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Bronchi infiammati: sintomi, cause e cure

Revisionato da: Elty~October 21, 2024
10 minuti

I bronchi infiammati sono una condizione medica caratterizzata dall'infiammazione delle vie aeree principali che conducono l'aria ai polmoni. Questo stato può essere indotto da diverse cause, tra cui infezioni virali o batteriche, allergie o esposizione a sostanze irritanti come il fumo di sigaretta. 

Bisogna considerare che a rendere preoccupante questa condizione sono i suoi effetti: infatti, quando i bronchi si infiammano, si verifica un restringimento del lume bronchiale, che può causare difficoltà respiratorie, tosse persistente e produzione eccessiva di muco. La bronchite, sia acuta che cronica, è una delle manifestazioni più comuni di questa infiammazione e può influire in modo significativo sulla qualità della vita del paziente. Un trattamento tempestivo e adeguato è essenziale per alleviare i sintomi e prevenire complicazioni più gravi.

Bronchi infiammati, i sintomi

I sintomi associati all'infiammazione dei bronchi sono molteplici e variano in base alla natura e alla causa sottostante. La presentazione sintomatologica può essere distinta tra bronchite acuta e bronchite cronica, due condizioni che condividono alcuni elementi ma che differiscono in termini di durata e complicanze.

Tosse

Uno dei sintomi più comuni e caratteristici dell’infiammazione bronchiale è la tosse che, nella bronchite acuta, tende a comparire in modo improvviso ed è spesso produttiva, con espettorazione di muco, che può essere chiaro, giallastro o verdastro, a seconda della presenza o meno di infezioni batteriche sovrapposte. Nella bronchite cronica, invece, la tosse diventa persistente, può durare mesi, ed è associata alla continua irritazione delle vie aeree, specialmente nei soggetti fumatori o esposti a inquinanti atmosferici. I casi di bronchi infiammati senza tosse sono rari

Dispnea

La difficoltà respiratoria, o dispnea, è un altro sintomo rilevante dei bronchi infiammati: nei casi acuti, la sensazione di "mancanza di fiato" può essere moderata, e generalmente si manifesta durante attività fisiche o durante episodi di tosse intensa. Nei pazienti con bronchite cronica, la dispnea tende invece ad essere più severa, e la sensazione di respiro corto può essere presente anche a riposo, soprattutto nei soggetti con compromissione funzionale avanzata.

Dolore toracico

Un altro sintomo meno discusso, ma spesso riferito dai pazienti, è una sensazione di pressione o dolore al torace, che risulta dalla tosse persistente e dall’irritazione delle vie respiratorie. Questo dolore può essere percepito come una sensazione di oppressione o di "costrizione", senza necessariamente essere legato a un evento cardiaco. Il dolore può peggiorare durante gli episodi di tosse o respirazione profonda.

Affaticamento generale

L'infiammazione bronchiale può condurre anche a una significativa sensazione di stanchezza: la tosse costante, l'aumento del lavoro respiratorio e la ridotta capacità polmonare complessiva provocano un senso di affaticamento che, nei casi più gravi, può compromettere le attività quotidiane. Nei pazienti con bronchite cronica, l'affaticamento è spesso aggravato dall'ossigenazione insufficiente del sangue, portando a episodi di sonnolenza diurna e ridotta capacità di concentrazione.

Febbre e brividi

Nella bronchite acuta di origine infettiva, specialmente se di natura virale, è frequente la comparsa di febbre, associata a brividi: i sintomi riflettono una risposta immunitaria dell'organismo, che cerca di combattere l'infezione sottostante. Nella bronchite cronica, invece, febbre e brividi sono meno comuni, ma la presenza di questi sintomi può indicare una complicanza infettiva sovrapposta, come una polmonite.

Rumori respiratori

Durante l’ascolto con lo stetoscopio, è comune rilevare rumori respiratori anomali, come sibili o ronchi, che indicano la presenza di ostruzione e secrezione all’interno delle vie bronchiali. I sibili, spesso associati alla bronchite acuta, derivano dal restringimento delle vie respiratorie, mentre i ronchi indicano la presenza di muco nelle vie aeree.

Differenze tra infiammazione dei bronchi acuta e cronica

Mentre la bronchite acuta ha una durata limitata, solitamente inferiore alle tre settimane, la bronchite cronica è una condizione persistente che si protrae per almeno tre mesi, per due anni consecutivi. Quest’ultima può portare a danni permanenti alle vie aeree, compromettendo seriamente la funzione respiratoria.

Nella bronchite acuta, i sintomi migliorano con trattamenti sintomatici, mentre nella bronchite cronica è spesso necessario un approccio terapeutico più complesso, che include l’uso di broncodilatatori, corticosteroidi e, in alcuni casi, ossigenoterapia.

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Quali sono le cause dei bronchi infiammati?

L'infiammazione dei bronchi può essere provocata da molteplici fattori che interagiscono tra loro in modi complessi. Le cause principali dei bronchi infiammati possono essere suddivise in categorie principali: cause infettive, esposizione a sostanze irritanti e fattori legati allo stile di vita e all'ambiente. L'identificazione della causa precisa è fondamentale per un approccio terapeutico adeguato e per prevenire complicazioni.

Cause infettive

Le infezioni rappresentano una delle cause più comuni di infiammazione dei bronchi. In particolare, i patogeni che colpiscono l'apparato respiratorio possono essere virali, batterici o, meno frequentemente, fungini. La bronchite infettiva è più comune durante i mesi freddi, quando la circolazione dei virus respiratori è elevata.

La maggior parte dei casi di bronchite acuta è causata da virus respiratori. Tra i principali responsabili vi sono:

  • rhinovirus, è la causa principale del comune raffreddore può diffondersi nelle vie respiratorie inferiori, causando un'infiammazione acuta dei bronchi; 

  • virus dell'influenza, il virus influenzale può causare sia la classica sindrome influenzale che una bronchite acuta associata a febbre, tosse e affaticamento; 

  • coronavirus, oltre alle varianti del SARS-CoV-2, responsabili della pandemia di COVID-19, anche altri tipi di coronavirus possono provocare infezioni delle vie respiratorie, incluso il coinvolgimento bronchiale; 

  • adenovirus e virus respiratorio sinciziale (RSV), più frequenti nei bambini, questi virus possono colpire anche gli adulti e sono tra le cause principali di infezioni respiratorie, con il rischio di bronchite nei casi più severi.

Le infezioni virali portano a un’infiammazione transitoria dei bronchi che, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente, anche se in alcuni individui può evolvere verso complicanze, come la polmonite.

Le infezioni batteriche sono meno comuni come causa primaria di bronchite, ma possono sovrapporsi a infezioni virali o presentarsi in soggetti con condizioni preesistenti, come i fumatori o persone affette da broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Tra i batteri più frequentemente coinvolti ci sono:

  • streptococcus pneumoniae, uno dei batteri responsabili della polmonite, può anche causare bronchite, specie nei soggetti vulnerabili; 

  • haemophilus influenzae, particolarmente frequente nei pazienti con malattie polmonari croniche, questo batterio può colonizzare le vie respiratorie e provocare un’infiammazione bronchiale, 

  • moraxella catarrhalis, un agente patogeno associato sia a sinusiti che a infezioni bronchiali, specialmente in individui con difese immunitarie compromesse, 

  • mycoplasma pneumoniae e Chlamydia pneumoniae, questi batteri sono noti per causare infezioni respiratorie atipiche, che possono coinvolgere i bronchi, con sintomi più subdoli rispetto alle infezioni batteriche tradizionali.

Le infezioni fungine, pur essendo rare, possono causare infiammazione bronchiale in individui con sistema immunitario compromesso, come i pazienti con AIDS o quelli sottoposti a trattamenti chemioterapici. Aspergillus e Histoplasma capsulatum sono tra i funghi più frequentemente associati a infezioni bronchiali.

Esposizione a sostanze irritanti

L’esposizione a sostanze irritanti è un'altra causa significativa di infiammazione dei bronchi, soprattutto nei casi di bronchite cronica: infatti, le vie respiratorie sono particolarmente sensibili alle particelle nocive e ai gas inalati, e un’esposizione prolungata può portare a una risposta infiammatoria cronica.

Il fumo di sigaretta è la causa principale di bronchite cronica, una componente della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO): le sostanze chimiche tossiche presenti nel fumo danneggiano l'epitelio bronchiale, riducendo la capacità del sistema respiratorio di eliminare il muco e altre sostanze estranee. Nel tempo, questo danno porta a un’infiammazione persistente, che si manifesta con tosse cronica, aumento della produzione di muco e restringimento delle vie aeree. Da non sottovalutare il fumo passivo che può contribuire all’insorgenza di bronchite, specialmente nei bambini e nei soggetti predisposti.

L'inquinamento atmosferico, in particolare l’esposizione a particelle fini (PM2.5 e PM10), è strettamente associato all’infiammazione dei bronchi: i fattori inquinanti, derivanti da traffico, industrie e combustione di materiali fossili, possono essere inalate e raggiungere le vie respiratorie inferiori, provocando irritazione e infiammazione cronica. Nei centri urbani, dove l’inquinamento è più elevato, l’incidenza di bronchite cronica e altre malattie respiratorie è sensibilmente aumentata.

Chi lavora in ambienti industriali è spesso esposto a sostanze chimiche volatili o a polveri che possono irritare i bronchi; ad esempio, lavoratori esposti a solventi, gas tossici, o polveri di amianto, silice o carbone, sono a rischio di sviluppare infiammazione bronchiale cronica. L'inalazione costante di questi irritanti provoca un danno progressivo alle vie respiratorie, che nel lungo termine può portare a una riduzione della capacità polmonare.

Reazioni allergiche

Le reazioni allergiche possono provocare una forma specifica di infiammazione bronchiale, chiamata asma bronchiale. In individui sensibilizzati, l'esposizione a allergeni come polline, acari della polvere, muffe o peli di animali domestici può scatenare un'infiammazione dei bronchi. Questa condizione è caratterizzata da un restringimento reversibile delle vie aeree, che provoca dispnea, tosse e sibili. Anche se l'asma è un'entità clinica distinta dalla bronchite, entrambi i disturbi condividono un'infiammazione delle vie respiratorie, con meccanismi patogenetici simili.

Fattori legati allo stile di vita e all'ambiente

Anche lo stile di vita e l’ambiente possono influenzare la salute dei bronchi, contribuendo all’insorgenza dell’infiammazione: 

  • esposizione al freddo e all'umidità, climi freddi e umidi possono facilitare l'infiammazione bronchiale, specialmente in soggetti predisposti. Il freddo tende a ridurre l'efficacia delle difese naturali del sistema respiratorio, facilitando l'ingresso e la proliferazione di agenti patogeni. Inoltre, l'aria fredda e secca può irritare i bronchi, peggiorando i sintomi in individui già affetti da bronchite; 

  • predisposizione genetica, esistono prove che fattori genetici possano predisporre alcune persone a sviluppare bronchite cronica, specialmente in risposta a irritanti ambientali o a infezioni. Soggetti con una storia familiare di malattie respiratorie sono a maggior rischio di sviluppare infiammazioni bronchiali persistenti; 

  • deficit immunitari, individui con un sistema immunitario compromesso, come quelli affetti da malattie autoimmuni o sottoposti a trattamenti immunosoppressori, sono più suscettibili alle infezioni respiratorie e, di conseguenza, all'infiammazione dei bronchi. Anche i bambini molto piccoli e gli anziani presentano una maggiore vulnerabilità a questa condizione.

Bronchi infiammati rimedi

Chi si trova ad avere i bronchi infiammati può affrontare questa condizione attraverso una combinazione di trattamenti mirati, cambiamenti nello stile di vita e rimedi casalinghi. È importante adottare un approccio che tenga conto della causa sottostante e della gravità della condizione. 

La cura per l'infiammazione bronchiale dipende dal tipo di bronchite, ovvero se si tratta di bronchite acuta o cronica, e dalle sue cause. Nella bronchite acuta, spesso di origine virale, non sono necessari antibiotici, poiché questi non agiscono sui virus; in questo caso, il trattamento si concentra sul sollievo dei sintomi con farmaci sintomatici, mentre l'infiammazione tende a risolversi spontaneamente nel giro di qualche settimana. Nei casi in cui l’infezione sia di origine batterica, gli antibiotici possono essere prescritti dal medico.

Per quanto riguarda la bronchite cronica, che è frequentemente associata a esposizione prolungata a sostanze irritanti come il fumo di sigaretta o inquinanti atmosferici, la gestione terapeutica è più complessa. I farmaci utilizzati includono broncodilatatori e corticosteroidi per via inalatoria, che aiutano a ridurre l’infiammazione e migliorare la funzione respiratoria.

La domanda “bronchi infiammati cosa fare” trova risposta in un insieme di misure che includono tanto trattamenti medici quanto modifiche allo stile di vita. Il primo passo è evitare il più possibile le sostanze irritanti che potrebbero peggiorare l’infiammazione, come il fumo di sigaretta e l’inquinamento ambientale. È importante idratarsi abbondantemente per mantenere fluido il muco e facilitare la sua espulsione.

Per alleviare i sintomi, è utile anche fare uso di un umidificatore, che mantiene umida l’aria nelle stanze e aiuta a ridurre l’irritazione bronchiale. Riposo e riduzione dello sforzo fisico sono fondamentali, soprattutto nei casi di bronchite acuta, per consentire al corpo di guarire. Nel caso di bronchite cronica, potrebbe essere necessario seguire un piano riabilitativo respiratorio sotto la guida di un professionista sanitario.

Per rispondere alla domanda “bronchi infiammati cosa prendere”, i trattamenti farmacologici più comuni includono farmaci per ridurre l’infiammazione e alleviare la tosse. Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) possono essere utili per gestire l’infiammazione e il dolore associato. I mucolitici o gli espettoranti possono facilitare la rimozione del muco dalle vie respiratorie, mentre nei casi più gravi, i broncodilatatori possono aiutare a mantenere aperti i bronchi e migliorare il respiro.

Per la bronchite cronica, oltre ai farmaci inalatori a base di corticosteroidi e broncodilatatori, il medico potrebbe raccomandare l'uso di ossigenoterapia nei casi di grave compromissione respiratoria.

Oltre ai trattamenti farmacologici, esistono diversi rimedi per bronchi infiammati che possono aiutare a migliorare i sintomi e promuovere la guarigione. Uno dei rimedi più semplici ed efficaci è il riposo e l’idratazione: bere molti liquidi, come acqua, tè caldo o brodo, aiuta a sciogliere il muco e facilita la sua espulsione. Anche inalare vapore, magari con l’aggiunta di oli essenziali come l’eucalipto, può ridurre la congestione bronchiale e lenire l’infiammazione.

In ambito di rimedi naturali, lo zenzero e il miele sono spesso consigliati per le loro proprietà antinfiammatorie e lenitive. Aggiungere un cucchiaio di miele al tè caldo o assumere lo zenzero fresco possono essere utili per alleviare la tosse e ridurre l’irritazione dei bronchi.

Infine, smettere di fumare è uno dei rimedi più importanti, specialmente per coloro che soffrono di bronchite cronica. Il fumo non solo irrita i bronchi, ma ne riduce anche la capacità di ripararsi e di funzionare correttamente.

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