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Strappo al polpaccio: sintomi principali e percorso di recupero

~March 06, 2025
10 minuti
strappo muscolare polpaccio

Lo strappo al polpaccio è un tipo di lesione che interessa soprattutto gli atleti, ma anche coloro che compiono, in maniera accidentale, un movimento troppo brusco. Saper riconoscere tempestivamente i sintomi al polpaccio senza minimizzarne le conseguenze è il primo passo per una diagnosi precoce e un trattamento efficace. 

Polpaccio stirato sintomi

Un polpaccio stirato si verifica quando uno dei muscoli di questa zona della gamba subisce un allungamento eccessivo o uno strappo parziale delle fibre muscolari. Si tratta di una lesione piuttosto comune tra chi pratica attività sportive, in particolare quelle che richiedono scatti o salti improvvisi, come il calcio, il basket e l'atletica leggera. I sintomi di un polpaccio stirato possono variare in base alla gravità della lesione e al muscolo coinvolto, ma nella maggior parte dei casi possono essere: 

  • dolore improvviso che si manifesta bruscamente durante l'attività fisica e può essere avvertito come una fitta acuta nel retro della gamba. In molti casi, il dolore si intensifica quando si cerca di continuare l'attività fisica; 

  • gonfiore, nella zona del polpaccio può verificarsi un rigonfiamento causato dall'infiammazione del muscolo stirato. Il gonfiore può comparire immediatamente o dopo qualche ora dall'infortunio; 

  • ecchimosi, in presenza di un danno significativo al muscolo, si possono formare delle ecchimosi visibili sulla pelle, segnale di una rottura dei piccoli vasi sanguigni interni; 

  • difficoltà a camminare, a causa del dolore e della perdita di forza nel muscolo colpito, si possono avere difficoltà a camminare o a sostenere il peso sulla gamba infortunata; 

  • rigidità muscolare, il muscolo del polpaccio può risultare rigido, soprattutto nei primi giorni successivi all'infortunio. La rigidità tende a peggiorare al mattino o dopo un lungo periodo di inattività.

Inoltre, in alcuni casi lo stiramento del polpaccio può anche dare dei dolori correlati ad altre zone degli arti inferiori, incluso il dolore al piede

In base alla gravità, uno stiramento del polpaccio può essere classificato in tre livelli:

  • stiramento di primo grado, la lesione è lieve e riguarda solo alcune fibre muscolari. Il dolore è moderato e si può continuare a camminare, sebbene con qualche difficoltà; 

  • stiramento di secondo grado, la lesione coinvolge una parte più significativa del muscolo e causa un dolore più intenso, accompagnato da gonfiore e limitazioni funzionali più marcate; 

  • stiramento di terzo grado, il muscolo è parzialmente o completamente strappato. In questi casi, il dolore è molto intenso, si verifica un gonfiore significativo e la mobilità è compromessa in modo marcato.

Le cause dello strappo muscolare al polpacci

Lo strappo muscolare al polpaccio, noto anche come lesione del muscolo soleo o gastrocnemio, può essere causato da una serie di fattori, spesso collegati a movimenti improvvisi o a situazioni di sovraccarico. In particolare:

  • sforzi improvvisi, movimenti come scatti, salti, o cambi di direzione rapidi possono causare un eccessivo stress sui muscoli del polpaccio, portando a lesioni muscolari. Questi movimenti sono tipici in sport come il calcio, il tennis, e la corsa su brevi distanze; 

  • sovraccarico muscolare, l'eccessivo utilizzo dei muscoli del polpaccio senza un adeguato recupero può causare uno strappo. Questo può succedere, ad esempio, durante allenamenti troppo intensi o troppo frequenti, specialmente se i muscoli non sono stati preparati in modo adeguato; 

  • assenza di riscaldamento, iniziare un'attività fisica senza un riscaldamento adeguato aumenta il rischio di lesione al polpaccio. Il riscaldamento è fondamentale per preparare i muscoli all'attività, migliorando la flessibilità e la circolazione.

  • scarsa flessibilità dei muscoli del polpaccio può aumentare il rischio di lesioni. I muscoli rigidi non sono in grado di sopportare correttamente lo stress meccanico, rendendoli più suscettibili a strappi; 

  • trauma diretto, un colpo diretto sul polpaccio, come una caduta o un colpo, può causare una lesione muscolare. Questo tipo di lesione è più comune in sport di contatto come il rugby o il calcio.

Oltre alle cause scatenanti, spesso improvvise, bisogna anche considerare alcuni fattori di rischio: 

  • età, soprattutto se accompagnata da una diminuzione del tono muscolare; 

  •  mancanza di allenamento specifico o inizio di un allenamento in una modalità troppo aggressiva; 

  • storia clinica personale di lesioni precedenti possono aumentare la probabilità di sviluppare uno strappo muscolare al polpaccio. 

In alcuni casi, uno strappo muscolare può essere associato a una lesione del tendine del polpaccio che può essere sottoposto ad uno stress eccessivo durante movimenti intensi o ripetitivi, con conseguente infiammazione o rottura parziale.

strappo al polpaccio

Come curare uno strappo al polpaccio

Il trattamento per uno strappo al polpaccio dipende dalla gravità della lesione, ma generalmente include una combinazione di riposo, terapie fisiche e, in alcuni casi, trattamenti farmacologici. La chiave per un recupero efficace è un intervento tempestivo e appropriato.

L’elemento primario per accorciare i tempi di recupero è il riposo: fondamentale evitare qualsiasi attività che possa aggravare la lesione, consentendo al muscolo di iniziare il processo di guarigione. Il riposo può variare da pochi giorni a diverse settimane, a seconda della gravità dello strappo.

Inoltre, l’applicazione di ghiaccio sulla zona colpita aiuta a ridurre il gonfiore e il dolore. Il ghiaccio deve essere applicato per 15-20 minuti ogni due o tre ore nelle prime 48 ore successive alla lesione. Questo trattamento contribuisce a limitare l'infiammazione e a ridurre il dolore.

In alcuni casi, su suggerimento dell'ortopedico, l'utilizzo di una fasciatura elastica può aiutare a ridurre il gonfiore e a sostenere il muscolo: il bendaggio deve essere applicato in modo da fornire un supporto adeguato senza limitare eccessivamente la circolazione.

Al contempo si suggerisce di mantenere la gamba sollevata aiuta a ridurre il gonfiore, favorendo il ritorno venoso del sangue soprattutto nelle prime ore dopo l’avvenuta lesione. 

Laddove necessario, i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utilizzati per ridurre il dolore e l'infiammazione: in questo caso, è importante consultare un medico prima di assumere questi farmaci, poiché l'uso prolungato può avere effetti collaterali.

Una volta che il dolore acuto si è ridotto, la fisioterapia è fondamentale per ripristinare la forza e la flessibilità del muscolo: gli esercizi di riabilitazione includono stretching delicato e graduale rafforzamento dei muscoli del polpaccio. Un fisioterapista può anche utilizzare tecniche di massaggio e mobilizzazione per migliorare la circolazione e accelerare il processo di guarigione. Dopo la fase iniziale di recupero, gli esercizi di rafforzamento sono importanti per prevenire ulteriori lesioni. Questi esercizi devono essere graduali e mirati a migliorare la resistenza del muscolo senza sovraccaricarlo.

In alcuni casi, possono essere utilizzate tecniche più avanzate come le iniezioni di plasma ricco di piastrine (PRP) o l'elettrostimolazione per favorire la guarigione dei tessuti. Queste tecniche sono generalmente indicate nei casi di lesioni muscolari più gravi o in presenza di lesione del tendine del polpaccio.

Il trattamento per uno strappo al polpaccio deve essere sempre personalizzato, in base alla gravità della lesione e alle condizioni del paziente. Un approccio multidisciplinare, che combina diverse tecniche di recupero, è spesso la chiave per un risultato positivo.

Quali sono i tempi di recupero?

I tempi di recupero per uno strappo al polpaccio variano a seconda della gravità della lesione e del trattamento adottato. In generale, il recupero può richiedere da alcune settimane a diversi mesi.

  • in caso di stiramento lieve, il recupero può richiedere da una a tre settimane. Durante questo periodo, il riposo e la fisioterapia leggera sono solitamente sufficienti per riportare il muscolo alla normale funzionalità; 

  • per una lesione di media gravità, il recupero può durare tra quattro e sei settimane. In questo caso, è necessario un intervento più strutturato, che includa riposo, fisioterapia e un graduale ritorno alle attività sportive; 

  • quando si tratta di una lesione grave, con strappo completo del muscolo, il recupero può richiedere dai tre ai sei mesi. In questi casi, è spesso necessario un trattamento più invasivo, che può includere anche un intervento chirurgico per riparare il muscolo strappato. La fisioterapia intensiva post-operatoria è fondamentale per garantire una completa guarigione.

È importante sottolineare che il ritorno all'attività fisica deve essere graduale e attentamente monitorato. Un ritorno troppo precoce agli allenamenti o alle competizioni sportive può aumentare il rischio di recidiva e di ulteriori lesioni. I muscoli devono recuperare completamente la loro forza e flessibilità prima di essere sottoposti a stress fisico intenso.

La collaborazione con un fisioterapista o un preparatore atletico è essenziale per garantire un recupero sicuro e per pianificare un programma di riabilitazione che includa esercizi mirati a migliorare la stabilità, la forza e la flessibilità del polpaccio. La prevenzione delle recidive è uno degli obiettivi principali del processo di riabilitazione, che deve includere anche l'educazione del paziente su come evitare movimenti o situazioni a rischio.

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Chi si occupa della diagnosi e quali esami sono richiesti?

La diagnosi di uno strappo al polpaccio è un processo che richiede l'intervento di un medico specialista, generalmente un ortopedico o un fisiatra, che possiede la competenza necessaria per identificare correttamente la lesione e stabilire il trattamento più adeguato. La diagnosi è fondamentale per determinare l'entità del danno e per pianificare un percorso di recupero adeguato al tipo di lesione subita.

Il processo diagnostico inizia con una valutazione clinica approfondita che comprende un'anamnesi dettagliata e un esame fisico. Durante l'anamnesi, il medico raccoglie informazioni sul momento e sulle circostanze in cui si è verificata la lesione, nonché sui sintomi avvertiti dal paziente, come dolore, gonfiore, rigidità o difficoltà a camminare. Questa fase è importante per individuare i fattori predisponenti, come precedenti infortuni o allenamenti inadeguati, e per comprendere il grado di limitazione funzionale del paziente.

Durante l'esame fisico, il medico effettua una serie di test specifici per valutare la mobilità, la forza e la sensibilità del muscolo del polpaccio e potrebbe chiedere al paziente di compiere alcuni movimenti, come la flessione o l'estensione del piede, per valutare il grado di dolore e identificare eventuali segni di debolezza muscolare. Inoltre, potrebbe palpare la zona interessata per verificare la presenza di gonfiore, tensione o deformità, che potrebbero indicare una rottura parziale o completa delle fibre muscolari.

In molti casi, per confermare la diagnosi e valutare l'entità della lesione, sono necessari degli esami di imaging. Tra i più comuni ci sono:

  • ecografia, uno degli strumenti più utilizzati per diagnosticare uno strappo al polpaccio. Questo esame è non invasivo e consente di visualizzare in tempo reale i muscoli e i tendini, identificando eventuali rotture o aree di infiammazione. L'ecografia è particolarmente utile per valutare le lesioni di media entità e per monitorare il processo di guarigione nel tempo; 

  • risonanza magnetica (RM), è utilizzata nei casi in cui si sospettano lesioni gravi o quando l'ecografia non è sufficiente per determinare con precisione l'estensione del danno. La RM fornisce immagini dettagliate delle strutture muscolari e tendinee, permettendo di identificare anche le lesioni più piccole e di valutare la presenza di eventuali complicazioni, come ematomi o danni ai tendini.

In alcuni casi, può essere utile anche una radiografia, soprattutto per escludere la presenza di fratture associate, che potrebbero essere avvenute in concomitanza con lo strappo muscolare, specialmente in seguito a un trauma diretto.

La diagnosi differenziale è un altro aspetto importante del processo diagnostico nel quale il medico deve escludere altre possibili cause del dolore al polpaccio, come trombosi venosa profonda (TVP), tendinite o crampi muscolari, che possono presentare sintomi simili a quelli di uno strappo muscolare.

Il ruolo del fisioterapista è cruciale nella fase successiva alla diagnosi, poiché è coinvolto nella valutazione funzionale e nella pianificazione del programma di riabilitazione. Una volta stabilita la diagnosi, il fisioterapista lavora in collaborazione con il medico per sviluppare un piano di trattamento che includa esercizi specifici per il recupero della forza e della mobilità, oltre a tecniche di terapia manuale per facilitare la guarigione.

FAQ

Cosa si intende per lesione distrattiva al polpaccio?

La lesione distrattiva al polpaccio è un tipo di danno muscolare che si verifica a seguito di un'eccessiva trazione o allungamento delle fibre muscolari, che porta a una rottura parziale o totale del tessuto. La lesione è spesso causata da movimenti improvvisi, come scatti o cambi di direzione, e si verifica comunemente durante attività sportive. 

La lesione distrattiva può coinvolgere vari muscoli del polpaccio, tra cui il soleo e i gemelli, e può essere classificata in base alla gravità in tre gradi: lieve (stiramento), moderata (rottura parziale delle fibre) e grave (rottura completa). I sintomi includono dolore acuto, gonfiore, ecchimosi e difficoltà a camminare. Il trattamento prevede riposo, applicazione di ghiaccio, compressione ed eventualmente fisioterapia per ripristinare la funzionalità del muscolo.

Cosa significa avere una lesione ai gemelli del polpaccio?

I gemelli del polpaccio sono i due muscoli principali che compongono il gastrocnemio, una parte fondamentale del polpaccio responsabile della flessione plantare del piede e della stabilità della caviglia. Una lesione ai gemelli del polpaccio si verifica quando uno o entrambi questi muscoli subiscono uno stiramento o una rottura parziale a causa di sforzi eccessivi, movimenti bruschi o sovraccarichi ripetuti. Si tratta di una lesione è comune negli sport che richiedono scatti o salti, come il calcio o la corsa. I sintomi tipici includono dolore improvviso e intenso nella parte posteriore della gamba, rigidità muscolare, gonfiore e, in alcuni casi, difficoltà a sostenere il peso sulla gamba colpita. Il trattamento si basa sul riposo, sull'applicazione di ghiaccio per ridurre l'infiammazione e sulla fisioterapia per facilitare il recupero e prevenire recidive.

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