Immunologi e specialisti in Immunologia

Un consulto con un immunologo inizia con una raccolta dettagliata della storia clinica del paziente. L’esperto in immunologia indaga sintomi ricorrenti o persistenti come stanchezza cronica, febbricola, dolori articolari, infezioni frequenti, eruzioni cutanee, allergie o reazioni infiammatorie anomale. Durante l’anamnesi, valuta la presenza di malattie autoimmuni in famiglia, episodi di infezioni opportunistiche, utilizzo prolungato di farmaci immunosoppressori, oppure condizioni pregresse che possano suggerire una disfunzione immunitaria.

Segue un esame obiettivo completo, con attenzione particolare a segni esterni di infiammazione cronica o acuta, linfoadenopatie, lesioni cutanee, gonfiori articolari o alterazioni visibili a carico di mucose, cute o sistema linfatico. Un bravo immunologo esamina anche la correlazione tra sintomi e fattori ambientali, stagionali, alimentari o farmacologici, cercando di identificare pattern significativi nella risposta immunitaria del paziente.

In base ai sospetti clinici, l’immunologo prescrive esami di laboratorio mirati, come il dosaggio delle immunoglobuline, la ricerca di autoanticorpi specifici (ANA, anti-DNA, ENA, ecc.), profili linfocitari, test allergologici, markers infiammatori (VES, PCR), e analisi genetiche se necessarie. In alcuni casi, possono essere richiesti anche test funzionali del sistema immunitario o indagini radiologiche per valutare la presenza di danni a carico degli organi bersaglio.

Dopo la valutazione complessiva, l’immunologo elabora un piano terapeutico personalizzato. Questo può prevedere la prescrizione di terapie immunomodulanti, immunosoppressive, antistaminici, trattamenti biologici avanzati o semplicemente il monitoraggio a lungo termine con regolari follow-up. Nei casi complessi, può coordinare il percorso del paziente insieme ad altri specialisti, come reumatologi, allergologi, infettivologi o dermatologi.

Gli incontri successivi servono a valutare l’andamento della risposta clinica e, se necessario, a modificare la terapia in funzione della progressione della patologia o dell’insorgenza di nuovi sintomi. La figura dell’immunologo è quindi essenziale non solo nella cura, ma anche nella prevenzione e nella sorveglianza clinica di tutte quelle condizioni in cui il sistema immunitario è il protagonista principale.