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Blefarite: cause, sintomi e cure per l’infiammazione delle palpebre

~October 03, 2025
8 minuti
blefarite

La blefarite è un'infiammazione delle palpebre che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Si tratta di una condizione spesso cronica e fastidiosa che può influire significativamente sulla qualità della vita, causando disagio e problemi alla vista. Comprendere questa patologia è il primo passo per gestirla efficacemente.

Il termine "blefarite" deriva dal greco "blepharon" (palpebra) e dal suffisso "ite" (infiammazione). Si manifesta tipicamente con un'infiammazione dei margini palpebrali, la zona dove crescono le ciglia. Esistono due forme principali di blefarite che possono presentarsi singolarmente o, più spesso, contemporaneamente.

La blefarite anteriore colpisce la parte esterna del bordo palpebrale, dove si trovano le ciglia. Può essere causata da batteri (principalmente Staphylococcus) o da seborrea, una condizione che provoca pelle grassa e desquamazione. Le ghiandole sebacee alla base delle ciglia producono sebo in eccesso, creando un ambiente favorevole alla proliferazione batterica.

La blefarite posteriore interessa la parte interna del margine palpebrale, dove si trovano le ghiandole di Meibomio. Queste ghiandole producono la componente oleosa del film lacrimale che impedisce l'evaporazione delle lacrime. Quando si infiammano o si ostruiscono, il loro secreto diventa denso e non fluisce correttamente, compromettendo la qualità delle lacrime.

Blefarite cronica

Molte persone sviluppano una forma cronica di blefarite, caratterizzata da episodi ricorrenti che possono durare anni. La blefarite cronica richiede una gestione a lungo termine e una cura quotidiana costante delle palpebre. 

Non si tratta di una condizione che si risolve spontaneamente e definitivamente, ma piuttosto di un problema che deve essere controllato nel tempo. I pazienti con blefarite cronica spesso sperimentano periodi di remissione alternati a riacutizzazioni, specialmente durante cambiamenti stagionali, periodi di stress o quando l'igiene palpebrale viene trascurata.

La blefarite cronica è frequentemente associata ad altre condizioni come rosacea oculare, dermatite seborroica, occhio secco e acne rosacea. Questa interconnessione rende la gestione più complessa ma sottolinea l'importanza di un approccio globale al trattamento.

Quali sono i sintomi della blefarite?

I sintomi della blefarite possono variare da lievi a gravi e tendono a essere più pronunciati al mattino al risveglio. Riconoscere questi segnali è importante per ottenere una diagnosi e un trattamento tempestivi.

Sintomi comuni:

  • sensazione di bruciore e irritazione è uno dei sintomi più frequenti. Gli occhi sembrano irritati, come se ci fosse qualcosa al loro interno, provocando un disagio costante che peggiora durante la giornata, specialmente in ambienti secchi o ventosi.

  • prurito palpebrale può essere intenso e portare le persone a strofinarsi gli occhi frequentemente, peggiorando l'infiammazione. Questo crea un circolo vizioso difficile da interrompere.

  • occhi rossi sono caratteristici della blefarite. L'arrossamento può interessare sia le palpebre che la congiuntiva, dando agli occhi un aspetto stanco e infiammato. Le palpebre gonfie risultano edematose, soprattutto al mattino, e possono apparire ispessite o rigonfie.

  • formazione di croste e squame alla base delle ciglia è un segno distintivo. Queste croste possono essere giallastre o bianche e si accumulano durante la notte, causando difficoltà nell'apertura degli occhi al risveglio. Le ciglia appiccicose sembrano incollate tra loro a causa delle secrezioni, con residui oleosi o cerosi alla loro base.

  • fotosensibilità rende gli occhi particolarmente sensibili alla luce, causando fastidio in ambienti luminosi o all'aperto. La sensazione di corpo estraneo dà la continua impressione di avere sabbia, polvere o un granello negli occhi, anche quando non c'è nulla.

  • lacrimazione eccessiva si verifica come reazione all'irritazione, con produzione abbondante di lacrime acquose che però non alleviano il disagio. Paradossalmente può coesistere la secchezza oculare: nonostante la lacrimazione, gli occhi possono sentirsi secchi perché le lacrime evaporano troppo rapidamente a causa della compromissione del film lacrimale.

Sintomi visivi:

Può manifestarsi visione offuscata temporanea, specialmente dopo aver battuto le palpebre o al risveglio. Questo accade perché il film lacrimale alterato non copre uniformemente la cornea. La difficoltà a indossare lenti a contatto è comune, con le lenti che diventano scomode o impossibili da tollerare.

Se non trattata, la blefarite può portare a perdita delle ciglia (madarosi), con ciglia che cadono più facilmente o crescono in modo irregolare. Può verificarsi crescita anomala delle ciglia (trichiasi), con ciglia che crescono verso l'interno strofinando contro l'occhio. Si possono formare orzaioli e calazi, noduli dolorosi o gonfiori sul margine palpebrale causati dall'infezione o ostruzione delle ghiandole.

Nei casi gravi e cronici può svilupparsi cheratite, un'infiammazione della cornea che può influire sulla vista. La congiuntivite cronica è un'infiammazione persistente della membrana che riveste l'interno delle palpebre.


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Chi cura la blefarite?

La blefarite viene diagnosticata e trattata principalmente dall'oculista (oftalmologo), il medico specializzato nelle patologie dell'occhio. L'oculista esamina attentamente i margini palpebrali, valuta la qualità del film lacrimale, controlla la presenza di infezioni o ostruzioni ghiandolari e prescrive il trattamento più appropriato.

Durante la visita, l'oculista utilizza una lampada a fessura, uno strumento che permette di osservare in dettaglio le strutture dell'occhio ingrandite e illuminate. Questo esame consente di identificare il tipo specifico di blefarite, valutare la gravità dell'infiammazione, individuare eventuali complicanze e monitorare l'efficacia del trattamento nel tempo.

In alcuni casi, soprattutto quando la blefarite è associata a condizioni dermatologiche, può essere necessario il coinvolgimento di un dermatologo. Questo specialista della pelle può trattare problemi come dermatite seborroica, rosacea o altre condizioni cutanee che contribuiscono alla blefarite.

L'optometrista, professionista della visione, può svolgere un ruolo importante nel riconoscimento iniziale della blefarite durante esami di routine e può fornire consigli sull'igiene palpebrale e sulla gestione dell'occhio secco associato.

Il medico di base può fare una diagnosi iniziale e prescrivere trattamenti di prima linea, indirizzando poi all'oculista per conferma diagnostica e gestione più specializzata, specialmente nei casi cronici o resistenti.

È importante non sottovalutare i sintomi e rivolgersi tempestivamente a uno specialista. L'autodiagnosi e l'automedicazione possono ritardare il trattamento appropriato e permettere lo sviluppo di complicanze. Se hai sintomi persistenti di blefarite da più di qualche giorno, hai dolore oculare significativo, noti cambiamenti nella vista o hai frequenti recidive, consulta un oculista.

Quali sono i rimedi per la blefarite?

Il trattamento della blefarite si basa su un approccio combinato che include igiene palpebrale meticolosa, terapie topiche e, quando necessario, trattamenti sistemici. La gestione richiede costanza e pazienza, specialmente nella forma cronica.

Igiene palpebrale:

L'igiene quotidiana delle palpebre è la pietra angolare del trattamento. Consiste nell'applicazione di impacchi caldi con un panno pulito imbevuto di acqua tiepida sugli occhi chiusi per 5-10 minuti, ripetuto 2-3 volte al giorno. Il calore aiuta a sciogliere le secrezioni oleose e a sbloccare le ghiandole di Meibomio.

Dopo gli impacchi, si esegue la pulizia dei margini palpebrali usando prodotti specifici per l'igiene palpebrale disponibili in farmacia (salviette, gel, schiume) o una soluzione di acqua tiepida con una goccia di shampoo per bambini diluito. Con movimenti delicati orizzontali lungo il margine palpebrale si rimuovono croste e secrezioni.

Il massaggio palpebrale eseguito delicatamente dopo gli impacchi caldi, strofinando il margine palpebrale con movimenti verso l'esterno, aiuta a espellere il contenuto denso dalle ghiandole di Meibomio.

Trattamenti farmacologici:

Gli antibiotici topici in pomata o collirio (come eritromicina, azitromicina) applicati sui margini palpebrali riducono la carica batterica. La tetraciclina orale (doxiciclina, minociclina) viene prescritta nei casi moderati-gravi o nella blefarite posteriore resistente, per le proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, soprattutto quando associata a rosacea.

I corticosteroidi topici sotto forma di collirio possono essere prescritti per brevi periodi per ridurre l'infiammazione acuta, sempre sotto stretto controllo medico per i potenziali effetti collaterali. Le lacrime artificiali senza conservanti alleviano la secchezza oculare associata e mantengono lubrificato l'occhio.

Gli inibitori della calcineurina topici (ciclosporina, tacrolimus) possono essere utili nei casi refrattari con componente immunologica.

Trattamenti complementari:

Gli integratori di omega-3 (olio di pesce o semi di lino) migliorano la qualità delle secrezioni delle ghiandole di Meibomio e hanno effetti antinfiammatori. La terapia termica pulsata professionale presso lo studio oculistico applica calore controllato per sbloccare le ghiandole. Il debridement meccanico eseguito dall'oculista rimuove biofilm e detriti dai margini palpebrali. La luce pulsata intensa (IPL) è un trattamento innovativo per blefarite posteriore e rosacea oculare.

Gestione della blefarite cronica:

La blefarite cronica richiede un impegno a lungo termine. L'igiene palpebrale deve diventare parte della routine quotidiana, non solo durante le riacutizzazioni. Identificare e gestire i fattori scatenanti (allergie, stress, uso di cosmetici, ambiente secco) è fondamentale. Controlli oculistici regolari permettono di monitorare la condizione e adattare il trattamento. Evitare trucco per gli occhi durante le fasi acute e scegliere prodotti ipoallergenici quando si riprende l'uso è importante. Mantenere una buona idratazione e una dieta antinfiammatoria supporta la salute oculare.

Modifiche dello stile di vita:

Usare un umidificatore in ambienti secchi, fare pause frequenti durante l'uso di schermi applicando la regola 20-20-20 (ogni 20 minuti, guardare qualcosa a 20 piedi di distanza per 20 secondi), evitare fumo e ambienti polverosi, e dormire adeguatamente favoriscono la salute palpebrale.

FAQ

La blefarite è contagiosa?

No, la blefarite non è generalmente contagiosa. Non puoi trasmetterla ad altre persone attraverso il contatto diretto, la condivisione di asciugamani o altri mezzi comuni di contagio. Si tratta di un'infiammazione causata da fattori locali come squilibrio batterico della pelle, disfunzione delle ghiandole palpebrali o condizioni dermatologiche personali. Tuttavia, è importante mantenere una buona igiene personale e non condividere oggetti che entrano in contatto con gli occhi come asciugamani, cuscini, trucco o lenti a contatto. In rari casi, se la blefarite è causata da un'infezione batterica particolarmente aggressiva, potrebbe teoricamente esserci un rischio minimo di trasmissione, ma questo è estremamente raro nella pratica clinica.

Quale è la relazione tra blefarite e sistema immunitario?

Esiste una connessione significativa tra blefarite e sistema immunitario. La blefarite può essere influenzata da una risposta immunitaria alterata o eccessiva alle normali popolazioni batteriche presenti sulle palpebre. Alcune forme di blefarite hanno una componente autoimmune o infiammatoria che va oltre la semplice infezione batterica. Condizioni autoimmuni come la rosacea oculare sono frequentemente associate alla blefarite. Lo stress, che indebolisce il sistema immunitario, può scatenare riacutizzazioni. 

La blefarite passa da sola?

La blefarite raramente passa da sola, specialmente la forma cronica. Episodi lievi e occasionali potrebbero risolversi spontaneamente, ma questo non è comune. Senza trattamento adeguato, la blefarite tende a persistere, peggiorare o diventare cronica con riacutizzazioni ricorrenti. La natura della blefarite richiede gestione attiva: l'igiene palpebrale quotidiana è essenziale per controllare i sintomi e prevenire complicanze. Ignorare i sintomi può portare a danni permanenti come perdita di ciglia, cicatrici palpebrali o problemi corneali. La blefarite cronica richiede manutenzione continua anche quando i sintomi migliorano. Prima inizi il trattamento, migliori sono i risultati a lungo termine. Consulta sempre un oculista per una diagnosi corretta e un piano terapeutico appropriato piuttosto che aspettare una risoluzione spontanea.


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