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Palpitazioni e battito irregolare: quando è importante fare un controllo

~December 04, 2024
10 minuti
palpitazioni

Le palpitazioni e il battito irregolare sono sintomi che molte persone sperimentano almeno una volta nella vita. Si tratta di percezioni anomale del battito cardiaco, che possono manifestarsi come sensazioni di battito accelerato, mancato, o irregolare. Questi sintomi possono avere diverse cause, dalla semplice ansia a condizioni mediche più gravi che richiedono un intervento specialistico. Sebbene spesso siano innocue e transitorie, le palpitazioni e i battiti irregolari possono anche essere il segnale di disturbi cardiaci sottostanti che necessitano di una valutazione accurata. 

Che cosa è frequenza cardiaca

La frequenza cardiaca è il numero di volte in cui il cuore batte in un minuto e rappresenta uno dei principali indicatori dello stato di salute del sistema cardiovascolare. Il parametro varia da persona a persona ed è influenzato da diversi fattori, tra cui l'età, il livello di attività fisica, lo stato di salute generale e la presenza di condizioni mediche specifiche. La frequenza cardiaca viene solitamente misurata a riposo e può fornire importanti informazioni sullo stato di salute del cuore e sulla sua capacità di adattarsi alle esigenze del corpo.

Il numero di battiti al minuto (“BPM”) può variare considerevolmente, ma in genere una frequenza cardiaca a riposo per un adulto sano si aggira tra i 60 e i 100 battiti al minuto. Le persone che sono particolarmente allenate, come gli atleti, possono avere una frequenza cardiaca a riposo più bassa, talvolta inferiore a 60 battiti al minuto, poiché il loro cuore è più efficiente e richiede meno sforzo per pompare il sangue. Al contrario, una frequenza cardiaca superiore a 100 battiti al minuto a riposo (“tachicardia”) può indicare la presenza di problemi di salute che richiedono ulteriori approfondimenti medici.

Una normale frequenza cardiaca può variare anche in base all'età: nei neonati e nei bambini, la frequenza cardiaca è generalmente più elevata rispetto a quella degli adulti. Durante l'esercizio fisico o in situazioni di stress, è normale che la frequenza cardiaca aumenti, poiché il corpo ha bisogno di più ossigeno e il cuore deve lavorare più intensamente per soddisfare questa richiesta.

frequenza cardiaca

Battiti accelerati cause

I battiti accelerati, o tachicardia, possono essere causati da molteplici fattori, alcuni dei quali fisiologici e altri patologici. Tra le cause fisiologiche troviamo l'attività fisica intensa, l' n, lo stress e la febbre. Tuttavia, quando la frequenza cardiaca aumenta senza una causa apparente, potrebbe essere il segnale di un problema di salute sottostante. La tachicardia può essere associata a disturbi cardiaci, come aritmie, o a condizioni non cardiache come l'ipertiroidismo.

Le palpitazioni sono una percezione sgradevole del battito cardiaco, spesso descritta come un battito accelerato, irregolare o troppo forte. Molte persone sperimentano palpitazioni occasionali, che possono essere scatenate da fattori come l'assunzione eccessiva di caffeina, il consumo di alcol, lo stress emotivo o l'attività fisica intensa. Le palpitazioni possono anche verificarsi in assenza di un ritmo cardiaco anomalo e non sempre sono indicative di una patologia cardiaca. In alcuni casi, le palpitazioni possono essere il risultato di un'aumentata sensibilità del corpo ai normali battiti del cuore.

L'ansia e le palpitazioni sono strettamente correlate, in quanto uno stato di preoccupazione inteso può causare un aumento dell'adrenalina, l'ormone dello stress, che stimola il cuore a battere più velocemente e con maggiore forza. Questo meccanismo di risposta allo stress è una reazione naturale del corpo, ma quando l'ansia diventa cronica, le palpitazioni possono diventare frequenti e compromettere la qualità della vita. Le persone che soffrono di disturbi d'ansia possono avvertire palpitazioni anche in situazioni che normalmente non causerebbero un'accelerazione del battito cardiaco.

Anche condizioni non cardiache possono provocare palpitazioni, tra cui il reflusso gastroesofageo è una delle cause meno conosciute, ma che può indurre palpitazioni. L'irritazione dell'esofago causata dal reflusso acido può stimolare il nervo vago, che ha un ruolo nella regolazione del ritmo cardiaco, causando così un'alterazione dei battiti cardiaci.

La tiroide è un altro organo che può influenzare il ritmo cardiaco: l'ipertiroidismo, una condizione caratterizzata da un'eccessiva produzione di ormoni tiroidei, può causare un'accelerazione del metabolismo e un aumento della frequenza cardiaca, con conseguenti palpitazioni. Al contrario, l'ipotiroidismo può rallentare la frequenza cardiaca. Un controllo della funzionalità tiroidea è spesso consigliato nei pazienti che presentano palpitazioni persistenti senza una causa apparente.

L'ernia iatale rientra tra le cause di palpitazioni: questa condizione si verifica quando una parte dello stomaco spinge verso l'alto attraverso il diaframma, comprimendo il cuore e influenzando il ritmo cardiaco. Sebbene non sia una causa diretta di problemi cardiaci, la pressione esercitata dall'ernia può indurre una sensazione di palpitazione, soprattutto dopo i pasti o in posizione sdraiata.

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Quando si presentano le palpitazioni

Le palpitazioni possono manifestarsi in diverse situazioni e in momenti specifici della giornata: 

  • da sdraiato sono un fenomeno abbastanza comune e possono verificarsi quando una persona si rilassa dopo una giornata stressante o si mette a letto per dormire: questa posizione può accentuare la percezione dei battiti cardiaci, rendendoli più evidenti. In alcuni casi, il cambiamento di pressione all'interno del corpo quando si passa dalla posizione eretta a quella sdraiata può stimolare il cuore e provocare palpitazioni; 

  • dopo mangiato, sono spesso associate a pasti abbondanti o al consumo di cibi ricchi di grassi, zuccheri o caffeina. Dopo un pasto, il corpo devia una maggiore quantità di sangue verso il sistema digestivo per facilitare la digestione, aumentando così il lavoro del cuore. Alcuni alimenti possono anche irritare l'esofago o influenzare il sistema nervoso autonomo, causando una sensazione di battiti irregolari o accelerati; 

  • palpitazioni notturne possono essere particolarmente fastidiose, disturbando il sonno e causando ansia. Queste palpitazioni possono essere scatenate da vari fattori, tra cui stress accumulato durante la giornata, reflusso gastroesofageo, assunzione di alcol o caffeina nelle ore serali, o cambiamenti ormonali. Le palpitazioni notturne possono anche essere legate a una condizione chiamata apnea notturna, in cui la respirazione si interrompe ripetutamente durante il sonno, provocando una risposta di allarme del corpo e un'accelerazione del battito cardiaco.

Palpitazioni cardiache, quali sono i fattori di rischio

Le palpitazioni e il battito irregolare possono essere causati da una vasta gamma di fattori di rischio, alcuni dei quali legati a stili di vita non salutari, mentre altri dipendono da condizioni mediche sottostanti. Capire quali siano questi fattori di rischio è fondamentale per prevenire e gestire al meglio questi disturbi cardiaci.

Tra i principali fattori di rischio troviamo lo stress e l'ansia: situazioni di forte stress emotivo o periodi di ansia intensa possono innescare il rilascio di adrenalina, un ormone che stimola il cuore a battere più velocemente, causando palpitazioni e battiti irregolari. Anche la privazione del sonno contribuisce a questi sintomi, poiché la mancanza di riposo adeguato aumenta l'attivazione del sistema nervoso simpatico, che può incidere sul ritmo cardiaco. Lo stile di vita sedentario e l'assenza di attività fisica regolare possono indebolire il sistema cardiovascolare, rendendo il cuore più vulnerabile a variazioni del ritmo.

Un altro fattore di rischio importante è l'uso di sostanze stimolanti, come caffeina, nicotina e alcol. L'assunzione eccessiva di caffeina o il fumo possono portare a un aumento dell'eccitabilità del muscolo cardiaco, con conseguenti battiti irregolari. L'alcol, soprattutto se consumato in grandi quantità o durante un singolo episodio di eccesso (binge drinking), può alterare il ritmo cardiaco, causando palpitazioni o aritmie. Anche alcune droghe, come la cocaina o le amfetamine, sono note per causare gravi irregolarità del ritmo cardiaco.

Le condizioni mediche rappresentano un altro gruppo di fattori di rischio per le palpitazioni e il battito irregolare: 

  • ipertiroidismo, ovvero una produzione eccessiva di ormoni tiroidei, può accelerare il metabolismo e aumentare la frequenza cardiaca, rendendo il cuore più suscettibile a variazioni del ritmo; 

  • anemia, caratterizzata da una ridotta quantità di emoglobina nel sangue, richiede uno sforzo maggiore del cuore per trasportare ossigeno ai tessuti, causando talvolta palpitazioni; 

  • l'insufficienza cardiaca, le valvulopatie o le aritmie note, come la fibrillazione atriale, possono essere alla base di un battito irregolare e devono essere gestite con l'assistenza di un cardiologo; 

  • reflusso gastroesofageo poiché l'irritazione dell'esofago può stimolare il nervo vago, che ha un ruolo nel controllo del battito cardiaco; 

  • obesità è un fattore di rischio significativo: l'eccesso di peso aumenta il carico di lavoro del cuore e può portare a ipertensione, aumentando così la probabilità di aritmie. Anche l'apnea notturna, una condizione caratterizzata da interruzioni della respirazione durante il sonno, può causare fluttuazioni del ritmo cardiaco, in quanto il corpo sperimenta periodi ripetuti di ridotta ossigenazione.

Infine, alcuni farmaci possono causare palpitazioni e battito irregolare come effetto collaterale. Tra questi si annoverano alcuni farmaci per l'asma (come i broncodilatatori), i decongestionanti nasali, i farmaci per la tiroide e alcuni antidepressivi. Anche l'uso di integratori a base di erbe o di prodotti contenenti efedrina può contribuire a questi sintomi. È importante discutere con il medico ogni possibile effetto collaterale dei farmaci in uso per gestire al meglio i sintomi e prevenire complicazioni cardiache.

Come abbassare la frequenza cardiaca

Abbassare la frequenza cardiaca è possibile attraverso diverse tecniche, alcune delle quali sono immediatamente applicabili, mentre altre richiedono modifiche dello stile di vita a lungo termine. Una delle tecniche più efficaci per ridurre la frequenza cardiaca è la respirazione profonda: inspirare lentamente e profondamente attraverso il naso, trattenere il respiro per qualche secondo e poi espirare lentamente attraverso la bocca può aiutare a calmare il sistema nervoso e ridurre il ritmo cardiaco.

L'attività fisica regolare è un altro modo per mantenere sotto controllo la frequenza cardiaca. L'esercizio fisico, come la camminata, la corsa leggera o il nuoto, aiuta a migliorare la capacità del cuore di pompare il sangue e riduce la frequenza cardiaca a riposo. Anche la riduzione dello stress è cruciale: tecniche come la meditazione, lo yoga e il rilassamento muscolare progressivo possono aiutare a diminuire l'attivazione del sistema simpatico e favorire il rilassamento del cuore. Evitare il consumo eccessivo di caffeina, alcol e nicotina può contribuire a mantenere una frequenza cardiaca stabile.

Palpitazioni quando preoccuparsi

Le palpitazioni non sempre sono motivo di preoccupazione, ma in alcuni casi possono essere il segnale di una condizione sottostante più seria. È importante consultare un medico se le palpitazioni sono frequenti, durano a lungo o sono accompagnate da altri sintomi come dolore al petto, respiro affannoso, vertigini o svenimenti. Questi segni potrebbero indicare un problema cardiaco più grave, come un'aritmia, e richiedono una valutazione immediata.

Un esame cardiologico per palpitazioni può includere diversi test, tra cui un elettrocardiogramma (ECG), che registra l'attività elettrica del cuore e aiuta a identificare eventuali anomalie del ritmo cardiaco. In alcuni casi, può essere necessario un monitoraggio Holter, che consente di registrare il ritmo cardiaco per 24-48 ore, fornendo informazioni dettagliate sui battiti del cuore durante le attività quotidiane. Altri esami possibili includono un ecocardiogramma per valutare la struttura e la funzionalità del cuore e test da sforzo per osservare la risposta del cuore durante l'attività fisica. Una diagnosi accurata è fondamentale per determinare la causa delle palpitazioni e stabilire il trattamento più appropriato.

FAQ

Si può morire di bradicardia? 

La bradicardia è una condizione caratterizzata da una frequenza cardiaca inferiore a 60 battiti al minuto. Sebbene in alcuni casi, come negli atleti ben allenati, la bradicardia possa essere considerata normale e persino un segno di buona salute cardiovascolare, in altri può rappresentare un rischio per la salute. La bradicardia può causare sintomi come affaticamento, vertigini, svenimenti e difficoltà respiratorie. In situazioni estreme, quando la frequenza cardiaca è troppo bassa per garantire un adeguato apporto di sangue e ossigeno al corpo, la bradicardia può portare a complicazioni gravi, come insufficienza cardiaca o arresto cardiaco, aumentando il rischio di morte.

Come capire se il battito è irregolare

Capire se il battito è irregolare può non essere semplice, soprattutto perché non tutte le irregolarità del ritmo cardiaco sono percepibili. Tuttavia, alcuni segni possono indicare la presenza di un battito irregolare, come la sensazione di palpitazioni, di battiti mancanti, accelerati o rallentati. A volte, le persone descrivono il battito irregolare come un "fluttuare" del cuore o come se il cuore "saltasse" un battito. Questi sintomi possono essere più evidenti in momenti di riposo, quando il battito cardiaco è più facilmente percepibile, o dopo un'attività fisica intensa.

Un metodo per verificare se il battito è irregolare è quello di misurare il polso. Ponendo due dita (non il pollice) sul polso o sul lato del collo, si può sentire il battito del cuore. Se il ritmo appare irregolare, con battiti che si susseguono senza una cadenza costante, potrebbe essere indicativo di un'aritmia. In caso di dubbi o sintomi persistenti, è importante rivolgersi a un medico per un'ulteriore valutazione. 

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