Lordosi: cosa è, come si diagnostica e come curarla

La lordosi è una curvatura fisiologica della colonna vertebrale che, quando diventa eccessiva, può causare problemi posturali e dolore. Questa condizione interessa principalmente la zona lombare e cervicale, alterando l’allineamento del corpo e compromettendo la funzionalità della schiena. Ma come si distingue una lordosi normale da una patologica? E quali sono le strategie più efficaci per diagnosticarla e trattarla?
Cos’è la lordosi e le tipologie
La lordosi è una curvatura fisiologica della colonna vertebrale che si manifesta con una concavità posteriore, ossia una curvatura che si orienta verso l’interno del corpo. Si trova, in condizioni di benessere, nella regione cervicale e lombare e svolge un ruolo essenziale nel mantenimento dell’equilibrio, nella distribuzione del peso corporeo e nell’assorbimento degli shock durante il movimento. Tuttavia, quando questa curva risulta accentuata o ridotta oltre i limiti considerati normali, si parla rispettivamente di iperlordosi o ipolordosi, condizioni che possono causare dolori, alterazioni posturali e difficoltà nei movimenti.
Dal punto di vista anatomico, la lordosi identifica una delle quattro curve principali della colonna vertebrale, insieme alla cifosi toracica e sacrale. La sua presenza è essenziale per garantire la biomeccanica corretta del corpo umano.
Quali sono i tipi di lordosi?
Usualmente si è soliti distinguere tra lordosi lombare, lordosi cervicale e lordosi lombosacrale.
Che cosa è la lordosi lombare
La lordosi lombare si riferisce alla curvatura fisiologica della parte inferiore della colonna vertebrale, compresa tra la prima vertebra lombare (L1) e la quinta vertebra lombare (L5). Questa curva è essenziale per sostenere il peso della parte superiore del corpo e facilitare i movimenti del tronco e degli arti inferiori.
In condizioni di benessere, la lordosi lombare contribuisce a mantenere una postura eretta, riducendo la pressione sulle vertebre e sui dischi intervertebrali. Inoltre, favorisce la distribuzione del carico durante attività come camminare, correre e sollevare pesi.
Bisogna poi considerare due condizioni patologie legate alla lordosi lombare:
iperlordosi, si verifica quando la curvatura lombare è eccessivamente accentuata, spesso a causa di cattive abitudini posturali, obesità o debolezza dei muscoli addominali e glutei. Questa condizione può causare dolore lombare cronico, rigidità muscolare e difficoltà nei movimenti.
ipolordosi, una condizione che si identifica con una curvatura ridotta, spesso a causa di traumi, malattie degenerative o tensioni muscolari. Può limitare la mobilità della colonna vertebrale e aumentare il rischio di compressione dei nervi spinali.
Dal punto di vista diagnostico, la lordosi lombare viene valutata mediante esami clinici e tecniche di imaging come la radiografia, che consente di misurare l’angolo della curva lombare. In genere, un angolo compreso tra 20° e 45° è considerato fisiologico, mentre valori superiori o inferiori indicano rispettivamente iperlordosi o ipolordosi.
Cosa è la lordosi cervicale
La lordosi cervicale si trova nella parte superiore della colonna vertebrale, tra la prima vertebra cervicale (C1 o atlante) e la settima vertebra cervicale (C7). Questa curva è essenziale per sostenere il peso della testa, garantire la mobilità del collo e proteggere il midollo spinale che attraversa le vertebre cervicali.
La curvatura cervicale permette di mantenere la testa in posizione eretta, distribuendo il peso in modo uniforme sulla colonna vertebrale. Inoltre, facilita i movimenti del collo, come la rotazione, la flessione e l’estensione. Anche in questo caso si identificano due condizioni patologiche:
iperlordosi cervicale, si verifica quando la curva cervicale è eccessivamente accentuata, spesso a causa di posture scorrette, come l’uso prolungato di dispositivi digitali (sindrome del “text neck”). Può causare dolore al collo, rigidità muscolare, mal di testa e disturbi della postura;
ipolordosi cervicale, si ha quando la curvatura cervicale si appiattisce, riducendo la capacità di assorbire gli shock e aumentando il rischio di compressione delle radici nervose. Può essere causata da traumi, come il colpo di frusta, o da tensioni muscolari croniche.
La diagnosi della lordosi cervicale si basa su esami clinici e radiologici, con una particolare attenzione all’angolo di curvatura, che in condizioni normali varia tra 20° e 40°. Un’alterazione di questo angolo può influenzare negativamente la biomeccanica del collo e della colonna vertebrale.
Lordosi lombosacrale, cosa sapere
La lordosi lombosacrale è la curvatura situata nella zona di transizione tra la colonna lombare e il sacro, coinvolgendo la quinta vertebra lombare (L5) e la prima vertebra sacrale (S1). Questa regione è particolarmente sollecitata durante i movimenti di flessione ed estensione del tronco, oltre a svolgere un ruolo cruciale nel mantenimento della stabilità del bacino.
La lordosi lombosacrale contribuisce a distribuire il peso corporeo tra la colonna vertebrale e il bacino, riducendo lo stress meccanico sulle articolazioni sacroiliache e sui dischi intervertebrali. Le due situazioni di eccesso o meno di curvature vengono così definite:
iperlordosi lombosacrale: si verifica quando la curvatura è eccessiva, spesso a causa di una retroversione del bacino, debolezza dei muscoli addominali e sovraccarico lombare. Questa condizione può causare dolore lombare, infiammazione dei nervi spinali e limitazione dei movimenti.
ipolordosi lombosacrale: si verifica quando la curvatura è ridotta o assente, compromettendo la capacità di assorbire gli shock e aumentando la pressione sui dischi intervertebrali. Le cause includono traumi, malattie degenerative e posture scorrette prolungate.
La valutazione della lordosi lombosacrale avviene mediante esami radiologici, che permettono di misurare l’angolo di inclinazione lombo-sacrale. Un angolo compreso tra 30° e 50° è considerato fisiologico, mentre valori anomali possono indicare la presenza di patologie posturali o degenerative.
I sintomi della lordosi
I sintomi della lordosi possono essere suddivisi in due categorie principali: quelli di natura muscolo-scheletrica e quelli di origine neurologica.
Sintomi muscolo scheletrici
dolore locale, è il sintomo più comune e si manifesta nella regione interessata. Può essere continuo o episodico, peggiorare con determinati movimenti e migliorare con il riposo;
rigidità muscolare, l’aumento o la riduzione della curvatura altera la biomeccanica della colonna, causando contratture muscolari che limitano la mobilità;
affaticamento muscolare: I muscoli della schiena e dell’addome lavorano eccessivamente per mantenere la postura, causando affaticamento e tensione;
alterazioni posturali: La postura può risultare compromessa, con un’accentuazione della curva lombare o cervicale e uno spostamento del bacino o della testa.
Sintomi della lordosi lombare
La lordosi lombare si manifesta nella parte inferiore della colonna vertebrale, tra L1 e L5. I sintomi principali includono:
dolore lombare: Il dolore è spesso localizzato nella parte bassa della schiena e può irradiarsi verso i glutei e le gambe;
limitazione dei movimenti: La flessione, l’estensione e la rotazione del tronco risultano difficoltose.
instabilità del bacino: La posizione del bacino può alterarsi, causando difficoltà a mantenere la postura eretta.
affaticamento cronico: La continua tensione dei muscoli lombari porta a un senso di affaticamento costante.
Nei casi più gravi, l’iperlordosi lombare può comprimere i nervi spinali, causando sintomi neurologici come formicolio, intorpidimento o debolezza agli arti inferiori.
Sintomi della lordosi cervicale
La lordosi cervicale coinvolge la parte superiore della colonna vertebrale, dalla vertebra C1 alla C7. I sintomi più comuni includono:
dolore al collo: Il dolore può irradiarsi verso le spalle e le braccia;
rigidità e limitazione dei movimenti: La rotazione, la flessione e l’estensione del collo risultano limitate;
cefalea tensiva: la tensione muscolare può causare mal di testa, spesso localizzato nella parte posteriore del cranio.
disturbi dell’equilibrio: in alcuni casi, l’alterazione della curvatura cervicale può influenzare l’equilibrio;
Vertigini e acufeni: la compressione dei nervi cervicali può provocare sintomi come vertigini, acufeni e disturbi della vista.
La compressione delle radici nervose cervicali può causare sintomi neurologici come intorpidimento, formicolio o debolezza agli arti superiori.
Sintomi della lordosi lombosacrale
La lordosi lombosacrale si localizza nella zona di transizione tra la colonna lombare e il sacro, coinvolgendo le vertebre L5 e S1. I sintomi principali includono:
dolore lombare e sacrale: il dolore può irradiarsi verso i glutei, la parte posteriore delle cosce e, nei casi più gravi, lungo il nervo sciatico;
rigidità articolare: la rigidità nella regione lombosacrale limita la flessione e l’estensione del tronco;
difficoltà nei movimenti quotidiani: azioni come sollevare pesi, piegarsi o stare in piedi per lunghi periodi diventano difficoltose;
alterazioni della deambulazione: nei casi più avanzati, la postura compromessa può influenzare la camminata, causando instabilità e affaticamento.
La compressione del nervo sciatico, che si origina nella regione lombosacrale, può provocare dolore, intorpidimento e debolezza agli arti inferiori, compromettendo la mobilità.
Sintomi neurologici associati alla lordosi
Quando l’alterazione della curvatura vertebrale provoca la compressione dei nervi spinali, si possono manifestare sintomi neurologici, tra cui:
formicolio e intorpidimento: sensazioni anomale agli arti superiori o inferiori, a seconda della localizzazione della lordosi;
debolezza muscolare: Riduzione della forza negli arti colpiti, che può compromettere la funzionalità quotidiana.
riflessi alterati: I riflessi tendinei possono risultare attenuati o esagerati.
dolore irradiato: Il dolore può estendersi lungo i nervi, causando sciatalgia (nel caso della lordosi lombare) o brachialgia (nel caso della lordosi cervicale).
Sintomi della lordosi in bambini e adolescenti
Nei bambini e negli adolescenti, la lordosi può manifestarsi con sintomi più lievi o addirittura essere asintomatica nelle fasi iniziali. Tuttavia, un’accentuazione della curvatura può causare:
dolore alla schiena, soprattutto dopo attività fisica prolungata.
postura alterata, con un’accentuazione della curva lombare e sporgenza dell’addome.
difficoltà a mantenere una postura corretta per lunghi periodi.
La diagnosi precoce è essenziale per prevenire complicazioni a lungo termine.
La diagnosi di lordosi lombare
La diagnosi di lordosi serve a identificare la causa delle alterazioni e impostare un trattamento adeguato. Il processo diagnostico si articola in alcune fasi: dalla rivisita ortopedica e specifici esami strumentali, tra cui la radiografia della lordosi lombo-sacrale.
La visita ortopedica rappresenta il primo step per la diagnosi di una possibile alterazione della lordosi lombare. Questo esame clinico viene eseguito da un medico ortopedico specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Durante la visita, il medico procede con:
anamnesi clinica: Raccolta delle informazioni relative ai sintomi del paziente, alla loro durata e intensità, oltre a eventuali traumi, patologie pregresse e abitudini posturali.
esame obiettivo: Valutazione della postura, dell’allineamento della colonna vertebrale e della mobilità articolare. Il medico esamina anche la presenza di dolore alla palpazione e verifica la forza muscolare e i riflessi neurologici per identificare eventuali compressioni nervose.
test specifici: Possono essere eseguiti test come la manovra di Schober per misurare la flessibilità della colonna lombare e valutare l’ampiezza dei movimenti.
L’obiettivo della visita ortopedica è stabilire se l’alterazione della lordosi lombare sia di natura posturale, muscolare o strutturale, determinando così la necessità di ulteriori esami diagnostici.
Si prosegue con la radiografia della lordosi lombo-sacrale che è l’esame strumentale di riferimento per valutare la curvatura lombare e identificare eventuali anomalie. Questo esame radiologico consente di visualizzare le vertebre lombari (L1-L5) e la prima vertebra sacrale (S1), permettendo di misurare l’angolo della curvatura lombosacrale.
tecnica di esecuzione: Il paziente viene posizionato in piedi per garantire una valutazione accurata della colonna sotto il carico naturale del corpo. La radiografia può essere effettuata in proiezione laterale e antero-posteriore per ottenere immagini dettagliate.
misurazione dell’angolo lombosacrale: L’angolo tra la superficie superiore della vertebra S1 e una linea orizzontale rappresenta il parametro principale per valutare la lordosi lombare. Valori superiori a 50° indicano un’iperlordosi, mentre valori inferiori a 30° suggeriscono un’ipolordosi.
valutazione della colonna nel suo complesso: La radiografia permette di rilevare eventuali anomalie vertebrali, come spondilolistesi, scoliosi o artrosi, che possono influire sulla curvatura lombare.
L’esame radiografico è essenziale non solo per confermare la diagnosi, ma anche per monitorare l’evoluzione della patologia e valutare l’efficacia del trattamento.
Lordosi lombare come curarla
La cura della lordosi lombare dipende dalla gravità dell’alterazione, dalla causa sottostante e dai sintomi associati. L’approccio terapeutico mira a ridurre il dolore, migliorare la postura, aumentare la mobilità e prevenire ulteriori complicazioni. Il trattamento può essere conservativo o, nei casi più gravi, chirurgico.
I trattamenti conservativi spaziano da:
fisioterapia: è il trattamento principale per correggere la postura e rafforzare i muscoli della schiena, dell’addome e dei glutei. Gli esercizi di stretching aiutano a ridurre la rigidità muscolare, mentre gli esercizi di rinforzo stabilizzano la colonna vertebrale. Particolarmente efficaci sono gli esercizi di core stability e quelli isometrici per gli addominali profondi;
terapie manuali: tecniche come la terapia miofasciale, la mobilizzazione vertebrale e la chiropratica possono alleviare la tensione muscolare e migliorare l’allineamento della colonna;
modifiche posturali: l’educazione posturale aiuta il paziente a mantenere una posizione corretta durante le attività quotidiane. È importante evitare di stare seduti o in piedi per lunghi periodi senza pause;
controllo del peso corporeo: La riduzione del peso può diminuire la pressione sulla colonna lombare, riducendo il dolore e migliorando la postura.
Accanto ai trattamenti conservativi, il medico può prescrivere dei farmaci per lenire il dolore sintomatico e l’uso di fasce lombari o corsetti ortopedici può fornire supporto temporaneo alla colonna lombare, soprattutto nei casi di iperlordosi grave. Tuttavia, l’uso prolungato è sconsigliato per evitare l’indebolimento dei muscoli posturali.
Nei casi più granvi la chirurgia è riservata ai casi in cui la lordosi lombare è causata da deformità strutturali o compressioni nervose che non rispondono ai trattamenti conservativi. Le procedure chirurgiche possono includere la stabilizzazione vertebrale o la correzione dell’allineamento della colonna.
Non bisogna sottovalutare anche alcuni trattamenti complementari come lo yoga, il Pilates e il Tai Chi possono migliorare la flessibilità, la forza muscolare e l’equilibrio posturale, contribuendo al benessere generale del paziente.
FAQ
Si può curare lordosi in età adulta
Sì, la lordosi può essere trattata anche in età adulta, sebbene l’obiettivo sia ridurre i sintomi e migliorare la postura. Il trattamento principale è la fisioterapia, che include esercizi di rafforzamento del core e stretching. Nei casi lievi, modifiche posturali e attività fisica regolare sono sufficienti, mentre nei casi gravi può essere necessario un intervento chirurgico.
Lordosi cervicale cos'è
La lordosi cervicale è la curvatura fisiologica della colonna vertebrale a livello del collo, essenziale per sostenere la testa e garantire la mobilità. Quando è accentuata (iperlordosi) o ridotta (ipolordosi), può causare dolore, rigidità e limitazione nei movimenti. La diagnosi avviene tramite radiografia o risonanza magnetica, mentre il trattamento prevede fisioterapia ed esercizi di correzione posturale.
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