Bonus Caregiver 2025: guida completa per chi assiste un familiare

- Un aiuto concreto per chi si prende cura di un familiare: cos’è il Bonus Caregiver 2025
- Chi ha diritto al bonus caregiver 2025
- Cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104 nel 2025
- Come si fa a dimostrare di essere caregiver
- Cosa cambia per i caregiver nel 2025
- Cosa spetta a chi assiste un familiare
- Come richiedere il bonus caregiver all’INPS
- Quando scade la domanda per il bonus caregiver
- FAQ
Prendersi cura di un familiare malato, disabile o non autosufficiente è un gesto nobile, ma spesso implica grandi sacrifici, sia emotivi che economici. Per sostenere chi si dedica a questo compito fondamentale, lo Stato italiano ha introdotto il bonus caregiver 2025, un importante supporto economico e sociale. Questo strumento rappresenta un passo avanti nel riconoscere il valore del lavoro di cura non retribuito, offrendo risorse concrete e diritti a chi assiste quotidianamente persone in condizioni di fragilità. Ma cosa prevede esattamente questo bonus? Chi può richiederlo? E come si collega all’Assegno di Inclusione? In questo articolo spiegheremo in modo chiaro e approfondito tutto ciò che bisogna sapere sul bonus caregiver 2025: dai requisiti ai beneficiari, fino alle modalità per farne richiesta e alle novità introdotte per il prossimo anno. Una guida pratica, con le novità ultimissime caregiver, pensata per chi si prende cura degli altri, ma ha bisogno, a sua volta, di essere supportato.
Un aiuto concreto per chi si prende cura di un familiare: cos’è il Bonus Caregiver 2025
Il Bonus Caregiver 2025 è un contributo economico rivolto a chi presta assistenza continuativa e gratuita a familiari con disabilità grave o non autosufficienti. Si tratta di un sostegno pensato per alleggerire il carico economico e psicologico dei caregiver familiari, spesso impegnati a tempo pieno in un’attività complessa e priva di tutele formali. Questo bonus, previsto tra i vari bonus per il 2025, è regolato da misure regionali, integrate a livello nazionale con altri strumenti come l’Assegno di Inclusione e l’assegno di cura, due interventi che offrono supporto a chi vive situazioni di fragilità.
L’obiettivo principale è fornire un aiuto economico stabile e strutturato a chi assiste persone con gravi limitazioni nell’autonomia. Nel 2025, questa misura è stata ampliata e rifinanziata, con una maggiore attenzione ai bisogni dei caregiver e una volontà politica chiara di valorizzare il loro ruolo sociale. Inoltre, il bonus può essere cumulabile con altri incentivi locali o agevolazioni legate alla Legge 104, ampliando di fatto il ventaglio di benefici disponibili per queste famiglie. A tal proposito, è utile conoscere cosa non si paga con la Legge 104 e cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104, due aspetti centrali per orientarsi nel panorama delle agevolazioni.
Chi ha diritto al bonus caregiver 2025
Per accedere al Bonus Caregiver 2025 è necessario rispondere a specifici requisiti, sia da parte della persona che assiste, sia da parte del familiare assistito. Innanzitutto, il caregiver deve essere un familiare convivente, oppure una persona che si occupa in modo continuativo, gratuito e quotidiano dell’assistenza a un soggetto disabile. Il familiare assistito, per rientrare nei criteri, deve essere in possesso di un verbale che attesti una disabilità grave ai sensi della Legge 104, articolo 3 comma 3, oppure risultare non autosufficiente secondo altri parametri regionali.
Un aspetto chiave per accedere al bonus è il possesso di un ISEE sociosanitario compatibile con i limiti previsti, spesso sotto i 25.000 euro. Alcune Regioni permettono anche ai caregiver non familiari, come le badanti, di presentare domanda, purché il loro impegno sia dimostrabile.
Inoltre, tra i caregiver familiari aventi diritto rientrano anche coloro che si prendono cura di minori con disabilità, per i quali sono previste misure integrative come il bonus figli disabili.
Cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104 nel 2025
Nel 2025, cosa spetta a chi assiste un familiare con la 104 è una delle domande più frequenti. A chi si prende cura di un parente con disabilità grave riconosciuta ai sensi della Legge 104/1992, spettano alcuni benefici, sia economici che normativi, pensati per alleggerire il carico assistenziale e tutelare il diritto alla salute e alla dignità della persona fragile. Tra i principali aiuti:
Il bonus caregiver, che può arrivare fino a 500 euro al mese;
L’esonero dagli obblighi di attivazione lavorativa se si beneficia dell’Assegno di Inclusione, per chi ha nel proprio nucleo un soggetto con disabilità;
Accesso ad agevolazioni previste dalla Legge 104, come permessi retribuiti, congedi, detrazioni fiscali e riduzioni su spese sanitarie e assistenziali.
Nel 2025, l’Assegno di Inclusione per i nuclei familiari con beneficiari della 104 sarà ancora più vantaggioso: potrà essere aumentato fino al 40% grazie alla maggiorazione automatica del coefficiente di 0,40 nella scala di equivalenza. Questo incremento, combinato con l’innalzamento della soglia ISEE a 10.140 euro, rende la misura più inclusiva e accessibile a un numero maggiore di famiglie. Un punto spesso richiesto riguarda cosa si può comprare con l’Assegno di Inclusione: sono ammesse spese per assistenza domiciliare, ausili sanitari, dispositivi medici, supporti per la mobilità, spese per il benessere quotidiano e parte dei costi sanitari non coperti dal Servizio Sanitario Nazionale.
Inoltre, è importante sapere cosa non si paga con la Legge 104, tra cui il bollo auto, il canone RAI e alcune tasse scolastiche, a patto che il caregiver o la persona assistita rientrino nei parametri previsti dalla normativa.
Accanto a queste misure, il 2025 conferma due importanti strumenti previdenziali. Il primo è legato al decreto Opzione Donna, che consente alle donne lavoratrici caregiver di accedere alla pensione anticipata, riconoscendo il valore sociale del loro impegno familiare. Il secondo è l’APE Sociale, una misura confermata anche per il 2025, che prevede un’indennità fino a 1.500 euro mensili per chi assiste familiari con handicap grave, con almeno 63 anni e 5 mesi di età e un reddito annuo non superiore a 5.000 euro. L’APE è accessibile anche a disoccupati e invalidi civili, offrendo una rete di tutela per chi si trova in condizioni di fragilità economica e sociale.
Tutte queste misure contribuiscono a rendere più sostenibile il ruolo del caregiver, valorizzandone l’enorme contributo nella cura dei più deboli e riconoscendo il suo posto centrale nel sistema di welfare.
Come si fa a dimostrare di essere caregiver
Il caregiver è colui che si prende cura di un parente con grave disabilità. Per dimostrare questo ruolo è necessario:
Richiedere per il proprio assistito/familiare il riconoscimento della Legge 104 (per chi non l’ha ancora fatto, si consiglia di avviare la procedura per richiedere la 104 presso l’INPS e l’ASL di competenza);
Presentare una dichiarazione sostitutiva di atto notorio che attesti l’attività di cura;
Fornire documentazione ISEE e sanitaria della persona assistita;
Essere residenti in Italia;
Avere una presa in carico da parte dei servizi sociali.
Inoltre, il caregiver può essere formalmente riconosciuto anche attraverso il modulo domanda caregiver 2024, da aggiornare nel 2025, che attesta la condizione assistenziale e viene utilizzato per accedere ai benefici.
Cosa cambia per i caregiver nel 2025
Il caregiver 2025 gode di nuove tutele e opportunità rispetto al caregiver 2024. Le principali novità includono:
Integrazione automatica con l’Assegno di Inclusione;
Percorsi personalizzati di sostegno e sollievo;
Estensione dei servizi domiciliari attraverso l’assegno di cura, destinato a supportare economicamente le famiglie nella gestione di badanti, spese mediche e terapie.
Il bonus per il 2025 rappresenta un ulteriore passo verso un riconoscimento pieno del ruolo dei caregiver nella società.
Cosa spetta a chi assiste un familiare
In generale, cosa spetta a chi assiste un familiare comprende:
Il bonus INPS per chi assiste un familiare con disabilità riconosciuta;
La possibilità di utilizzare l’assegno di cura per pagare assistenza domiciliare, ausili sanitari e servizi;
Il diritto all’inclusione in percorsi sociali e formativi volti a migliorare la qualità di vita;
Permessi lavorativi retribuiti, congedi straordinari e supporti psicologici e sociali.
Queste tutele sono valide sia per chi vive con la persona assistita sia per i caregiver familiari che si occupano di parenti anziani o disabili da remoto, a patto che siano regolarmente presi in carico.
Come richiedere il bonus caregiver all’INPS
La domanda caregiver va presentata online sul sito dell’INPS oppure tramite CAF o patronato, utilizzando il modulo domanda caregiver 2024, aggiornato per il 2025 e corredato dalla documentazione richiesta. Per sapere con precisione come fare domanda per il caregiver familiare, è possibile rivolgersi direttamente all’INPS o consultare le istruzioni disponibili sul portale ufficiale.
Come per gli anni precedenti, anche nel 2025 è possibile richiedere il bonus caregiver in modalità telematica, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS alla sezione dedicata chiamata Home Care Premium (HCP). Una volta effettuato l’accesso, bisogna seguire questi passaggi:
Iscrivere il soggetto beneficiario e accedere ai servizi di Welfare del portale;
Compilare il modulo domanda caregiver 2025, disponibile alla pagina “Assistenza domiciliare HCP - Gestione Dipendenti Pubblici (Cittadino)”;
Inserire tutte le informazioni richieste, tra cui il grado di disabilità del familiare e le esigenze assistenziali che giustificano il ruolo di caregiver.
In alternativa, chi ha difficoltà con la procedura online può chiamare il Contact Center INPS o rivolgersi a un patronato, che potrà fornire assistenza gratuita nella compilazione e nell’invio della domanda.
Quando scade la domanda per il bonus caregiver
Non c’è ancora una data definitiva per la domanda caregiver 2025, ma si consiglia di presentarla entro il primo trimestre dell’anno. Per chi ha già presentato la domanda caregiver 2024, è sufficiente aggiornare l’ISEE e la documentazione sanitaria. La validità è annuale, e i fondi vengono assegnati fino a esaurimento, quindi come richiederlo tempestivamente è essenziale.
Se stai usufruendo o intendi usufruire del bonus caregiver 2025, puoi migliorare ancora di più la tua organizzazione quotidiana: con l’app Elty, grazie alla funzionalità “Caregiver” puoi prenderti cura della salute dei tuoi cari, gestire appuntamenti e monitorare il loro benessere direttamente da un unico dispositivo,anche per chi non possiede un numero di telefono proprio. Uno strumento semplice e gratuito, pensato per alleggerire il tuo impegno quotidiano.
FAQ
È possibile essere riconosciuti come caregiver senza che l’assistito abbia la 104?
No, la base per ogni richiesta è il riconoscimento della disabilità grave tramite la Legge 104. È quindi necessario richiedere la 104 prima di accedere al bonus.
Il bonus caregiver è compatibile con l’Assegno di Inclusione?
Sì. Inoltre, con l’Assegno di Inclusione si accede anche a una carta prepagata su cui viene caricato il contributo mensile. È utile sapere cosa si può comprare con l’assegno di inclusione, come spese per la salute, assistenza o bisogni quotidiani.
Il bonus caregiver è un bonus INPS?
Sì, si tratta di un bonus INPS per chi assiste un familiare, gestito in collaborazione con i Comuni e i servizi sociali, e riconosciuto sulla base della condizione di disabilità grave e dell’ISEE sociosanitario.
Qual’è la differenza tra bonus anziani e bonus caregiver?
Il bonus anziani è una misura rivolta a chi assiste persone con più di 80 anni in condizioni di fragilità, anche se non riconosciute ai sensi della Legge 104. È un contributo separato dal bonus caregiver, ma cumulabile se la persona assistita presenta più requisiti.
Tra le spese coperte dal bonus anziani e da altre misure come l’assegno di inclusione, è importante sapere cosa si può comprare con l’assegno di inclusione: beni essenziali, farmaci, ausili sanitari, servizi domiciliari, corsi di formazione e assistenza personale.
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