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Formicolio ai piedi: le possibili cause e gli esami utili per scoprirle

~January 13, 2025
10 minuti
Formicolio ai piedi

Il formicolio ai piedi è un sintomo comune che può manifestarsi in diverse condizioni cliniche, spesso transitorie, ma talvolta indicative di patologie più complesse. Questa sensazione, che varia dal pizzicore all’intorpidimento, può derivare da cause che spaziano da semplici compressioni nervose a disturbi di natura metabolica, neurologica o vascolare. Comprendere l’origine del formicolio è fondamentale per una corretta diagnosi e gestione del problema. In questo articolo analizzeremo le principali cause del disturbo e gli esami diagnostici più utili per individuarle.

Come si manifesta il formicolio al piede

Il formicolio al piede è una condizione caratterizzata da una sensazione anomala che può essere descritta come pizzicore, intorpidimento o una leggera vibrazione. Il fenomeno può interessare uno o entrambi i piedi e può manifestarsi in modo intermittente o continuo, a seconda della causa sottostante.

La sensazione di formicolio può presentarsi in diverse modalità. Nei casi più lievi, il soggetto percepisce un pizzicore lieve e transitorio, spesso legato a una postura scorretta o a una compressione temporanea di un nervo. È il caso di quando si mantiene una posizione statica per un lungo periodo, come sedersi con le gambe incrociate. Al contrario, nei casi più persistenti, il formicolio può essere accompagnato da intorpidimento, perdita parziale della sensibilità e, talvolta, da una sensazione di debolezza muscolare nella zona interessata.

Un altro aspetto distintivo del formicolio al piede è la sua eventuale estensione ad altre aree del corpo, in particolare agli arti inferiori che può suggerire un coinvolgimento del sistema nervoso periferico o centrale, come nel caso di neuropatie o compressione dei nervi spinali. La comparsa di altri sintomi, come dolore o bruciore, può indicare condizioni patologiche più complesse, ad esempio neuropatie diabetiche o sindrome del tunnel tarsale.

Da non sottovalutare quando si percepisce anche il formicolio alle dita dei piedi, a sottolineare come la sensazione si stia estendendo lungo il corpo in zone contigue. 

Infine, la durata e l’intensità del formicolio sono elementi rilevanti nella valutazione clinica. Un formicolio di breve durata e autolimitante raramente costituisce motivo di preoccupazione, mentre una sintomatologia persistente e recidivante richiede un’indagine medica approfondita per escludere patologie vascolari, neurologiche o metaboliche. Pertanto, riconoscere come si manifesta questa condizione è fondamentale per un’adeguata diagnosi e gestione del problema.

Quali sono le potenziali cause del formicolio piedi circolazione

Il formicolio ai piedi, una sensazione spesso descritta come pizzicore, intorpidimento o vibrazione leggera, può avere diverse cause. Tra le principali, quelle legate a problemi circolatori rappresentano un elemento di frequente rilevanza clinica. 

Una delle cause più banali e transitorie del formicolio ai piedi è la compressione temporanea dei vasi sanguigni, una condizione che si verifica, ad esempio, quando si mantiene una posizione statica o scomoda per un periodo prolungato, come stare seduti con le gambe incrociate. La pressione esercitata sui vasi limita il flusso sanguigno e provoca una temporanea carenza di ossigeno nei tessuti. Una volta ripristinata la normale circolazione, il formicolio tende a scomparire rapidamente.

L’esposizione a temperature molto basse può determinare una vasocostrizione, ovvero un restringimento dei vasi sanguigni periferici (vasocostrizione): questo meccanismo di difesa dell’organismo riduce l’afflusso di sangue alle estremità, causando una sensazione di intorpidimento e formicolio ai piedi. Di solito, il sintomo scompare con il riscaldamento della zona interessata e il ripristino del flusso sanguigno normale.

La cattiva circolazione venosa, nota anche come insufficienza venosa cronica, è una condizione in cui le vene delle gambe non riescono a garantire un adeguato ritorno del sangue al cuore. Ciò può provocare un ristagno di sangue nei piedi e nelle caviglie, determinando gonfiore, pesantezza e, talvolta, formicolio. Questo sintomo tende a manifestarsi soprattutto dopo molte ore in piedi o seduti e migliora sollevando le gambe per facilitare il ritorno venoso.

Entrando nel campo delle patologie propriamente dette, la malattia arteriosa periferica è una patologia caratterizzata dal restringimento o dall’ostruzione delle arterie periferiche, in particolare quelle degli arti inferiori. La riduzione del flusso sanguigno arterioso comporta una minore ossigenazione dei tessuti, causando dolore, crampi muscolari e, in alcuni casi, formicolio ai piedi. Il sintomo tende a peggiorare durante l’attività fisica, come camminare, e migliora con il riposo. La diagnosi precoce di questa condizione è fondamentale per prevenire complicanze più gravi.

Il diabete è una delle principali cause sistemiche di problemi circolatori e neurologici. Nei pazienti diabetici, un controllo glicemico non ottimale può danneggiare sia i nervi periferici che i vasi sanguigni, causando una condizione nota come neuropatia diabetica. Questa si manifesta con sintomi quali formicolio, bruciore, intorpidimento e dolore, soprattutto ai piedi. La neuropatia diabetica è spesso accompagnata da una ridotta sensibilità, che può aumentare il rischio di lesioni e ulcere ai piedi.

La trombosi venosa profonda è una condizione in cui si forma un coagulo di sangue in una vena profonda, di solito nella gamba. Quando il coagulo impedisce il normale flusso sanguigno, può provocare gonfiore, dolore e, in alcuni casi, formicolio al piede della gamba colpita. La TVP è una condizione potenzialmente grave, poiché il coagulo potrebbe staccarsi e raggiungere i polmoni, causando un’embolia polmonare. Se il formicolio si accompagna a sintomi come dolore improvviso e gonfiore, è importante consultare un medico con urgenza.

E ancora, il fenomeno di Raynaud è un disturbo vasospastico in cui si verifica un restringimento improvviso e temporaneo delle arterie periferiche, soprattutto a livello delle mani e dei piedi. Questo porta a una riduzione temporanea del flusso sanguigno, causando formicolio, intorpidimento e una caratteristica colorazione pallida o blu delle estremità. Gli episodi sono spesso scatenati dall’esposizione al freddo o dallo stress e si risolvono spontaneamente con il ripristino del normale flusso sanguigno.

Da non sottovalutare anche la sindrome dello stretto toracico è una condizione in cui i vasi sanguigni o i nervi che passano attraverso l’area compresa tra la clavicola e la prima costa vengono compressi. Sebbene questa sindrome colpisca principalmente le braccia, in alcuni casi può causare sintomi agli arti inferiori, inclusi formicolio e intorpidimento ai piedi, a causa di una cattiva circolazione sistemica o di un’alterazione posturale che influisce sul flusso sanguigno.

Alcuni farmaci, in particolare quelli utilizzati per il trattamento dell’ipertensione, delle malattie cardiache e dei disturbi neurologici, possono avere come effetto collaterale il formicolio ai piedi. Questi farmaci possono influire sia sul sistema nervoso periferico che sulla circolazione sanguigna, causando una sensazione di pizzicore o intorpidimento. In caso di sintomi persistenti, è consigliabile consultare il medico per valutare eventuali modifiche alla terapia.

L’anemia, in particolare quella da carenza di ferro, può causare una ridotta ossigenazione dei tessuti periferici, determinando sintomi quali stanchezza, pallore e formicolio ai piedi. Questo sintomo è legato alla minore capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti. Il trattamento dell’anemia, mediante l’assunzione di ferro o di altri integratori specifici, può contribuire a risolvere il problema.

Cause psicosomatiche: formicolio ai piedi e ansia

Le cause psicosomatiche dell'ansia e del formicolio ai piedi rappresentano un aspetto cruciale nella comprensione di questi sintomi, spesso sottovalutato. L'ansia, infatti, può attivare il sistema nervoso autonomo, inducendo una risposta fisiologica nota come “lotta o fuga”. 

Questo meccanismo comporta un aumento della frequenza cardiaca, una vasocostrizione periferica e una maggiore tensione muscolare, che possono tradursi in formicolio alle estremità, compresi i piedi. La tensione protratta nel tempo può inoltre causare una compressione dei nervi periferici, aggravando il sintomo. In alcuni casi, il formicolio può essere percepito come una manifestazione di somatizzazione dell'ansia, in cui il disagio emotivo si esprime attraverso sensazioni fisiche. La gestione di tali sintomi richiede un approccio integrato, che comprenda sia il trattamento del disturbo d'ansia sia tecniche di rilassamento e terapia cognitivo-comportamentale, al fine di ridurre la percezione somatica del disagio.

Quali esami fare per il formicolio ai piedi

Il formicolio ai piedi è un sintomo che può essere causato da diverse condizioni cliniche, alcune delle quali di lieve entità e altre più serie. Di fronte a una sintomatologia persistente o ricorrente, è fondamentale sottoporsi a una valutazione medica accurata. La diagnosi corretta richiede un approccio sistematico che comprende l’anamnesi del paziente, l’esame obiettivo e una serie di indagini strumentali e di laboratorio mirate a identificare la causa sottostante del disturbo. Di seguito vengono descritti i principali esami da considerare.

Il primo passo nella valutazione del formicolio ai piedi è un’accurata anamnesi, durante la quale il medico raccoglie informazioni sulla durata, la frequenza e le caratteristiche del sintomo. È importante sapere se il formicolio è intermittente o continuo, se è associato a dolore, intorpidimento o debolezza muscolare, e se esistono fattori scatenanti, come la postura o l’attività fisica. L’anamnesi deve inoltre indagare eventuali patologie pregresse, come diabete, malattie cardiovascolari o neurologiche, e l’assunzione di farmaci che potrebbero causare neuropatie.

L’esame obiettivo che segue è essenziale per valutare eventuali segni clinici associati al formicolio, come alterazioni del tono muscolare, della forza, dei riflessi o della sensibilità cutanea. In base ai risultati, il medico può orientarsi verso specifiche ipotesi diagnostiche e prescrivere esami mirati.

Gli esami di laboratorio rappresentano un passaggio cruciale per identificare eventuali cause metaboliche o sistemiche del formicolio ai piedi. Tra i principali esami del sangue da effettuare vi sono:

  • glicemia e emoglobina glicata (HbA1c): utili per diagnosticare il diabete mellito o valutare il controllo glicemico nei pazienti già diabetici. Il diabete è una delle cause più comuni di neuropatia periferica, che può manifestarsi con formicolio agli arti inferiori;

  • emocromo completo: per escludere condizioni di anemia, in particolare da carenza di vitamina B12, che può causare neuropatie periferiche; 

  • dosaggio della vitamina B12 e dell’acido folico: la carenza di vitamina B12 è una causa frequente di neuropatia sensitiva, spesso associata a formicolio e intorpidimento; 

  • funzionalità renale (urea, creatinina): l’insufficienza renale cronica può essere associata a neuropatia uremica, che si manifesta frequentemente con formicolio alle estremità; 

  • elettroliti sierici (sodio, potassio, calcio, magnesio): uno squilibrio elettrolitico può influire sulla funzionalità neuromuscolare, causando sintomi come il formicolio.

In alcuni casi può essere richiesta l’elettromiografia e lo studio della conduzione nervosa sono esami strumentali fondamentali per valutare la funzionalità dei nervi periferici e dei muscoli. Questi test sono particolarmente utili per diagnosticare neuropatie periferiche, radicolopatie o patologie neuromuscolari.

Nella maggior parte delle situazioni viene prescritto l’ecocolordoppler, un esame non invasivo che consente di valutare il flusso sanguigno nelle arterie e nelle vene degli arti inferiori. Questo test è indicato nei casi in cui si sospetti una causa vascolare del formicolio, come la malattia arteriosa periferica (PAD) o l’insufficienza venosa cronica.

Da non sottovalutare anche la risonanza magnetica e la tomografia computerizzata sono esami di imaging di secondo livello, indicati nei casi in cui si sospettino patologie del sistema nervoso centrale o delle radici nervose, come ernie discali, compressioni spinali o lesioni a livello del midollo spinale.

In presenza di sospette patologie neurologiche, il neurologo può richiedere esami più specifici, come la puntura lombare per l’analisi del liquido cerebrospinale, utile per diagnosticare malattie infiammatorie o infettive del sistema nervoso centrale.

Alcune neuropatie periferiche possono essere causate da malattie autoimmuni, come la sindrome di Guillain-Barré o la neuropatia associata a malattie reumatiche. In questi casi, il medico può richiedere test specifici per autoanticorpi, come ANA, ENA e anticorpi anti-gangliosidi.

FAQ

Piede addormentato da giorni, quando preoccuparsi

Un piede addormentato che persiste per più giorni potrebbe indicare un problema di natura neurologica o vascolare. Se il sintomo è accompagnato da dolore, intorpidimento persistente, debolezza muscolare o difficoltà nella deambulazione, è consigliabile rivolgersi a un medico. Condizioni come neuropatia periferica, compressione nervosa o malattie sistemiche, ad esempio il diabete, possono essere alla base del disturbo. Una valutazione tempestiva consente di identificare la causa e intraprendere il trattamento più adeguato.

Cosa fare con il formicolio al piede sinistro

In presenza di formicolio al piede sinistro, è utile adottare alcune misure pratiche, come modificare la postura per migliorare la circolazione sanguigna e verificare se il sintomo è legato a una posizione scorretta o a un’attività fisica intensa. Se il formicolio persiste, si estende ad altre parti del corpo o è accompagnato da altri sintomi come dolore o intorpidimento, è opportuno consultare un medico per una diagnosi accurata e per escludere eventuali patologie neurologiche o vascolari.

Formicolio alle caviglie, quali sono le cause

Il formicolio alle caviglie può derivare da molteplici fattori, tra cui compressione nervosa, cattiva circolazione venosa o patologie sistemiche come il diabete. Anche condizioni temporanee, come l’esposizione al freddo o una postura prolungata, possono causare questo sintomo. Se il disturbo persiste o è associato a gonfiore, dolore o alterazioni cutanee, è consigliabile sottoporsi a una visita medica per individuare la causa esatta e pianificare il trattamento più idoneo.

Come far passare il formicolio ai piedi 

Per alleviare il formicolio ai piedi è possibile eseguire esercizi di stretching, migliorare la postura e favorire la circolazione sollevando le gambe. Se il sintomo è legato a una compressione nervosa temporanea, queste misure possono risultare efficaci. Tuttavia, se il formicolio persiste o si ripresenta frequentemente, potrebbe essere il segnale di una condizione sottostante più seria, come una neuropatia. In tal caso, è consigliabile consultare uno specialista per una valutazione approfondita.

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