GuideOtorinolaringoiatriaAcufeni: quando il fischio nelle orecchie diventa un segnale da non ignorare

Acufeni: quando il fischio nelle orecchie diventa un segnale da non ignorare

~March 05, 2025
10 minuti
acufene rimedi

Immagina di vivere con un suono costante che non proviene dal mondo esterno, ma dal tuo stesso corpo: fischi, ronzii, sibili che invadono la tua mente e spezzano il silenzio tanto desiderato. Questa è la realtà di milioni di persone che convivono con gli acufeni, una condizione spesso sottovalutata ma capace di influire profondamente sulla qualità della vita. Comprendere cosa siano gli acufeni, le loro possibili cause e i trattamenti disponibili può fare la differenza tra una vita disturbata da un rumore incessante e la possibilità di ritrovare un po' di pace. 

Acufene cos'è, le tipologie

L'acufene è un disturbo caratterizzato dalla percezione di suoni, come fischi, ronzii o pulsazioni, in assenza di una fonte sonora esterna. Il fenomeno può essere continuo o intermittente, manifestarsi in un orecchio solo o in entrambi, e può variare di intensità, rappresentando un sintomo che, in alcuni casi, compromette significativamente la qualità della vita. L'acufene non è una malattia in sé, ma piuttosto un sintomo che può avere diverse cause sottostanti, come problemi all'orecchio, patologie vascolari, disturbi neurologici o condizioni legate allo stile di vita.

Esistono diverse tipologie di acufene. Si può distinguere tra acufene:

  • soggettivo è la forma più comune ed è percepito solo dalla persona affetta; le cause possono essere molteplici, come danni alle cellule ciliate dell'orecchio interno, esposizione a rumori forti, infezioni dell'orecchio o accumulo di cerume. Altre cause possono includere l'uso prolungato di farmaci ototossici, come alcuni antibiotici e diuretici, o problemi legati alla colonna cervicale e all'articolazione temporo-mandibolare; 

  • oggettivo, è più raro ed è udibile anche dal medico tramite l'auscultazione; solitamente è causato da problemi vascolari, come malformazioni arterovenose o patologie muscolari, che producono un suono percepibile.

Un'altra classificazione dell'acufene riguarda la sua natura

  • continuo, si manifesta con un ronzio o fischio persistente, mentre l'acufene pulsante è caratterizzato da un suono ritmico, spesso sincronizzato con il battito cardiaco, che può essere causato da problemi vascolari o alterazioni della pressione sanguigna;.

  • pulsante, richiede particolare attenzione, poiché potrebbe indicare una condizione vascolare che necessita di un trattamento immediato.

Esistono anche acufeni idiopatici, per i quali non è possibile identificare una causa specifica, rendendo il trattamento particolarmente complesso. In questi casi, l'approccio terapeutico si concentra principalmente sulla gestione del sintomo e sulla riduzione dell'impatto che ha sulla qualità della vita del paziente.

 

Acufene sintomi

I sintomi dell'acufene variano in base alla causa sottostante e alla tipologia di acufene, il principale dei quali è la percezione di un suono in assenza di uno stimolo esterno. Questo suono può essere descritto in diversi modi: fischio, ronzio, sibilo, fruscio, o anche un battito ritmico. La percezione del suono può essere lieve e non interferire con le attività quotidiane, oppure essere così intensa da rendere difficile la concentrazione, il riposo e il sonno.

L'acufene può essere accompagnato da altri sintomi, come:

  • ipoacusia, ovvero la riduzione della capacità uditiva, specialmente se l'acufene è causato da un danno all'orecchio interno; 

  • vertigini o problemi di equilibrio, soprattutto quando è associato a patologie come la malattia di Menière. Questo disturbo può portare a episodi di vertigini improvvisi e intensi, che compromettono la capacità di svolgere le attività quotidiane e aumentano il rischio di cadute; 

  • ansia e irritabilità, poiché il suono persistente può compromettere il benessere psicologico della persona, creando uno stato di stress cronico. Questo stato di tensione costante può aggravare ulteriormente la percezione dell'acufene, instaurando un circolo vizioso difficile da interrompere. Molti pazienti riferiscono una riduzione della qualità della vita, con difficoltà a concentrarsi, dormire o interagire socialmente; 

  • isolamento sociale è un altro sintomo comune tra coloro che soffrono di acufene, poiché la difficoltà a comunicare in ambienti rumorosi può portare a evitare situazioni di interazione sociale.

acufene

Acufene, i rimedi

Attualmente non esiste una cura definitiva per l'acufene, ma sono disponibili diversi rimedi che possono aiutare a ridurre l'intensità del sintomo e migliorare la qualità della vita del paziente. Il trattamento dell'acufene dipende principalmente dalla causa sottostante: è quindi fondamentale identificare e trattare eventuali patologie che possano aver provocato il disturbo. Un'accurata valutazione da parte di uno specialista in otorinolaringoiatria è essenziale per definire la strategia terapeutica più appropriata.

Un approccio comune è l'utilizzo di apparecchi acustici per migliorare l'udito e ridurre la percezione dell'acufene: vengono utilizzati generatori di rumore bianco, dispositivi che emettono un suono di fondo che aiuta a mascherare l'acufene, rendendolo meno percepibile. Questi dispositivi possono essere indossati durante il giorno o utilizzati di notte per facilitare il sonno. 

Tecniche di rilassamento e gestione dello stress, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), possono essere molto utili per aiutare i pazienti a gestire l'impatto emotivo dell'acufene. La CBT mira a modificare la risposta emotiva negativa associata all'acufene, riducendo l'ansia e migliorando la capacità di adattamento del paziente.

Un altro approccio terapeutico è la terapia del suono, che utilizza diversi tipi di suoni per coprire o ridurre la percezione dell'acufene, e può includere l'uso di suoni naturali, come il rumore dell'acqua o del vento, o suoni specificamente progettati per ridurre l'intensità dell'acufene. La terapia del suono può essere personalizzata in base alle preferenze del paziente e può essere combinata con altre forme di trattamento per ottenere risultati migliori.

Anche l'adozione di alcune misure comportamentali può contribuire a ridurre l'acufene. Ad esempio, evitare l'esposizione a rumori forti, ridurre l'assunzione di caffeina e alcol, e smettere di fumare sono tutte strategie che possono contribuire a migliorare i sintomi. L'esercizio fisico regolare e una dieta equilibrata possono anche avere un effetto positivo sulla salute generale e sulla percezione dell'acufene. Alcuni studi suggeriscono che l'attività fisica, migliorando la circolazione sanguigna e riducendo lo stress, può aiutare a diminuire l'intensità dell'acufene.

L'acufene può essere anche trattato con farmaci, sebbene non esista un farmaco specifico per curarlo, e con integratori alimentari, come il magnesio e lo zinco, sono stati studiati per il loro potenziale effetto benefico sull'acufene, ma i risultati sono ancora inconcludenti e devono essere utilizzati sotto la supervisione di un medico.

Esistono rimedi immediati contro l’acufene?

Non esistono rimedi che possano eliminare immediatamente l'acufene, ma esistono alcune strategie che possono fornire sollievo temporaneo. L'ascolto di suoni rilassanti, come il rumore del mare, la pioggia o il rumore bianco, può aiutare a mascherare il suono dell'acufene e fornire un certo sollievo, soprattutto durante la notte. Questi suoni possono essere riprodotti tramite app specifiche o dispositivi dedicati e sono particolarmente utili per favorire il sonno in pazienti che soffrono di insonnia a causa dell'acufene.

Alcuni pazienti trovano giovamento anche nell'applicazione di tecniche di respirazione profonda e rilassamento muscolare, che aiutano a ridurre lo stress e, di conseguenza, la percezione dell'acufene. La riduzione dello stress è fondamentale, poiché l'ansia e lo stress possono aggravare l'acufene. Tecniche come il training autogeno o la meditazione mindfulness possono aiutare i pazienti a rilassarsi e a gestire meglio il sintomo.

Anche il cambiamento della posizione del corpo o della testa può a volte influenzare l'intensità dell'acufene, specialmente se è causato da problemi di circolazione o di compressione dei nervi. Ad esempio, nei casi in cui l'acufene è legato a problemi muscolo-scheletrici, come la sindrome temporo-mandibolare, il massaggio e la fisioterapia possono contribuire a ridurre la sintomatologia. Tuttavia, è importante ricordare che questi rimedi sono temporanei e non risolvono la causa sottostante dell'acufene.

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Acufene pulsante: quando preoccuparsi

L'acufene pulsante è una forma particolare di acufene in cui il suono percepito è ritmico e sincronizzato con il battito cardiaco, ed è spesso causato da problemi vascolari, come ipertensione, aterosclerosi o malformazioni arterovenose, e richiede una valutazione medica approfondita. L'acufene pulsante può essere un segnale di patologie potenzialmente gravi, come un aneurisma o una stenosi delle arterie carotidi, e non deve essere trascurato.

L'acufene pulsante può anche essere associato a condizioni meno gravi, come la pressione alta o alterazioni della circolazione sanguigna nell'area dell'orecchio. In ogni caso, se si percepisce un suono pulsante, è importante rivolgersi a un medico per una valutazione approfondita. Il medico potrebbe richiedere esami come l'ecodoppler dei vasi sanguigni, una risonanza magnetica (RM) o una tomografia computerizzata (TC) per identificare eventuali anomalie vascolari.

In alcuni casi, può essere necessario un consulto con uno specialista in neurologia o in angiologia per approfondire la diagnosi e definire il trattamento più appropriato. Un trattamento tempestivo può contribuire a ridurre il rischio di complicanze e migliorare la qualità della vita del paziente. Inoltre, il controllo della pressione sanguigna e l'adozione di uno stile di vita sano possono essere fondamentali per prevenire o ridurre l'acufene pulsante.

Cosa provoca l'acufene: le conseguenze

L'acufene, quando non viene trattato, può avere diverse conseguenze sulla vita quotidiana e sul benessere psicofisico della persona. La costante percezione di un suono fastidioso può interferire con la capacità di concentrazione, rendendo difficile svolgere attività lavorative o di studio. Molti pazienti riportano una riduzione della produttività lavorativa e difficoltà nel mantenere l'attenzione su compiti specifici, soprattutto in ambienti rumorosi o stressanti.

Può anche influire negativamente sulla qualità del sonno, causando insonnia e affaticamento durante il giorno: la mancanza di riposo adeguato può portare a un deterioramento delle funzioni cognitive, come la memoria e l'attenzione, e aumentare la suscettibilità allo stress. Questo circolo vizioso può aggravare ulteriormente l'acufene, creando una situazione di difficoltà cronica che influisce negativamente sulla qualità della vita.

Le conseguenze psicologiche dell'acufene sono spesso significative. Molti pazienti sviluppano ansia e irritabilità a causa della costante presenza del suono, che può risultare debilitante. La mancanza di un trattamento efficace e la difficoltà nel trovare sollievo possono portare a un senso di frustrazione e impotenza. Nei casi più gravi, l'acufene può contribuire allo sviluppo di disturbi dell'umore, come la depressione maggiore, richiedendo un intervento psicoterapeutico o farmacologico.

Inoltre, l'acufene può influenzare negativamente le relazioni sociali e familiari, poiché la persona affetta può diventare meno tollerante verso i rumori esterni e più incline all'isolamento. La difficoltà a partecipare ad attività sociali, come cene o eventi con molte persone, può portare a una riduzione delle interazioni sociali e a un maggiore isolamento, aumentando il rischio di sviluppare problemi psicologici. Il supporto da parte dei familiari e degli amici è fondamentale per aiutare il paziente a gestire la condizione e a mantenere una vita sociale attiva.

Per minimizzare le conseguenze dell'acufene, è importante cercare supporto medico e psicologico. L'intervento di uno specialista può aiutare a identificare le cause e a sviluppare strategie di gestione del disturbo, mentre il supporto psicologico può contribuire a ridurre l'impatto emotivo dell'acufene, migliorando la qualità della vita del paziente. La terapia di supporto, come i gruppi di auto-aiuto, può essere utile per condividere esperienze e strategie con altre persone che affrontano la stessa condizione, riducendo il senso di isolamento e favorendo un approccio positivo alla gestione del sintomo.

FAQ

L’acufene pulsante è pericoloso?

L'acufene pulsante è una condizione in cui la persona percepisce un suono ritmico che spesso coincide con il battito cardiaco. Sebbene non sempre sia un segnale di allarme, l'acufene pulsante può essere associato a problematiche vascolari che richiedono un'attenzione medica. In alcuni casi, può indicare la presenza di un'ipertensione non controllata, aterosclerosi, malformazioni arterovenose o altre patologie che influenzano il flusso sanguigno. Per questo motivo, è importante rivolgersi a un medico se si sperimenta questo tipo di sintomo, soprattutto se è di recente comparsa o se si manifesta con altri sintomi come mal di testa o vertigini. Una diagnosi precoce può contribuire a identificare e trattare eventuali condizioni sottostanti, riducendo il rischio di complicazioni.

Acufene pulsante e aneurisma

L'acufene pulsante può, in rari casi, essere un sintomo di un aneurisma. Un aneurisma è una dilatazione anomala di un'arteria, che può verificarsi in diverse parti del corpo, inclusa la regione cerebrale. Quando un aneurisma si forma vicino alle strutture uditive, il cambiamento nel flusso sanguigno può generare un suono percepibile come un battito ritmico nell'orecchio. Sebbene l'acufene pulsante non indichi automaticamente la presenza di un aneurisma, è importante che il medico valuti questa possibilità, soprattutto se sono presenti altri sintomi neurologici come visione offuscata, dolore intenso alla testa o difficoltà di equilibrio. Esami diagnostici come la risonanza magnetica (RM) o l'angiografia possono aiutare a escludere o confermare la presenza di un aneurisma.

Cosa significa quando le orecchie fischiano

Il fischio alle orecchie, noto come acufene, è un sintomo comune che può avere molteplici cause. Questo fenomeno può essere temporaneo, ad esempio dopo un'esposizione a rumori forti come un concerto, oppure cronico, e associato a condizioni come l'ipoacusia, l'accumulo di cerume o patologie dell'orecchio interno. In alcuni casi, il fischio alle orecchie può essere legato a fattori come lo stress, l'ipertensione o l'uso di farmaci ototossici. Sebbene non sempre sia un sintomo di una condizione grave, il fischio alle orecchie che persiste nel tempo può influire negativamente sulla qualità della vita e richiede una valutazione medica per identificare la causa e definire un trattamento appropriato.

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AutoreElty

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