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Dente del giudizio: cosa è, quali sono i sintomi e come si cura online

Revisionato da: Elty~October 02, 2024
8 minuti

Dente del giudizio: cosa è

Il dente del giudizio, detto anche terzo molare, è posizionato nella zona posteriore della bocca ed è l’ultimo dente ad emergere con un certo impeto, generalmente tra i 17 e i 25 anni di età. È comunemente noto con questo nome poiché tende a presentarsi proprio durante un periodo della vita che viene associato all’età adulta.

Da una prospettiva odontoiatrica il dente del giudizio storicamente desta particolare attenzione per le sue caratteristiche uniche: rispetto agli altri denti, attualmente, svolge un ruolo meno decisivo nel processo di masticazione, avendo nel corso del tempo modificato la sua funzione.

In passato invece la dieta umana era più naturale e grezza e pertanto necessitava di una masticazione più accentuata che comprendeva tutti i denti, mentre adesso, in virtù del cambiamento delle abitudini alimentari e dell’evoluzione della mascella, il dente del giudizio risulta meno importante in questo procedimento.

Uno dei principali disagi creati dal dente del giudizio è la sua eruzione, che spesso causa vari fastidi provocati dallo spazio limitato nella bocca. Tale situazione può generare quello che viene chiamato un dente impattato, ossia un dente che non è in grado di erompere completamente o che cresce in una posizione anomala e che dunque può arrecare dolore, infiammazione e infezioni.

Per un’adeguata gestione e per individuare un trattamento efficace per il dente del giudizio, la figura di riferimento è il dentista specializzato nella salute orale. In particolari contesti, soprattutto quando si tratta dell’estrazione di un dente del giudizio impattato o posizionato in modo complicato, possono essere chiamati in causa un chirurgo orale o maxillo-facciale.

Solo questi specialisti possiedono le conoscenze e l’esperienza per svolgere interventi chirurgici articolati nella regione orale, assicurando un trattamento sicuro, efficace e confortevole.

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Dente del giudizio: sintomi più frequenti

Per il dente del giudizio i sintomi possono essere diversi e accompagnano generalmente il percorso di eruzione rappresentando un campanello d’allarme che consiglia di prenotare il prima possibile una visita odontoiatrica.

Uno dei sintomi più comuni è il dolore localizzato o diffuso, che può variare da un lieve fastidio fino a diventare intenso e che spesso si manifesta nella parte posteriore della bocca. Il dolore può risultare costante o aumentare nel momento della masticazione o quando si apre la bocca e in certi casi può espandersi verso l’orecchio o il collo. Tale disturbo è provocato dalla pressione praticata dal dente nel tentativo di erompere in uno spazio ristretto o da un dente impattato.

Un ulteriore indizio è il gonfiore intorno al dente del giudizio, che può far risultare complicata l’apertura completa della bocca e generare disagio nel momento della masticazione degli alimenti. In determinati contesti, la gengiva sopra il dente del giudizio può divenire arrossata, suscettibile al tatto e in alcuni casi più gravi può svilupparsi un’infezione locale, la quale può determinare pus e alitosi.

Inoltre un numero consistente di pazienti sperimenta una sensazione di pressione o congestione nella zona dei molari e può capitare di avvertire la sensazione dei denti adiacenti che si spostano o di provare una pressione diffusa nella mandibola. Tali sintomi del dente del giudizio sono dovuti alla forza esercitata dal dente nel tentativo di farsi spazio nella bocca.

È altresì plausibile che si verifichi un’infiammazione che, se non trattata a dovere, può evolversi in complicazioni più allarmanti, quali la formazione di cisti o ascessi, che necessitano un intervento istantaneo da parte di un odontoiatra.

In alcune persone il dente del giudizio può erompere senza provocare inizialmente sintomi espliciti, che possono indurre l’individuo ad una falsa sensazione di sicurezza. Per questo è sempre consigliabile effettuare un controllo regolare di prevenzione dal dentista così da osservare lo stato dei denti in generale, dato che alcune problematiche possono presentarsi senza che vi sia il tempo per accorgersene.

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Dente del giudizio: cause

Per trattare con precisione le cause legate al dente del giudizio è doveroso sapere che questi denti sono una parte normale dell’anatomia dentale umana e che possono presentare problemi dovuti a diversi fattori legati all’evoluzione della struttura della bocca e alle abitudini sorte nell’era moderna.

Ma elenchiamo adesso le principali cause correlate al dente del giudizio:

- Evoluzione della mascella: nel corso del tempo le mascelle degli umani si sono ridotte in dimensioni e tale riduzione è una delle cause principali per cui i denti del giudizio generano disagio non trovando spazio disponibile per erompere adeguatamente;

- Impatto genetico: la genetica ha un ruolo importante nel determinare se il paziente ha o meno i denti del giudizio e in che modo si sviluppano. In alcune popolazioni l’assenza dei denti del giudizio è diffusa, indicando una possibile evoluzione verso la loro scomparsa in futuro;

- Problemi di eruzione: i denti del giudizio possono risultare impattati, ossia non erompere completamente, crescendo di conseguenza in una posizione anomala. Ciò può essere causato da fattori quali la mancanza di spazio nella bocca, la crescita in un angolo sbagliato o l’ostacolo costituito dai denti;

- Alimentazione moderna: l’alimentazione moderna tende ad essere meno dura e più lavorata rispetto al passato e dunque influenza lo sviluppo della mascella e dei denti. Un’alimentazione meno impegnativa per la masticazione contribuisce ad una minor stimolazione della crescita della mascella lasciando meno spazio per i denti del giudizio;

- Ritardi nello sviluppo dentale: in alcune persone i denti del giudizio emergono dopo i 25 anni e questo ritardo può essere causato da fattori ereditari e dallo sviluppo generale.

Estrazione dente del giudizio: come funziona

L’estrazione dente del giudizio è una tecnica odontoiatrica alquanto comune, che può però variare di difficoltà in base alle circostanze individuali. 

Il primo passo è costituito da un’analisi approfondita ad opera del dentista o del chirurgo maxillo-facciale, che comprende l’esame delle radiografie per capire la posizione del dente e il suo legame con le strutture adiacenti quali i nervi e le altre radici dentali.

Prima dell’estrazione, il paziente viene preparato per l’intervento con l’applicazione di un’anestesia locale per addormentare la zona attorno al dente del giudizio, consentendo così di non avvertire dolore nel corso della procedura. Nel caso il paziente risulti eccessivamente ansioso o se l’intervento è complesso l’anestesia può essere generale.

Mentre avviene l’estrazione il dentista o il chirurgo compie un’incisione nella gengiva per esporre il dente e l’osso confinanti e nel caso in cui il dente risulti impattato può rendersi necessario togliere parte dell’osso per accedervi. Il dente può essere diviso in sezioni più piccole per aiutare la rimozione, specialmente quando risulta incastrato in modo ingarbugliato.

Successivamente alla rimozione del dente, la zona viene ripulita per eliminare eventuali frammenti di osso o dente residui e se necessario vengono applicati dei punti di sutura per incoraggiare la guarigione della gengiva.

Al termine dell’intervento il paziente viene istruito per la cura post-estrazione, con indicazioni su come gestire il sanguinamento, diminuire il gonfiore e gestire il dolore. Queste indicazioni vanno seguite e rispettate con impegno dal paziente, al fine di scoraggiare complicazioni quali l’infezione. 

Il periodo di recupero necessario varia in base all’individuo e alla complessità dell’estrazione, ma solitamente è di un paio di giorni durante i quali vanno evitati cibi duri o attività fisica intensa.

Dente del giudizio: cura e rimedi online

Solo un’attenta valutazione da parte di uno specialista è in grado di stabilire l’adeguata cura per trattare il dente del giudizio.

Il trattamento comincia con un’accurata diagnosi da parte del dentista, che prevede come primo passo una visita odontoiatrica impiegata per esaminare la bocca e discutere dei sintomi con il paziente. Solitamente vengono svolte radiografie per assicurare una visione nitida della posizione dei denti del giudizio e del loro legame con le strutture limitrofe. Grazie a queste informazioni il dentista indica le opzioni di trattamento possibili.

Nel caso in cui i denti del giudizio non presentino problemi e non appaiono a rischio di provocarne in futuro, può essere disposto un semplice monitoraggio con visite regolari per essere certi che non siano sorte complicazioni.

Nel momento in cui i denti generano dolore, infezioni o ulteriori problematiche, il trattamento spazia da misure conservative a interventi più invasivi. Per un dente del giudizio parzialmente erutto, causa infiammazione della gengiva, il trattamento comprende la pulizia della zona, l’uso di collutori antibatterici ed eventualmente l’assunzione di antibiotici per curare l’infezione.

Generalmente l’estrazione del dente resta la soluzione più efficace soprattutto per i denti impattati, che sono alla base di problemi ricorrenti. L’estrazione viene eseguita con anestesia locale, sedativa o generale.

Al termine dell’estrazione la gestione del dolore e la prevenzione delle infezioni sono aspetti molto importanti della cura e dunque il dentista può prescrivere antidolorifici e consigliare l’applicazione di ghiaccio per diminuire il gonfiore, ma fornire pure istruzioni per l’igiene orale per velocizzare la guarigione e prevenire complicazioni.

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FAQ Dente del giudizio: le risposte alle domande più frequenti

Quanto costa togliere un dente del giudizio?

In Italia mediamente per rimuovere un dente del giudizio il prezzo varia tra i 150 euro e i 500 euro.

Cosa mangiare dopo estrazione dente del giudizio?

Dopo l’estrazione del dente del giudizio è indicato mangiare yogurt, zuppe e brodi, purea di patate, gelati e sorbetti, frullati, uova strapazzate o bollite e formaggi morbidi. In generale si consigliano cibi che abbiano una consistenza leggera.

A che età esce il dente del giudizio?

Il dente del giudizio esce solitamente tra i 17 e i 25 anni, ma può anche manifestarsi in seguito.

Quanti sono i denti del giudizio?

Solitamente un individuo ha quattro denti del giudizio posizionati nella parte posteriore della bocca. Alcune persone possono averne meno di quattro o perfino nessuno in base a fattori genetici.

Quanto dura il dolore dopo l’estrazione del dente del giudizio?

Il dolore seguente all’estrazione del dente del giudizio è intenso nelle prime 24-48 ore ma tende a risultare più gestibile dopo una settimana e a scomparire del tutto dopo un paio di settimane.

Come capire se sta uscendo il dente del giudizio?

I sintomi per comprendere quando sta uscendo il dente del giudizio sono dolore e sensibilità nella parte posteriore della bocca, gonfiore delle gengive, difficoltà nell’apertura della bocca, sensazione di pressione nella zona posteriore dei denti e mal di testa o dolore alla mascella.

Quando togliere il dente del giudizio?

La decisione di rimuovere il dente del giudizio viene presa da uno specialista in base a vari elementi quali il dolore e l’intensità del fastidio, infezioni o ascessi, denti impattati, difficoltà nella pulizia e problemi ortodontici.

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