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Miopia: sintomi, cause e quando è consigliata una visita

~March 06, 2025
10 minuti
miopia

La miopia è uno dei difetti visivi più comuni a livello globale, con un’incidenza in costante crescita, soprattutto tra le nuove generazioni. Difficoltà nel distinguere oggetti lontani, affaticamento visivo e mal di testa sono solo alcuni dei segnali che possono indicare la presenza di questo disturbo refrattivo. Spesso, però, i sintomi vengono sottovalutati o attribuiti a stanchezza o stress visivo, ritardando una diagnosi corretta.

Cos'è la miopia​

La miopia è un difetto refrattivo dell’occhio caratterizzato dalla difficoltà nel vedere chiaramente gli oggetti distanti, mentre la visione da vicino rimane nitida. Questo accade perché i raggi luminosi provenienti da lontano vengono messi a fuoco davanti alla retina, anziché direttamente su di essa. La causa principale è spesso un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare o un’anomalia nella curvatura della cornea o del cristallino.

La miopia e l’astigmatismo possono coesistere nello stesso individuo, dando origine a una condizione nota come astigmatismo miopico. In questo caso, la difficoltà visiva non si limita solo agli oggetti distanti, ma può essere accompagnata da una distorsione delle immagini, dovuta alla curvatura irregolare della cornea o del cristallino. 

Chi soffre di questa combinazione refrattiva può percepire le immagini non solo sfocate, ma anche allungate o sdoppiate in alcune direzioni. I sintomi più comuni includono affaticamento oculare, difficoltà nella messa a fuoco e, nei casi più severi, mal di testa o vertigini. La correzione di miopia e astigmatismo insieme avviene attraverso l’uso di occhiali con lenti cilindriche e divergenti, lenti a contatto toriche o, nei casi idonei, tramite interventi di chirurgia refrattiva. Un esame oculistico approfondito permette di individuare il grado di entrambi i difetti visivi e di prescrivere il trattamento più adeguato per migliorare la qualità della visione.

Quali sono i gradi della miopia

La miopia viene classificata in base al valore del difetto refrattivo misurato in diottrie negative (D), che indicano l’entità dello spostamento del fuoco visivo rispetto alla retina. Questo difetto può variare da lieve a grave e influenzare in modo diverso la qualità della visione e la gestione della condizione.

  • Lieve

    • Diottrie: fino a -3,00 D

    • Visione: La visione da vicino è generalmente buona, mentre gli oggetti lontani appaiono leggermente sfocati. I sintomi sono lievi e possono includere affaticamento visivo e difficoltà nella lettura di testi o segnali a distanza.

    • Rimedi: Si corregge facilmente con occhiali o lenti a contatto.

  • Moderata

    • Diottrie: -3,00 D a -6,00 D

    • Visione: La sfocatura a distanza diventa più evidente, rendendo difficile la visione di dettagli anche a distanze intermedie.

    • Rimedi: Monitorare regolarmente la progressione, soprattutto nei giovani.

  • Elevata

    • Diottrie: -6,00 D a -10,00 D

    • Visione: La visione senza correzione è molto compromessa, e la dipendenza dagli occhiali o dalle lenti a contatto è quasi totale.

    • Rimedi: Può essere considerata la chirurgia refrattiva come opzione correttiva.

  • Elevata patologica

    • Diottrie: oltre -10,00 D

    • Visione: Detta anche miopia degenerativa, è una condizione progressiva che può influenzare la salute retinica.

    • Rimedi: Richiede controlli oftalmologici frequenti per prevenire e gestire eventuali complicanze.

Indipendentemente dal grado di miopia, è fondamentale sottoporsi a visite oculistiche periodiche per monitorare eventuali variazioni e prevenire complicazioni. La correzione visiva con occhiali, lenti a contatto o chirurgia refrattiva è essenziale per garantire una buona qualità della visione e ridurre i rischi associati a una miopia elevata.

Quali sono i sintomi di miopia

La miopia si manifesta a causa di un’eccessiva lunghezza del bulbo oculare o di un’anomalia nella curvatura della cornea o del cristallino, che porta i raggi luminosi a focalizzarsi davanti alla retina anziché direttamente su di essa. I sintomi della miopia possono variare in base al grado di severità del difetto visivo e possono peggiorare nel tempo, soprattutto durante l’adolescenza.

Tra i segnali e sintomi principali che si possono avvertire ci sono: 

  • visione sfocata da lontano, il sintomo principale della miopia è la difficoltà nel distinguere chiaramente oggetti o scritte a distanza, come cartelli stradali, lavagne scolastiche o schermi televisivi. La visione migliora notevolmente quando l’oggetto viene avvicinato agli occhi; 

  • affaticamento visivo, le persone miopi tendono a sforzare gli occhi per cercare di migliorare la messa a fuoco, causando affaticamento visivo, bruciore o senso di pesantezza oculare, specialmente dopo attività prolungate come la lettura o l’uso di dispositivi digitali; 

  • strizzare gli occhi, per migliorare la nitidezza visiva, chi soffre di miopia può avere l’abitudine di strizzare frequentemente gli occhi, un meccanismo compensatorio che aiuta temporaneamente a ridurre la sfocatura; 

  • mal di testa, l’eccessivo sforzo oculare può causare cefalee, soprattutto nella zona frontale o intorno agli occhi, aggravate dall’uso prolungato della vista senza correzione adeguata; 

  • difficoltà a vedere negli ambienti poco illuminati o di notte, la miopia può peggiorare in condizioni di scarsa illuminazione, rendendo più difficile distinguere dettagli e aumentando il rischio di visione offuscata o aloni intorno alle fonti luminose.

Se non corretta, la miopia può influenzare significativamente la qualità della vita, rendendo indispensabile un controllo oculistico per la diagnosi e la prescrizione di occhiali, lenti a contatto o trattamenti specifici.

Riconoscere la miopia nei bambini

La miopia nei bambini può essere difficile da individuare precocemente, poiché i più piccoli spesso non sono in grado di descrivere con precisione i loro problemi visivi. Tuttavia, esistono segnali e comportamenti che possono indicare la presenza di questo difetto refrattivo, rendendo fondamentale un controllo oculistico tempestivo.

Uno dei sintomi più comuni della miopia infantile è la difficoltà nel vedere chiaramente gli oggetti distanti. I bambini possono avere problemi nel leggere la lavagna a scuola, nel riconoscere volti o nel guardare la televisione, avvicinandosi eccessivamente agli schermi per migliorare la visione. Spesso tendono a strizzare gli occhi o a socchiuderli nel tentativo di mettere meglio a fuoco gli oggetti lontani.

Altri segnali includono frequenti mal di testa, affaticamento oculare e un calo dell’attenzione durante le attività che richiedono l’uso della vista da lontano. I bambini miopi possono anche sviluppare abitudini posturali scorrette, come inclinare la testa o avvicinarsi eccessivamente ai libri o ai quaderni mentre scrivono o leggono.

Un altro indicatore è la scarsa performance scolastica, poiché una visione poco nitida può rendere difficile la concentrazione e la comprensione del materiale didattico. Inoltre, alcuni bambini possono evitare attività che richiedono una buona visione a distanza, come gli sport o i giochi all’aperto, preferendo attività da vicino.

Per una diagnosi precisa, è fondamentale sottoporre il bambino a una visita oculistica specialistica

L’esame della vista comprende test dell’acuità visiva, misurazione della refrazione e, se necessario, la dilatazione pupillare per valutare con precisione il grado di miopia. Screening visivi regolari, soprattutto nei primi anni di scuola, sono essenziali per identificare eventuali difetti visivi e correggerli tempestivamente con occhiali o altre soluzioni ottiche, prevenendo possibili complicazioni nello sviluppo della vista. 

Le cause della miopia

Le cause della miopia sono multifattoriali e comprendono predisposizione genetica, fattori ambientali e alterazioni strutturali dell’occhio.

La componente genetica gioca un ruolo significativo nello sviluppo della miopia. Se uno o entrambi i genitori sono miopi, il rischio di sviluppare il difetto visivo è maggiore. Studi hanno dimostrato che esistono diversi geni associati alla miopia, che influenzano la crescita dell’occhio e la forma della cornea. Tuttavia, la genetica da sola non è sufficiente a spiegare l’aumento della prevalenza della miopia, suggerendo l’importanza di fattori ambientali.

L’aumento della miopia negli ultimi decenni è stato attribuito anche a cambiamenti nello stile di vita. Tra i principali fattori di rischio ambientali si includono:

  • uso prolungato della visione da vicino: attività come lettura, studio intensivo, utilizzo di dispositivi digitali e computer aumentano lo stress visivo, favorendo l’allungamento del bulbo oculare.

  • scarsa esposizione alla luce naturale: studi suggeriscono che trascorrere poco tempo all’aria aperta, soprattutto durante l’infanzia, può contribuire allo sviluppo della miopia. La luce naturale favorisce il rilascio di dopamina nella retina, un neurotrasmettitore che aiuta a regolare la crescita del bulbo oculare.

  • illuminazione inadeguata: leggere o svolgere attività visive in ambienti con scarsa illuminazione può affaticare gli occhi e contribuire alla progressione della miopia.

La miopia è associata a modifiche anatomiche dell’occhio, tra cui:

  • eccessiva lunghezza del bulbo oculare: nella maggior parte dei casi, la miopia è causata da un allungamento del bulbo oculare, che porta i raggi luminosi a convergere davanti alla retina.

  • curvatura anomala della cornea o del cristallino: se la cornea o il cristallino presentano una curvatura eccessiva, la luce viene deviata in modo errato, causando sfocatura nella visione da lontano.

Test della miopia e diagnosi

La miopia è un difetto refrattivo che può essere diagnosticato attraverso una serie di test eseguiti da un medico oculista o un optometrista. La diagnosi precoce è essenziale per prevenire il peggioramento della condizione e per garantire una correzione adeguata. I test per la miopia valutano la capacità dell’occhio di mettere a fuoco gli oggetti distanti e determinano il grado del difetto visivo.

Principali test per la diagnosi della miopia

  1. Test dell’acuità visiva

    • Il paziente legge lettere o simboli di diverse dimensioni su una tabella ottotipica posta a una distanza standard (generalmente 6 metri).

    • Se la visione è ridotta e migliora con lenti correttive, si sospetta la presenza di miopia.

  2. Esame della refrazione

    • Viene effettuato con un forottero o con lenti di prova per misurare il difetto visivo.

    • L’operatore modifica le lenti fino a ottenere una visione chiara, determinando il grado di miopia in diottrie.

  3. Autorefrattometria

    • Un dispositivo automatizzato misura la capacità dell’occhio di mettere a fuoco, fornendo una stima oggettiva del difetto refrattivo.

    • Questo test è particolarmente utile nei bambini o nei pazienti che non riescono a comunicare chiaramente i loro problemi visivi.

  4. Cheratometria e topografia corneale

    • Analizzano la curvatura della cornea per individuare eventuali anomalie strutturali che potrebbero influenzare la miopia.

Importanza della diagnosi precoce

Effettuare un test per la miopia è fondamentale per identificare il difetto visivo e correggerlo con occhiali, lenti a contatto o chirurgia refrattiva. Controlli regolari permettono di monitorare la progressione della miopia e adottare strategie per limitarne l’evoluzione, soprattutto nei bambini e nei giovani adulti.

Come si cura la miopia

La miopia non è una patologia, ma un difetto refrattivo dell’occhio che può essere corretto attraverso diversi approcci terapeutici, a seconda della gravità e delle esigenze del paziente. Il trattamento più comune consiste nell’utilizzo di occhiali da vista con lenti divergenti, che permettono ai raggi luminosi di focalizzarsi correttamente sulla retina, garantendo una visione nitida. Un’alternativa agli occhiali sono le lenti a contatto, disponibili in diverse varianti, comprese le lenti morbide, rigide gas-permeabili e toriche per chi presenta anche astigmatismo. Le lenti a contatto offrono un campo visivo più ampio rispetto agli occhiali e sono spesso preferite da chi pratica sport o desidera un’opzione estetica più discreta.

Per i pazienti che desiderano una soluzione più definitiva, è possibile ricorrere alla chirurgia refrattiva, che comprende tecniche come il LASIK (Laser-Assisted in Situ Keratomileusis), il PRK (Cheratectomia Fotorifrattiva) e lo SMILE (Small Incision Lenticule Extraction). Questi interventi modificano la curvatura della cornea attraverso l’uso di un laser ad eccimeri, consentendo una riduzione o eliminazione della miopia. Tuttavia, la chirurgia refrattiva è indicata solo per pazienti adulti con miopia stabile e deve essere valutata attentamente attraverso esami pre-operatori specifici.

Un’altra tecnica per il controllo della progressione miopica, particolarmente indicata nei bambini e nei giovani, è l’ortocheratologia, che prevede l’uso di lenti a contatto rigide notturne in grado di rimodellare temporaneamente la cornea, riducendo la necessità di occhiali durante il giorno. Recentemente, sono stati sviluppati anche farmaci a base di atropina a basse dosi, utilizzati per rallentare l’allungamento del bulbo oculare nei bambini, riducendo così l’aggravarsi della miopia.

Oltre ai trattamenti specifici, alcune strategie comportamentali possono contribuire alla gestione della miopia, soprattutto nei giovani. Limitare l’uso prolungato di dispositivi digitali, fare pause frequenti durante la lettura e trascorrere più tempo all’aperto sono misure raccomandate per ridurre lo stress visivo e rallentare la progressione del difetto refrattivo. Il monitoraggio periodico con visite oculistiche regolari è fondamentale per adeguare la correzione visiva e prevenire eventuali complicanze associate a una miopia elevata, come il rischio di distacco di retina o degenerazione maculare miopica.

La miopia può migliorare con l'età​?

La miopia è un difetto refrattivo che, nella maggior parte dei casi, tende a progredire piuttosto che migliorare con l’età, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza. Questo accade perché la crescita del bulbo oculare non è ancora stabilizzata, portando a un progressivo aumento della lunghezza assiale dell’occhio e, di conseguenza, a un peggioramento della miopia. La progressione miopica può continuare fino ai 20-25 anni, quando la crescita dell’occhio si stabilizza.

Tuttavia, in età adulta, la miopia può subire delle variazioni. In alcuni casi, si osserva una lieve riduzione della miopia dopo i 40-50 anni, spesso dovuta all’inizio della presbiopia (la naturale perdita di elasticità del cristallino), che può temporaneamente compensare parte del difetto miopico. Questo fenomeno, però, non rappresenta un vero e proprio miglioramento della miopia, ma piuttosto un’alterazione del potere di accomodazione dell’occhio.

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