology è stato documentato un incremento dei sinistri dopo lo “spring forward”, legato anche alle condizioni di luce dell’ora di punta.

Per il sonno, una rassegna e studi su coorti digitali mostrano che il passaggio primaverile riduce il tempo di sonno e la sensazione di riposo per diversi giorni: una ricerca ha rilevato in media circa 40 minuti in meno il lunedì successivo; altre osservazioni confermano ridotta “restedness” fino a una settimana. Questi dati aiutano a rispondere alla domanda “cambio ora dormiamo di più o di meno?”: a marzo si dorme di meno (almeno nei primi giorni), a ottobre si dorme di più la prima notte, ma poi conta soprattutto la regolarità.

Il cambio dell’ora fa male? Cosa dicono le evidenze

La domanda “il cambio dell’ora fa male?” merita una risposta equilibrata. L’American Academy of Sleep Medicine raccomanda da anni di eliminare i doppi cambi e preferire l’ora standard tutto l’anno, perché l’anticipo serale di luce durante l’ora legale può cronico-ritardare il sonno e disallineare ritmi, metabolismo e umore. Sul piano della sicurezza pubblica, la stessa posizione sottolinea il rischio nel breve periodo dopo lo spostamento primaverile.

Influenza del cambio dell’ora sui problemi cardiovascolari

Sul versante cardiovascolare, alcuni dati storici hanno osservato un +24% di ricoveri per infarto il lunedì successivo allo spostamento ora legale di marzo. Tuttavia, analisi più recenti e più ampie non sempre confermano un aumento significativo di infarti nelle settimane intorno ai passaggi: l’evidenza è mista, e probabilmente la vulnerabilità individuale (sonno irregolare, turni, cronotipo, comorbilità) conta più del singolo evento di calendario. In pratica: i rischi assoluti sono bassi per la maggioranza, ma ridurre la privazione di sonno nel periodo del cambio orario legale è una buona idea per tutti, specie se si hanno fattori di rischio.

Effetti del cambio dell’ora sull’umore

Lato umore, il buio anticipato dopo il ripristino ora solare può accentuare la vulnerabilità stagionale (tristezza, calo di energia, craving di carboidrati) in soggetti predisposti; la regola più importante resta stare alla luce naturale del mattino e mantenere orari regolari di sonno e pasti. Infine, per chi si chiede quali siano gli effetti collaterali cambio ora: i sintomi più comuni sono sonnolenza diurna, fatica, difficoltà di concentrazione, irritabilità e transitoria insonnia; raramente si osservano peggioramenti di disturbi preesistenti (emicrania, ansia, aritmie) nei giorni successivi.

Bambini, anziani, turnisti e chi ha disturbi del sonno: chi è più sensibile al cambio dell’ora

Gli effetti del cambio dell’ora non colpiscono tutti allo stesso modo. Nei bambini, soprattutto sotto i 6–7 anni, il sonno è fortemente ancorato a routine e orari costanti: il passaggio di marzo può significare addormentamento più tardivo e risvegli difficili per alcuni giorni. Se ti stai chiedendo quali siano gli effetti cambio ora sui bambini, immagina un mini-jet lag di un’ora. La strategia migliore è spostare gradualmente la routine serale 10–15 minuti al giorno nella settimana precedente e, soprattutto, esporre i piccoli alla luce del mattino (alla finestra o all’aperto), vero “metronomo” che aiuta ad allineare l’orologio biologico. Negli adolescenti (cronotipo più serale) l’ora legale può accentuare il ritardo di fase: includi attività fisica al mattino del weekend del passaggio, limita schermi luminosi la sera e mantieni rigidi gli orari scolastici nei primi giorni.

Conseguenze del cambio orario su anziani e lavoratori

Negli anziani e nelle persone con patologie cardiache o metaboliche, la stabilità dei ritmi è fondamentale: anche piccole variazioni di sonno, farmaci e pasti possono farsi sentire. Lavoratori a turni e chi soffre di insonnia o apnee del sonno sono categorie che possono avvertire con più intensità stanchezza, mal di testa e disorientamento nei giorni post-cambio. Per tutti, i consigli chiave sono routine, luce del mattino, riposo adeguato e cautela alla guida la settimana successiva.

Se ti stai chiedendo se col cambio ora si dorme di più o di meno?: a marzo si tende a dormire di meno (prima notte e giorni seguenti), a ottobre di più la notte del passaggio, ma la qualità dipende dalla regolarità degli orari. Se invece non sai come affrontare insonnia e stanchezza da cambio ora: prepara il terreno con buone abitudini (vedi capitolo pratico) e valuta un confronto con uno specialista del sonno se i disturbi persistono oltre 2–3 settimane.

Guida pratica: come prepararsi 7 giorni prima (e cosa fare dopo) al cambio dell’ora

Il modo migliore per limitare gli effetti del cambio dell’ora è trattarlo come faresti con un volo breve: preparazione graduale, luce del mattino e serate più “soft”. Vale sia per il cambio l’ora legale di marzo sia per il cambio dell’ora solare di ottobre. Inizia 7 giorni prima il micro-allineamento, soprattutto se devi affrontare impegni importanti o guida nelle prime ore del mattino.

  • D7–D5: sposta coricamento e risveglio di 10–15 minuti (più presto a marzo, più tardi a ottobre). Anticipa/posticipa anche pasti e farmaci a orari fissi.

  • D4–D2: aumenta l’esposizione alla luce naturale entro 30–60 minuti dal risveglio; fai attività fisica leggera nelle ore diurne.

  • D1: riduci schermi/LED nelle 2 ore serali; prepara la camera (buia, fresca, silenziosa).

  • Notte del cambio: imposta prima gli orologi “manuali” (forno, auto). A marzo non recuperare dormendo troppo al mattino seguente; a ottobre non allungare eccessivamente la siesta.

  • Settimana dopo: caffeina con giudizio (non oltre 6–8 ore prima di dormire), pasti regolari, guida prudente al mattino.

Queste regole valgono sia per cambio orario legale sia per cambio ora solare e aiutano chiunque a cambiare l’ora con meno attriti. 

Se lavori a turni, prova a “spezzare” il ritorno al ritmo naturale con pisolini brevi (20–30 minuti) lontani dalla sera. Per i bambini, porta fuori la famiglia la mattina del passaggio: luce, movimento e colazione regolare sono alleati del loro orologio. Se ti accorgi che il cambio orario solare ti appesantisce l’umore, programma uscite alla luce e attività piacevoli nelle prime ore del pomeriggio.

Quando rivolgersi allo specialista (e quali prestazioni prenotare su Elty)

Se dopo il cambio dell’ora compaiono insonnia, sonno non ristoratore, sonnolenza diurna che intralcia guida o lavoro, calo dell’umore persistente o palpitazioni e dolore toracico, è prudente un confronto con professionisti. Su Elty puoi prenotare:

  • Polisonnografia:  (valuta insonnia, ritmi irregolari, russamento/apnee; utile se “cambio ora e insonnia” è un tuo pattern ricorrente).

  • Visita Cardiologica (ECG/ecocardiogramma) se hai storia personale/familiare di cardiopatie e il cambio ora effetti collaterali include sintomi cardiaci, specie nel passaggio di marzo.

  • Consulenza Psicologica per gestire ansia/stress legati ai cambi stagionali o al lavoro a turni.

  • Pediatra per cambio ora bambini con insonnia, risvegli difficili o calo del rendimento scolastico.

Un intervento precoce e personalizzato (educazione al sonno, igiene del sonno, cronoterapia, terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia, gestione dei farmaci) riduce i disagi del cambio orario e migliora la sicurezza quotidiana.

FAQ

Farmaci e cambio dell’ora: devo modificare gli orari delle terapie?

Per terapie a orario fisso (es. contraccettivi, alcuni antipertensivi, insulina a lunga durata) puoi spostare la dose gradualmente di 10–15 minuti al giorno per 3–4 giorni attorno al passaggio, finché torni al tuo orario “sociale”. Per farmaci time-critical chiedi al medico: in generale, la consistenza conta più del minuto esatto, ma la strategia va personalizzata.

Jet lag + cambio dell’ora: gli effetti si sommano?

Sì. Se rientri da un volo nei 7 giorni attorno al passaggio, l’accumulo di debito di sonno e disallineamento luce-buio può amplificare stanchezza e insonnia. Aumenta la luce del mattino, mantieni pasti regolari e rimanda compiti ad alto rischio (guida prolungata) nelle 24–48 ore successive.

Dispositivi elettronici: cosa cambia tra automatico e manuale?

Smartphone, PC e molti dispositivi IoT aggiornano l’ora automaticamente; forni, orologi analogici, alcune auto e device datati richiedono l’aggiornamento manuale. Verifica il fuso (Europa/Roma) e l’opzione “ora legale automatica” nel menu impostazioni per evitare discrepanze (utile se devi timbrare o prendere treni).

“Il cambio dell’ora fa male” a tutti?

No. Per la maggioranza gli effetti sono brevi e lievi, ma chi ha ritmi irregolari o comorbilità può percepire maggiori disagi. Le evidenze su rischi cardiovascolari acuti sono contrastanti: esistono studi con aumento nei giorni post-marzo e altri che non rilevano differenze significative. In ogni caso, puntare su sonno regolare, luce mattutina e prudenza alla guida resta la scelta più sicura.


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