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Varicocele: cos'è, come riconoscerlo e tipologie di trattamento

~March 06, 2025
7 minuti
varicocele

Il varicocele è una patologia spesso sottovalutata, ma che può avere conseguenze significative sulla salute riproduttiva e sul benessere generale. Si tratta di una dilatazione anomala delle vene testicolari nell’uomo o delle vene ovariche nella donna, causata da un malfunzionamento del sistema venoso. Paragonabile alle vene varicose che colpiscono le gambe, il varicocele provoca un ristagno di sangue che può compromettere la funzionalità testicolare o determinare una sindrome da congestione pelvica nelle donne.

Sebbene molti pazienti non presentino sintomi evidenti, questa condizione è una delle cause più comuni di infertilità maschile e può essere associata a fastidi, dolore o sensazione di pesantezza nell’area colpita. La diagnosi precoce è essenziale per prevenire complicazioni e adottare il trattamento più adeguato. Ma quali sono le cause, i sintomi e le possibili soluzioni? Approfondiamo il tema.

Che cosa è il varicocele

Il varicocele è una dilatazione anomala delle vene del plesso pampiniforme, una rete venosa situata nello scroto che drena il sangue dai testicoli. Questa condizione è considerata l'equivalente maschile delle vene varicose nelle gambe e può avere un impatto sulla fertilità maschile. 

Il varicocele nell’uomo è una patologia piuttosto comune, con una prevalenza stimata tra il 10% e il 15% nella popolazione generale e fino al 40% tra gli uomini con problemi di infertilità. Si manifesta più frequentemente nel testicolo sinistro a causa di particolari caratteristiche anatomiche della vena spermatica sinistra, che si immette nella vena renale con un angolo perpendicolare, aumentando il rischio di reflusso sanguigno.

Quali sono i gradi del varicocele?

Il varicocele viene classificato in tre gradi in base alla sua gravità e alla modalità di diagnosi:

  • Grado I: palpabile solo con la manovra di Valsalva (aumento della pressione addominale durante uno sforzo)

  • Grado II: palpabile senza necessità di manovre particolari

  • Grado III: visibile a occhio nudo e facilmente palpabile

L'ecocolordoppler testicolare è l’esame di riferimento per la diagnosi del varicocele, poiché permette di valutare il flusso sanguigno e il grado della dilatazione venosa.

Il varicocele nelle donne

Il varicocele femminile, noto anche come varicocele pelvico, è una patologia caratterizzata dalla dilatazione delle vene ovariche e pelviche, con conseguente ristagno di sangue e aumento della pressione venosa. Sebbene meno conosciuta rispetto al varicocele maschile, ma può causare sintomi debilitanti, soprattutto nelle donne in età fertile.

Il varicocele nelle donne è associato a un'insufficienza venosa cronica, causata principalmente da un malfunzionamento delle valvole venose che dovrebbero impedire il reflusso sanguigno. Quando queste valvole non funzionano correttamente, il sangue ristagna nelle vene ovariche, provocando una dilatazione anomala.

I principali fattori di rischio includono:

  • gravidanze multiple, che aumentano il carico sulle vene pelviche

  • squilibri ormonali, in particolare l’eccesso di estrogeni che favorisce la dilatazione venosa

  • predisposizione genetica

  • sindrome di congestione pelvica, condizione associata al varicocele pelvico

Senza considerare che in alcuni casi il varicocele può presentarsi in maniera asintomatica, in alcuni casi i sintomi ci sono: 

Il dolore è solitamente ciclico, più intenso nella seconda fase del ciclo mestruale e può peggiorare con l’attività fisica intensa.

Varicocele pelvico in menopausa

Con l’arrivo della menopausa, i livelli di estrogeni e progesterone diminuiscono, il che potrebbe teoricamente ridurre la dilatazione venosa. Tuttavia, alcune donne continuano a sperimentare sintomi legati al varicocele pelvico anche dopo la menopausa, soprattutto se la patologia è già presente da tempo. In alcuni casi, il varicocele pelvico può essere associato a una sindrome da congestione pelvica persistente, con sintomi cronici che impattano la qualità di vita.

I sintomi del varicocele 

Negli uomini, il varicocele si manifesta principalmente a livello testicolare e può essere monolaterale o bilaterale, sebbene sia più comune a sinistra. I principali sintomi includono:

  • dolore e fastidio testicolare: il dolore è generalmente sordo, intermittente o persistente, e può peggiorare con la posizione eretta prolungata, l'attività fisica intensa o alla fine della giornata.

  • sensazione di pesantezza scrotale: alcuni uomini avvertono un senso di peso o tensione nella regione scrotale, specialmente dopo sforzi fisici.

  • riduzione del volume testicolare: nei casi più avanzati, la ridotta circolazione sanguigna può determinare atrofia testicolare.

  • problemi di fertilità: il varicocele è una delle principali cause di infertilità maschile, poiché può influenzare la produzione e la qualità degli spermatozoi, riducendone il numero e la motilità.

In alcuni uomini, il varicocele viene scoperto solo durante esami di routine per infertilità o durante una visita andrologica.


Quali sono le cause varicocele

Negli uomini, il varicocele si sviluppa prevalentemente nel testicolo sinistro (nel 90% dei casi), a causa di specifiche caratteristiche anatomiche del sistema venoso testicolare. Le principali cause includono:

  • reflusso venoso e insufficienza valvolare: Le vene spermatiche possiedono valvole che impediscono il reflusso del sangue. Se queste valvole sono difettose o assenti, il sangue tende a ristagnare, provocando la dilatazione venosa tipica del varicocele.

  • compressione della vena renale sinistra: La vena spermatica sinistra si immette nella vena renale con un angolo perpendicolare, il che la rende più suscettibile alla compressione da parte dell’arteria mesenterica superiore e dell’aorta (fenomeno noto come "nutcracker syndrome"), favorendo il reflusso venoso.

  • aumento della pressione venosa intra-addominale: Alcune condizioni che aumentano la pressione addominale, come sforzi fisici intensi, stipsi cronica o obesità, possono contribuire alla comparsa del varicocele.

  • predisposizione genetica: Studi suggeriscono che l’insufficienza venosa testicolare possa avere una componente ereditaria, con una maggiore incidenza in soggetti con parenti affetti da varicocele o vene varicose.

La diagnosi: come iniziare dall’ecografia varicocele

La diagnosi del varicocele è un processo che prevede un’attenta valutazione clinica e l’utilizzo di esami strumentali, tra cui l’ecografia con ecocolordoppler, che rappresenta il gold standard per confermare la patologia e determinarne il grado di severità.

1. Esame clinico: il primo passo nella diagnosi

L’iter diagnostico inizia con una visita urologica, durante la quale il medico (andrologo o urologo per gli uomini, ginecologo per le donne) effettua un’anamnesi dettagliata, ponendo domande sui sintomi, sulla storia clinica e sulla presenza di eventuali fattori di rischio.

Segue l’esame obiettivo, che prevede:

  • L’ispezione e palpazione della zona scrotale o pelvica per individuare eventuali dilatazioni venose.

  • La manovra di Valsalva, che consiste in un’espirazione forzata a glottide chiusa per aumentare la pressione intra-addominale e facilitare la visualizzazione del varicocele.

L’esame clinico permette una classificazione iniziale del grado del varicocele:

  • Grado I: palpabile solo con la manovra di Valsalva.

  • Grado II: palpabile senza manovre particolari.

  • Grado III: visibile a occhio nudo.

Tuttavia, la sola valutazione clinica non è sufficiente per una diagnosi precisa, ed è necessario ricorrere a esami strumentali.

2. Ecografia con ecocolordoppler: il test diagnostico di riferimento

L’ecografia con ecocolordoppler è l’esame di prima scelta per confermare la diagnosi di varicocele. Si tratta di un'indagine non invasiva, indolore e priva di rischi, che utilizza ultrasuoni per visualizzare la struttura delle vene coinvolte e analizzare il flusso sanguigno. L’ecografia viene eseguita con una sonda ad alta frequenza posizionata:

  • A livello scrotale per il varicocele maschile.

  • A livello addominale e pelvico per il varicocele femminile.

L’ecocolordoppler fornisce informazioni fondamentali su:

  • Dilatazione delle vene testicolari o ovariche.

  • Presenza di reflusso venoso, valutato sia a riposo sia durante la manovra di Valsalva.

  • Grado di severità del varicocele, in base al calibro venoso e alla velocità del flusso retrogrado.

Nel varicocele maschile, si considera patologica una vena con diametro superiore a 3 mm e la presenza di reflusso venoso >1 sec.

3. Diagnosi differenziale e altri esami complementari

In alcuni casi, per escludere altre patologie (come tumori testicolari o pelvici), il medico può richiedere:

  • Risonanza magnetica o TC (nei casi di sospetta compressione vascolare).

  • Spermiogramma, per valutare eventuali alterazioni della fertilità maschile.

Quali sono le conseguenze del varicocele non trattato?

Il varicocele, se non trattato, può avere conseguenze significative, soprattutto sulla fertilità maschile e sulla salute testicolare. Il ristagno di sangue nelle vene testicolari porta a un aumento della temperatura scrotale, che può compromettere la spermatogenesi. Nel tempo, ciò si traduce in una riduzione del numero, della motilità e della qualità degli spermatozoi, aumentando il rischio di infertilità.

Un’altra possibile complicanza è l’atrofia testicolare: il ridotto afflusso di sangue e l’eccessivo accumulo di radicali liberi possono portare a una diminuzione delle dimensioni del testicolo interessato, compromettendone la funzionalità.

Nei casi più gravi, il varicocele può causare dolore cronico e peggiorare la qualità della vita. Questo fastidio può intensificarsi con l'attività fisica o la permanenza prolungata in posizione eretta.

Nelle donne, il varicocele pelvico può provocare dolore pelvico cronico, dispareunia e alterazioni del ciclo mestruale.

Se non diagnosticato e trattato adeguatamente, il varicocele può evolvere nel tempo, rendendo più complesso l’intervento terapeutico. Per questo motivo, una valutazione specialistica è fondamentale per prevenire possibili complicazioni e garantire un trattamento tempestivo.

FAQ

Come capire se si ha il varicocele

Il varicocele può manifestarsi con gonfiore scrotale, dolore sordo intermittente, sensazione di pesantezza e, nei casi più avanzati, con vene dilatate palpabili simili a un "sacchetto di vermi". In alcuni uomini è asintomatico e viene scoperto solo tramite esami per infertilità. La diagnosi definitiva avviene attraverso una visita specialistica e un ecocolordoppler testicolare, che permette di valutare la dilatazione venosa e il reflusso sanguigno.

Il varicocele può regredire?

Nella maggior parte dei casi, il varicocele non regredisce spontaneamente, poiché è causato da un'alterazione strutturale delle vene testicolari o ovariche. Tuttavia, se di grado lieve e asintomatico, può rimanere stabile senza necessità di trattamento. Nei casi più avanzati o sintomatici, la chirurgia o l’embolizzazione sono le uniche opzioni per eliminarlo.

Chi cura il varicocele? L’ urologo o andrologo?

Il varicocele è trattato sia dall’urologo che dall’andrologo. L’urologo si occupa della diagnosi e dell’eventuale trattamento chirurgico, mentre l’andrologo è specializzato nella salute riproduttiva maschile e nelle problematiche di infertilità legate al varicocele.

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AutoreElty

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